into the woods, capitolo 14

864 42 24
                                    

La scuola venne chiusa per un'intera settimana. Quest'oggi sarei dovuta andare nel bosco per allenarmi con Brett. Non che l'idea mi entusiasmasse correre fra i boschi con lui e sudare ma forse combattere sarà un bel modo per alleggerire la rabbia repressa. La mattinata passò in fretta ed in vista dell'appuntamento con il ragazzo indossai una tuta e raccolsi i lunghi capelli castani in una semplice coda, infine misi le mie rovinate scarpe da ginnastica.
Scesi le scale e trovai mia madre sul divano a fissarmi. Dopo ciò che mi era successo era diventata più protettiva del solito, il che era comprensibile ma, ero sempre stata abituata ad una certa autonomia, ed all' improvviso trovarsi una madre stressata che sta attenta ad ogni azione che fai può rivelarsi veramente scocciante.

"Bella dimmi dov'è questa palestra, ti accompagnerò io" Iniziò

"Ti ringrazio ma credo di saper camminare da sola, come ho sempre fatto" Sentenziai

"Sai potrebbe esserci un pazzo maniaco che potrebbe farti del male, perciò ti darò un passaggio. Inoltre devo andare anche a lavoro, quindi non è un disturbo accompagnarti"

"Oh beh-"

Sentimmo qualcuno bussare alla porta ed entrambe per qualche secondo rimanemmo interdette se aprire o meno, insomma, non aspettavamo nessun ospite.

Mia madre aprì cautamente la porta ed io la tranquillizzai dicendole che probabilmente era solo il nuovo vicino.
Aveva paura, ed anch'io ne avevo, ma odiavo quell'orribile senso di debolezza, perciò cercavo in tutti i modi di reprimere quel sentimento.

"Magari avessi un vicino così" Parlò mia madre, sospirando

Avanzai verso di lei per vedere chi fosse ed effettivamente non era un assassino, ma soltanto Brett con un casco in mano.

"Scusi signora Swift non volevo spaventarla, volevo solo accompagnare vostra figlia" Disse il ragazzo sorridendo

"Oh, tranquillo Brett e dammi del tu! Comunque non voglio che ti disturbi, posso darle un passaggio anch'io"

"No, guardi non c'è nessun disturbo. In realtà mi alleno anche io, avevo pensato che fosse piacevole essere in compagnia di un'amica" Rispose

"Io non sono tua amica!" Avevo intenzione di dire ma mi limitai a ridurre quelle parole solo come un pensiero

"Va bene, Brett. Ma tornate subito" Disse mia madre, ringraziandolo.

Io ed il ragazzo raggiungemmo la moto, indossammo i caschi e salimmo in sella.

"Hai un strano effetto su mia madre, fino ad adesso sei stato l'unico a cui mi ha affidata" Dissi ridendo

"Forse sarà per i miei rari occhi  azzurri"

"Oppure per il forte profumo di cannella" Continuai ridendo

"Ti piace? È una nuova fragranza di profumo!"

"Non lo so, non metto profumi. Comunque potevo andare anche a piedi, da sola, fino al bosco ma grazie per esserti scomodato" Dissi sarcastica mentre mi assicurai di essermi ben allacciata il casco

"Di nulla" Finì e partimmo.

Il bosco non era poi così distante con la moto. Per tutto il viaggio nessuno osò proferir parola pure quando fui costretta a tenermi  a Brett, in modo da non cadere.
Mi sarei aspettata un "Sono comodi i miei muscoli tonificati?" ma questa volta il suo narcisismo non prese la meglio. Già un miglioramento.

Raggiungemmo il bosco e posammo il materiale in un punto non lontano dalla moto.

"Comunque inizia a tremare perchè per pochi mesi ho frequentato un corso di arti marziali nella mia vecchia scuola" Dissi con tono provocatorio

The sun, the moon and the truth// Brett TalbotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora