Lies, capitolo 23

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two weeks later

POV BRETT
Erano passate un paio di settimane da quel tragico appuntamento. Da quando Bella ha deciso di tagliare la corda non solo con me, ma anche con l'intero branco. Nella lettera che mi aveva scritto aveva espressamente detto che per il momento la decisione migliore era prendere la distanza da tutti e ci aveva avvertiti di guardarci bene le spalle perchè da lì a poco sarebbe avvenuta una catastrofe. Sapevo che dietro quel comportamento infantile si nascondeva un segreto buio più grande di lei ma ero ancora troppo scosso dal suo presunto addio per iniziare a controllare la realtà. Da quando mi aveva-ci aveva- abbandonato senza nessun motivo volevo solo odiarla, con tutte le forze possibili ma non ci riuscivo. Perchè io non la odiavo. Avrei voluto ma non potevo.
Secondo i ragazzi del branco, Bella frequentava raramente le lezioni e si assentava numerose volte mentre Malia diceva che nemmeno lei la vedeva più di tanto. Peter era in Sud America con il nipote mentre la madre era ancora in ospedale. Per confortarmi inizialmente pensai che non era lei a decidere le sue azioni ma il dolore, la sofferenza che le aveva causato la quasi mancanza della figura materna. Molte persone si allontanano dai propri affetti per una mancanza di un caro, per sensi di colpa oppure per una sconfitta personale. Ma la vita di Bella prima dell'incidente era la vita di una semplice liceale, il che poteva risultare noioso ma a Beacon Hills era una cosa più unica che rara.
Avevo deciso di dimenticarla sebbene sapevo che nascondesse qualcosa, dovevo cancellare il mio dolore prima che mi distruggesse del tutto. Iniziai di nuovo a frequentare tante ragazze, una più bella dell'altra, ma in nessuna trovavo Bella. Era penoso vedermi così. Vedere che avevo zero controllo su i miei sentimenti. Il che pareva ironico perchè ero un maniaco del controllo: Sia nel campo che nella vita reale. Almeno prima che conoscessi l'altra figlia segreta di Peter Hale, Bella Swift.
Non pensavo che facesse così male avere il cuore a pezzi, stavo così male che alcune volte avrei giurato sentirlo di sgretolarsi. Passavo meno tempo con la mia famiglia, con i miei amici ed ultimamente a lacrosse le mie prestazioni non erano le migliori. A volte dovevo nascondermi anche agli occhi altrui per dare spazio alle lacrime che spesso mi tormentavano. Era stato investito dai sentimenti. Ero impotente, completamente impotente. Se non ero forte nemmeno in campo non potevo esserlo nemmeno nella vita reale. Un giorno avrei incontrato Bella e l'avrei dovuta affrontare. E non so se sarei stato pronto. Neanche su i miei pensieri avevo controllo. A scuola non eccellevo, i miei voti accademici erano scarsi nonostante io studiassi come avevo sempre fatto.
Cercai di non pensare a Bella, al branco di Scott ed a qualsiasi cosa che iniziasse con B e mi tuffai sul letto, inserendo le cuffiette che iniziarono a riprodurre la playlist.
Sembrò, almeno per un momento, che tutto fosse come un tempo ma venni svegliato dalla voce di Lori che mi invitò a togliere le cuffie per ascoltarla.
"Cosa c'è Lori?" Domandai con tutta l'indifferenza possibile, in quel momento non volevo nemmeno vedere mia sorella, la persona più importante per me, il che significava che ero veramente messo male.
"Io e Satomi andiamo a vedere le condizioni della mamma di Bella, secondo Satomi sarebbe carino andarla a trovare dato che, ci ha accolto sempre calorosamente, e secondo me ti farebbe bene uscire un po'." Disse lei, prostandosi accanto a me mentre continuavo a guardarla con uno sguardo perso
"Magari potresti incontrare anche Bella e risolvere con lei" Continuò Lori meritandosi un'occhiataccia di demerito
"Sia chiaro vengo solamente per Clara, non lo faccio per Bella" Le risposi io per poi alzarmi e preparami
"Così ti voglio" Si limitò a dire mia sorella prima che uscisse dalla camera.
Dopo essermi preparato raggiunsi la mia famiglia di sotto per poi uscire e mettere in moto l'auto e dirigerci verso il Beacon Memorial Hospital.
Entrammo in ospedale e ci dirigemmo nella stanza dove Clara era stata portata ma di Bella nessuna traccia. Il mio morale si abbassò ancora di più a terra di come già non fosse prima. In realtà avevo mentito a Lori, volevo vedere di nuovo il viso di Bella, volevo chiarire con lei ma non ne avevo la possibilità. E non potevo dimostrarmi nel peggiore dei modi solo per un amore concluso male, perciò volevo soffocare le mie poche speranze dove mi ero aggrappato per tutto quel tempo in modo da non affondare.
Restammo sì e no una decina di minuti vicino alla donna ferita, era veramente messa male, non era nemmeno molto stabile, non osavo immaginare se il proiettile le avesse sfiorato organi vitali. Satomi cercò di assorbire il suo dolore ma comunque la madre di Bella non pareva star meglio. La donna mi fece quasi pietà, nessuno della sua famiglia le stava accanto: Peter, sebbene il loro matrimonio fosse compromesso da molto tempo, stava ritornando dalla California con Derek ma Bella che definiva la madre come la persona più importante della sua vita dove era finita? Dovevo smettere di mettere al centro di ogni singolo discorso sempre Bella, quella ragazza sarebbe dovuta uscire dalla mia testa in un modo o nell'altro.
Dovemmo uscire ma, prima di andarcene, trovammo Melissa intenta a scrivere qualcosa al computer. Quando ci vide smise di fare quel che stava facendo e ci rivolse un sorriso smagliante, poi si diresse verso di noi per salutarci.
"Ciao! Come state?" Domandò la donna rivolta verso noi
Stavo malissimo. Ma ovviamente le risposi che stavo benone.
"Noi stiamo bene, tu Melissa?" Domandò Satomi rivolgendo uno sguardo sul lavoro che il medico stava precedentemente svolgendo
"Un po' indaffarata ma bene.
In realtà ragazzi volevo chiedervi una cosa, forse più indirizzata verso Brett che a voi" Sbottò la donna con affare preoccupato
"Racconta tutto" Pronunciai mostrando un sorriso di conforto
"Ecco, stiamo da settimane che stiamo cercando di capire come si sia ferita Clara Swift, potremmo chiedere a lei se non fosse in tali condizioni" Iniziò a dire gesticolando
"Ecco volevo solo sapere se magari Bella ti ha raccontato qualcosa, l'avrei chiesto a Scott ma voi avete un rapporto più intimo e confidenziale"
"In realtà Bella quella notte non mi disse niente" Le risposi cercando di togliere dalla mente io che confortavo Bella
"Anzi" Esclamai, avendo un'improvvisa illuminazione di quella sera
"Sì limitò a dire che era stato un incidente a lavoro, nient'altro" Risposi, ricordando ogni singolo momento
"Grazie Brett, dovrò parlarne con Noah allora." Mimò lei per poi tornare alla postazione di prima
"Melissa posso chiederti una cosa?" Domandai alla donna, allontanando Lori e Satomi
"Certo" Annuì
"Per caso Bella viene qualche volta in ospedale?" Continuai
Dovevo cancellarla dalla testa era vero, com'era vero il fatto che fossi debole perchè non riuscivo ad avere un'altra ancora emotiva che non fosse lei. Ma la mia necessità di sapere se stesse bene superò il mio orgoglio in quel momento.
"Sinceramente l'ho vista poche volte durante i miei turni. Ma, questa settimana non sostengo i turni notturni ed alcuni medici sostengono che, ogni notte, una ragazza mora la vada a trovare" Apostrofò la donna per poi continuare a scrivere al computer
"È sicuramente Bella"
"Scott mi ha raccontato che cosa sta succedendo fra te e lei. Ma vedi che ritornerà, forse questo suo stato di allontanamento è causato solo dalla paura di perdere la persona più importante per lei" Mi abbracciò poi come farebbe una madre che vuole confortare il figlio per problemi d'amore. Le sorrisi e la ringraziai, poi tornai nuovamente a casa con Satomi e Lori.
Dopo qualche ora però mi arrivò un messaggio di Liam che diceva di arrivare presto a casa di Scott. Evidenziò che era un'emergenza e, seppur non volessi uscire in quel momento, fui costretto a raggiungere la meta prefissa.
Entrai e notai che era presente tutto l'intero branco per quell'emergenza. Persino lo sceriffo e Melissa. A stupirmi di più fu la presenza di Derek e Peter che avevano raggiunto Beacon Hills prima del previsto.
"Cosa succede?" Domandai incredulo, notando la possibile pericolosità della notizia che mi stavano per comunicare
"Oggi mi hai detto che la sera dell'incidente Bella ti disse che l'incidente della madre era stato causato da un incidente al lavoro" Iniziò Melissa guardandomi
"Esattamente così, perché me lo ricordi?" Domandai confuso alla donna che stava cercando di spiegare l'accaduto
"Ecco, ho contattato lo sceriffo per dirgli se si ricordasse dell'accaduto" Sospirò la donna per poi sedersi
"E?" Domandai, continuando a non comprendere il tutto
"Clara ha avuto l'incidente il 24 settembre. Quel giorno aveva il turno libero" Subentrò lo sceriffo che prese le rendini del discorso
"Quindi Bella mi ha mentito?"
"Sì, crediamo voglia proteggere qualcuno"
"E quel qualcuno siamo noi" Emise Lydia, guardandomi negli occhi e suscitando il silenzio dell'intero branco
"Oh" Mi lasciai scappare per poi sedermi su una delle sedie
"Hai sempre combattuto per me ed è giunta l'ora che anch'io faccia qualcosa per te." Mi ritornarono impresse le sue parole, più affilate di coltelli, a rimbombarmi nella testa.
"Ci sta proteggendo" Sentenziò Liam con sguardo confuso
"Ma da chi?" Dissi, quasi urlando, per l'incapacità di capire di chi si trattasse.
Bella era in pericolo ed io non me ne ero reso conto.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi! Eccomi qui con un nuovo capitolo, ringraziandovi per le sei mila letture della storia e per le 300 stelline, grazie mille.
Btw posterò due volte alla settimana in modo da poter finire la storia prima che la scuola inizi o, almeno, prima che sia investita dai troppi compiti ahahah. Ho creato un altro account qui su wattpad, da oggi in poi userò solo quello (ovviamente continuerò la storia qui) quindi, se vi va, seguitemi! Mi chiamo stilxsmccall
~Fra🏹

The sun, the moon and the truth// Brett TalbotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora