dangerous things, capitolo 12

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Uscita da casa Talbot rimasi realmente allibita. Come poteva Brett usare il mio nome contro la sua ragazza? Insomma, ex ragazza.
Ero veramente arrabbiata per ciò, non volevo più rivederlo in vita mia ma mi ricordai che non solo venerdì ci sarebbe stata la partita della Beacon Hills High School contro la Denveford ma che lunedì sarei dovuta recarmi in atelier con la mia matrigna e la sua figlia perfetta per decidere l'abito da indossare per il secondo matrimonio di mio padre, perfetto.

La mattina successiva giunse in fretta e, come da tradizione gli atleti della Devenford Preep dovevano giungere alla nostra scuola in vista della partita nel week-end.

"Odio gli studenti della Devenford, quei figli di papà!" Commentò Liam, distraendomi dai miei pensieri

"Ehi, stai bene? Ti vedo un po' pallida" Mi domandò il ragazzo

"Sì, sto bene"

"Allora quando viene la Devenford?" Domandai

"Fine terza ora, fine chimica" Intervenne Allison, raggiungendoci

"Comunque non credo di vedere la partita di domani, non mi sento molto bene" 

"Scherzi? È la prima partita del campionato, ci saranno tutti devi esserci!" Continuò Liam

"La mia presenza non è importante, non devo giocare io la partita!"

"Sì, invece! È per tuo padre che sei così triste?" Domandò il biondino

"Non sono triste"

"Sì ed io sono una fatina" Contrabbattè Liam

"Punto primo questa battuta l'ho inventata io" Intervenne Stiles, raggiungendoci

"E punto secondo sembri più un nano malefico" Concluse Stilinski

"Vuoi fare a botte?" Lo provocò Liam

"Ma anche no! Sono sessantasei chili di pelle ed ossa, il sarcasmo è la mia unica difesa!" Rispose Stiles, impaurito

"Dai ragazzi smettetela!" Disse Allison, zittendo i due

"Senti, comprendo benissimo come sia difficile accettare che tuo padre ami un'altra donna ma, non puoi stare male per questo" Mi confortò Allison

"Dato che teniamo alla tua salute mentale, ti costringeremo a venire alla partita!" Finì la ragazza

"Ti conviene dire di sì, altrimenti useremo le maniere forti" Concluse Allison, facendo salire le maniche della sua maglia bordeaux, rivelando i muscoli inesistenti

"Va bene ragazzi, parteciperò" Dissi io, concludendo con una risata

"Così ti voglio!" Disse Allison sorridendo

"Okay ragazzi, adesso vado a lezione, a dopo"

Allo suonar della terza ora vedemmo giungere l'autobus della Devenford e, tutta la Beacon Hills circondò il pullman, sfidando con uno sguardo la squadra rivale.

"Che ci facciamo qui?" Domandai a Lydia, liberandomi dalla sua stretta

"Sh! L'altra volta ho visto due gemelli fighissimi della Devenford, devo averne uno!" Disse Lydia, strofinandosi le mani

"Sono sicura che acciufferai la tua preda, ma ti prego andiamocene"

Ed ecco che, il nostro discorso venne interrotto dallo scendere dei ragazzi della squadra di lacrosse, il primo era il capitano della squadra, Brett Talbot.

Indossava una aderente maglia nera, i suoi ricci cadevano leggeri sulla fronte ed i suoi occhi rivelarono il bellissimo colore azzurrino

Girò il suo sguardo al pubblico rivale e, successivamente s'incamminò in campo, seguito dagli altri giocatori.

The sun, the moon and the truth// Brett TalbotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora