werewolf, capitolo 17

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"Sono un lupo mannaro" Continuò lasciandomi esterefatta.
Lo guardai e parve serio. Iniziai ad osservare anche i volti degli altri e nessuno faceva trasparire un sorriso. Tutti possedevano lo sguardo attento. Iniziai a spaventarmi, se quello fosse stato uno scherzo non li avrei mai perdonati. Dopo che Brett aveva detto che era un lupo mannaro, vi furono dei minuti di silenzio alquanto imbarazzanti. Nessuno aveva osato dire niente, nemmeno l'uomo sconosciuto.
"Cosa?" Riuscì a sibillare, terrorizzata, per poi guardare il ragazzo alla mia destra.
Lui mi guardò apprensivo, poi deglutì e mi ripetette di nuovo quelle parole.
"Sono un lupo mannaro" Continuò, incrociando lo sguardo per poi accarezzarmi la guancia ma, al tocco mi divincolai immediatamente.
"Ha paura" Iniziò l'uomo sconosciuto guardandomi
"Ed anche molta" Continuò Liam, incrociando le braccia.
"Io-Io non ci credo" Iniziai "È solo uno scherzo" Continuai per poi far sorgere un sorriso sul mio viso, per smaltire la tensione.
"Non ci crede" Prese il discorso Brett per poi guardare Scott
"Io non lo posso fare" Continuò il ragazzo guardando il nostro amico il quale si rivolse a me preoccupato. Sospirò, poi iniziò a guardare gli altri come per ottenere un consenso e sembrò che tutti erano d'accordo su ciò che volesse fare. Iniziò a far spuntare degli artigli invece delle unghie, la sua faccia si coprì in pochi secondi di molti peli, mostrò i suoi canini ed i suoi occhi marroni si colorarono di un rosso scuro. A quella vista sentì mancare qualche battito, com'era possibile che riuscisse a fare ciò? Mi limitai a guardarlo, poi vedendo Scott così, non riuscì a non far rivelare della paura e smisi di guardarlo, posando il mio sguardo sul pavimento.
"Ancora non ci crede" Ruppe il silenzio la voce autoritaria di quell'uomo, che si meritò un'occhiataccia da me.
Brett prese un coltellino, attirando la mia attenzione e quella degli altri e incise la lama sulla sua pelle, provocandosi una piccola ferita. Subito presi un fazzoletto dalla tasca quando notai, impaurita ma al contempo incuriosita, che la ferita era scomparsa rapidamente. Strabuzzai a quella vista, se avevo dubbi sull'apparente trasformazione di Scott, non potevo che rimanere seria su ciò che avevo appena visto.
I miei occhi si colmarono di lacrime ma riuscì a trattenerle. In quel momento non sapevo come reagire. Dovevo essere spaventata? Arrabbiata? Sconfortata? Ero appena venuta a conoscenza che creature mitologiche come i lupi mannari erano reali e l'unica cosa che sapevo sul loro bizzarro mondo è che guarivano in fretta e che, potevano comandare la loro trasformazione. Non riuscivo a capacitarmi su ciò che avevo saputo, ma tutto coincideva alla perfezione. Si comportavano molto spesso in maniera strana e quando succedeva qualcosa di strano alla città, loro risultavano essere abbastanza tranquilli. Mi aveva sempre incuriosito il loro modo di reagire ma, non mi sarei mai aspettata, che in realtà risultavano così per il loro modo di essere. Ero confusa, molto confusa. Sapevo poco o niente sul loro conto. Sapevo che erano delle brave persone, ma dopo tutte le bugie non sapevo se potevo ancora fidarmi. Non potevo fidarmi di nessuno, tanto meno di Brett. Se, quella sera, sarei venuta a sapere anche dell'esistenza di Babbo Natale non ne sarei uscita sorpresa.
"Siete tutti lupi mannari?" Domandai, queste furono le uniche parole che riuscirono ad uscire.
"Non tutti" Iniziò Scott "Alcuni di noi sono umani come Stiles, Mason e Deaton" Disse Brett
"Anche se per poco tempo sono stato posseduto" Disse Stiles, ricevendo un'occhiataccia da tutti
"Altri sono dei cacciatori, come la famiglia Argent" Continuò Scott
"Lydia è una banshee" Continuò il discorso Scott
"Una cosa?" Domandai confusa
"Una banshee è una creatura che emerge dai miti irlandesi e scozzesi: Uno spirito ancestrale femminile. Viene descritta in una discreta varietà di modi e forme. Secondo la tradizione non si mostra mai agli esseri umani, fatta eccezione di coloro che sono prossimi alla morte, ai quali comunica il triste presagio attraverso il lamento o il pianto. Questo è ciò che dice il mito ma in realtà la banshee è un'umana, non guarisce come i lupi e non possiede artigli e zanne con i quali possa difendersi. Le urla sono la sua unica arma" Evidenziò  Deaton
"Quindi sei un'ambasciatrice della morte?" Domandai, questa volta incuriosa. "Esatto" Formulò Lydia
"Io sono una kitsune" Disse timidamente Kira, facendomi avere un altro sguardo confuso
"Cos'è una kitsune?" Domandai
"Non lo so bene nemmeno io" Mi rispose Kira, facendo sorgere sul viso di tutti un piccolo sorriso, tranne sul mio che, utilizzavo la mia curiosità per nascondere le molte diverse emozioni contrastanti che mi stavano consumando.
"Io sono una coyote mannara" Continuò Malia
"Sono come un lupo mannaro, solo che invece di essere come Scott e gli altri, mi posso trasformare in una vera e propria coyote" Precisò la ragazza
"Ecco perchè il secondo giorno di scuola tutti mi riempivano di domande sul lupo visto il giorno prima!" Dissi, tutto ritornò improvvisamente a collogarsi
"Pensavo fosse per sola pura curiosità, per il fatto che i lupi non popolano i territori della California da molti anni. Pensavo che la storia avesse ragione ma sembra che le varie leggende fantastiche abbiano ragione" Conclusi con un'altra risata
"Ed il resto?" Domandai
"Siamo tutti dei lupi mannari" Disse Brett
"Devo sapere qualcosa su di loro?"
"Solo che, come i coyoti mannari, perdiamo il controllo dei nostri poteri una volta al mese"
"La notte di luna piena" Sbottai, chiarendo più me stessa che rispondendo agli altri
"Esatto, c'è chi ha imparato a controllarsi e chi meno" Continuò poi il ragazzo guardando Liam
"Lui è da poco un lupo mannaro" Evidenziò Brett
"Già" Sospirò Liam
"Ci sono gli omega: I lupi che sono soli. Non possiedono un branco, come i gemelli" Disse Brett
"Poi ci sono i beta. I lupi morsi dall'alfa. Come me. Scott mi morse, era una situazione di vita o di morte. Il morso mi ha reso un lupo e per questo sono il suo beta. Un ragazzo può trasformarsi in un lupo se viene morso, se viene graffiato, in modo profondo, da un'alfa oppure secondo la leggenda, se si beve da una pozza ricca di acqua piovana con le impronte di un lupo" Continuò Liam
"Poi ci sono gli alfa, come me. I più forti, i più potenti, i più letali. L'alfa è l'unico che, tramite un morso o un profondo graffio riesce a trasformare gli umani, di solito, in esseri umani. Puoi diventare un alfa se, da beta, uccidi il tuo alfa oppure riesci a conquistarti il titolo per la forza di volontà, come è accaduto a me" Disse Scott
"Liam è il beta di Scott. Io invece sono il beta di Satomi. A differenza degli altri io e Lori, mia sorella, siamo nati così. I nostri genitori erano dei lupi mannari prima che-" Deglutì il ragazzo
"Prima che i cacciatori li uccidessero" Disse Deaton, precedendo il ragazzo
"Io e Lori siamo stati adottati poi da Satomi, il primo lupo mannaro" Continuò Brett
"I lupi mannari si distinguono dal colore dei loro occhi: Gli alfa hanno gli occhi rossi, i beta e gli omega gli occhi gialli e chi ha gli occhi azzurri significa che ha ucciso un o più innocenti" Disse Stiles
"Chi ha gli occhi azzurri fra di voi?" Domandai, sperando che nessuno avesse tale colore.
Ma, ecco che l'uomo misterioso rivelò la sua natura, mostrando i suoi veri occhi color ghiaccio. Vedendolo deglutì, ma rimasi più scioccata quando m'accorsi che non era l'unico: Anche Malia, la mia migliore amica, possedeva gli stessi occhi.
Iniziai a tremare, com'era possibile che la mia migliore amica avesse ucciso qualcuno? Ma chi? Riguardo all'uomo alla fine non lo conoscevo, quindi non m'interessava più di tanto.
"Loro non sono assassini" Disse Brett, come se avesse capito tutte le domande che, in quel momento, la mia mente formulava
"Sono solo persone che hanno ucciso a causa di diversi incidenti" Continuò poi Isaac
"Però noi non siamo i cattivi, cerchiamo di non sporcarci mai le mani, solamente se succede il peggio dobbiamo difenderci ma, in quel caso, si tratta di difesa personale" Disse Scott, voltandosi verso Stiles e sorridendogli
"Ma noi non siamo i cattivi" Iniziò Allison
"E chi sono i cattivi?" Domandai con prepotenza, facendo avvertire la rabbia, in realtà non ero arrabbiata ma solo spaventata. In ogni caso meglio dimostrarsi infuriati che terrorizzati.
"Lo sai chi è adesso il cattivo? Theo Raeken" Iniziò l'uomo guardandomi
"Impossibile" Iniziai "Theo non è cattivo"
"In realtà lo è" Rispose Malia
"Ha messo Lydia in uno stato vegetativo solo per resuscitare il suo branco di chimere morte" Sbottò la ragazza per ricevere un'occhiata da tutti. Pareva confusa riguardo quegli sguardi poi si volse verso di me e riuscì a capire.
"Scusate..." Disse "Istinto" Finì poi, grattandosi il capo
"Theo ha quasi ucciso Lydia per avere un branco? E, che cosa sono le chimere?" Domandai esterefatta
"Sai per aver risvegliato il nemeton, un albero magico, adesso ogni tipo di creatura sovrannaturale viene attratta a Beacon Hills. Questo è il caso dei dottori del terrore, i nostri avversari, i quali hanno reso Theo la prima chimera. I dottori del terrore hanno capito che per creare il loro obbiettivo, il successo, dovevano prima creare il cattivo perfetto, Theo. Poi hanno creato le successive chimere come Tracy, Josh, Corey ed Hayden che sono morte e poi, ehm resuscitate" Finì Stiles
"Theo ha cercato di uccidere Scott tramite Liam, il suo beta in modo che potesse ottenere più facilmente i poteri e che potesse essere l'alfa del nostro branco" Iniziò Lydia
"Ma vedendo che non riuscivo ad uccidere Scott, l'ha ucciso con le sue stesse mani lasciandolo morire e facendo morire anche Hayden senza che io- io potessi starle accanto" Disse Liam rabbuiandosi.
A tali parole rimasi sconvolta. Theo aveva fatto tutto ciò, ma nonostante non me lo aspettassi, comprendevo che la colpa non era sua per il mostro che era diventato ma la colpa era di coloro che l'avevano reso così: I dottori del terrore. Nuovamente gli occhi si riempirono di lacrime e questa volta feci rigare solo una di esse sul viso. Le domande erano troppe ed ero già a venuta a conoscenza di troppo. Fra lupi, banshee, chimere, dottori del terrore non sapevo più di chi fidarmi. Sapevo che le persone che mi circondavano in quel momento mi volevano bene e mi volevano proteggere e comprendevo che non avessero detto prima di tutto ciò perchè nessuno viene mai creduto se dici di essere un lupo mannaro. Ma, al contempo non potevo nemmeno capire se sarebbero stati, in futuro, sinceri con me. Per tutti quei mesi avevano nascosto segreti talmente grandi con molta facilità, la paura che potessero continuare dicendo bugie cresceva. Rimasi in silenzio per un paio di minuti poi domandai se altri che conoscessi, fossero un altre creature.
"Parrish è un segugio infernale" Disse Brett, scendendo dal tavolino ed infilandosi una delle felpe che aveva portato Liam
"Ha il compito di proteggere il mondo del sovrannaturale" Disse Mason
"E poi va a fuoco" Concluse Isaac sarcastico
"Wow" Risi amaramente
"Io-Io non posso fidarmi di nessuno" Sospirai, vedendo la delusione mista alla tristezza nei volti dei miei amici
"Devo andare" Dissi, diringendomi verso la porta per poi essere tirata indietro da Brett
"Non ti lasceremo sola. Potrebbero comparire i dottori del terrore" Finì
"Quindi, secondo voi, è più sicuro stare qui in una stanza ricca di lupi mannari, banshee e quant'altro invece di essere a casa mia?"
"Sì" Affermò Chris, il padre di Allison.
"Aspetteremo qui, intanto io chiamerò Peter" Iniziò l'uomo a me ancora sconosciuto
"Sai che non mi piace" Iniziò Stiles, scrollando le spalle
"Non piace a nessuno ma adesso ci serve" Sentenziò Deaton

Spazio autrice
Ciao ragazzi! Ecco qui un altro nuovo capitolo a distanza di un giorno, per scusarmi dell'inattività. Devo ammettere che questo è uno dei pochi capitoli che mi piace, nel prossimo ci sarà un enorme colpo di scena, vi avverto! Comunque grazie per le 200 stelline e per supportare questa storiella, ve ne sono grata.💕
~Fra🏹

The sun, the moon and the truth// Brett TalbotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora