CAPITOLO 19:

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Lui rimane paralizzato, non so che cosa dire e lo percepisco da suo sguardo che continua ad alternare i mobili della casa a me.

"I-Io". Balbetta.
"Non dire nulla". Ribatti sicura. Posso sembrare senza cuore ma lo sto facendo solo ed esclusivamente per me stessa. Non voglio soffrire più di quanto stia facendo già. Credo sia la decisione migliore allontanarmi da lui.

"Ragazzi che doccia! Bhe ora mangiamo qualcosa che sicuramente avete fame e poi andiamo a dormire". Docce irrompendo nella stanza Ji-Ho.

"Ji-Ho forse è meglio che io vada. Ho bisogno di stare da sola. Scusami ma ti ringrazio per esserti offerto di ospitarmi". Mi avvicino e le do un leggero bacino sulla guancia, molto puro senza dopo fini.

Sento lo sguardo di Min-Ho bruciarmi sulla pelle ma non mi importa. Lui per me non esiste più.

"So-yon ma che stai dicendo, dirli è buoio e pericoloso, almeno fatti accompagnare a casa". Dice Ji-Ho premuroso.

"Va bene, tu rimai qui?". Dico rivolgendomi a Min-Ho. Ok che mi ha fatto del male e che lo devi dimenticare però il mio cuore non può fare altro che preoccuparsi per lui.

"Io vado a piedi, mi farò un giro. Grazie di avermi medicato e grazie della tua ospitalità spero ci siano altro occasione per litigare". Sorride triste.

Ji-Ho gli sorride e annuisce con la testa.

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Siamo in macchina da soli, io e Ji-Ho.

"Non che siano affar i miei però perché non vuoi perdonarlo. So che è brutto quando una persona a te cara fa finta che tu sia il nulla più tolale. Ma, perché non dargli una seconda possibilità?". Chiede continuando a guidare.

"Non lo so... Forse perché mi sono così tanto innamorata do lui che la delusione si è moltiplicata per due". Rispondono senza peli sulla lingua.

Lui semplicemente continua a guidare senza proferire parola. Io guardo il paesaggio che mi si presenta al di fuori del finestrino della macchina.

Ecco, riesco a vedere casa.
"Puoi fermarti anche qui, vorrei fare due passi anche se pochi da sola, per schiarirmi le idee". Dico guardando i suoi occhi.

"Senti per quello che ti ho detto in bagno, mi dispiace. Dovevo starmi zitto e non confonderti le idee. E che ogni volta che ti vedo...
I miei occhi nkn fanno antro che guardati, le mie labbra formicolano al solo pensiero di unirle con le tue e le mie mai non virrebbero altro che toccarti, accarezzarti...
So che è presto, anzi forse non è normale quello che sto provando. Ho cercato piu volte a rinnegare quello che sentivo ma non vi riesco. Mi dispiace...".

"Forse è meglio se non ci vediamo per un po'...
Non ci farà bene farci compagnia". Detto questo scendo.

La sua faccia è un misto tra delusione e tristezza.
Nkn vokevo essere così crudele ed esplicita. Ma preferisco che mi odi piuttosto che sapere che sta soffrendo per una amore a senso unico.

Non mi giro nemmeno una volta. Nemmeno quando sento la portina chiudersi di botto. Nemmeno quando sento che i suoi passi. Nemmeno quando ulra il mio nome a squarciagola. Nemmeno quando sneto la sua voce inclinarsi. Nemmeno quando sento i primi singhiozzi. Nemmeno quando sento finalmente la macchina partire.

Entro a casa e faccio un lungo respiro. Mi facci una doccia rilassante, come se fossi tornata da lavoro. Ormai è l'una passata.

Ma non mi importa se faccio casino, orami i miei vicini sono abbituati al casino di questa casa perché vuol dire che i miei non ci sono.

Non ho nemmeno fame. Decido quindi di stendermi semplicemente sul divano,con una copertina bianca.

"In questi ultimi giorni sono avvnuti più colpi di scena che nei miei ultimi diciassette anni. E devo dire che preferisco molto do più la  vita monotona. Da domani non  viglio più sapere ne di Min-Ho ne di Ji-Ho". Dico convinta.

Metto dal mio telefono un po' di musica e guardo il soffitto.

Dovrei mettirmi la passo con lo studio, questi giorni l'ho trascurato molto.
Dovrei lavorare più duramente magari facendo turni in più. Potrei lavorare anche di pomeriggio la domenica così mi aumenteranno la paghetta e poi voglio tebermi impegnata,mi fa concentrare più sullo stidio e mi fa andare a letto presto perché rientro sfinita da lavoro.

E con questi pensieri per la testa mi addormentai.

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Mi svegliai, guardai il telefono e sono le 07:00. Di solito mi veglio prima però per iniziare nuovamente il ritmo di sempre credo vada più che bene. Faccio colazione con un toast alla marmellata e una spremuta d'arancia.

Mi preparai con molta calma. Mi lavai, misi la divisa, lavai i denti, preparai lo zaino di scuola e uscii di casa.

Oggi me la presi con più calma del solito. A stento mi riconosco.

Davanti a scuola mo trovo come sempre Hyuna e Do-yun.
Li salutai e parlammo del più e del meno.

"Ragazzi questi giorni sono successe così tante cose. Ho tanto forse torppo da raccontare. Che ne dite se oggi passate a casa. Magari dormite anche, i miei non ci sono. Ci prendiamo una pizza e passiamo una delle nostre serare. Mi mancano da morire".

Loro mi guardano addolciti e fanno un cenno di approvazione con la testa.

Io sorrido e torniamo a parlare de più e del meno.

Cerco di ignorare lo sguardo di Min-Ho. Perche si, me lo sento. Mi giro ed è proprio come immaginavo.

I nostri occhi si scontrano. I suoi occhi correbero dire tante di quelle cose. I miei occhi non fanno traspirare nessuna emozione. Faccio quau paura.

Dopo secondi sembrate ore rivolgo la mia attenzione nuovamente su Hyuna e Do-yun.

Sento la campanella suonare, questo vuol dire che dovrò passarmi cinque ore con lo sguardo di Min-Ho puntato addosso. Spero che non mi polverizzi da quanto intensamente mi sta guardando.

Angolo autrice:
Ciao~
Ho avuto un idea ma servirebbe anche il vostro parere.
Vorrei scrivere un punto di vista anche di Min-Ho e di Do-yun.
Voi che ne pensate.
Spiegherò meglio nel prossimo capitolo in tal caso foste d'accordo.
Spero comunque che il capitolo ti sia piaciuto💕𓆉︎


~𝓛𝓸𝓿𝓮 𝓪𝓼𝓱~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora