A Beautiful Hyphen || Wolfstar

Capitolo 2

La sera del 31 agosto arrivarono a Grimmauld Place Ron, Hermione e Draco.
Avevano deciso di trovarsi a casa Black la sera prima di partire per Hogwarts, per vivere insieme l'ultima notte d'estate.
Sirius e Remus salutarono Ron e Hermione come se fossero loro figli, con un forte abbraccio, e con un sorriso strinsero cordialmente la mano di Draco, che ricambiò.
Non ebbero nemmeno il tempo di dire qualcosa che i ragazzi erano già andati in salotto, Harry mano nella mano con il fidanzato, per raccontarsi i giorni che avevano trascorso lontani.

Così, i due uomini si diressero in cucina per preparare la cena. Remus indossò un grembiule e cominciò a tagliare i pomodori, mentre il marito lo guardava con un sorriso divertito.
"Sei una perfetta donna di casa, tesoro!" Disse Sirius all'altro, avvicinandosi a lui.
Remus scosse la testa con un sorriso scocciato, ma non smise di lavorare.
Allora Sirius, che non voleva fare altro che distrarlo, gli cinse la vita con le braccia e gli posò un sensuale bacio sul collo.
Remus lo allontanò divertito, dicendo: "Sir, ci sono i ragazzi di là, ti prego! E poi avremo fino a Natale per stare a casa da soli, e non vogliamo che Harry trovi i suoi genitori a scopare sul tavolo della cucina la sera prima che se ne vada, vero?"
Sirius sbuffò sonoramente, e tornò a sedersi.
"No caro, leva il tuo culo pigro da quella sedia e comincia a cuocere gli hamburger."
"L'altra sera non pensavi che il mio culo fosse così pigro.." lo provocò Sirius.
"SIRIUS! Smettila e muoviti!"
Il moro sbuffò di nuovo, indossò anch'egli un grembiule e prese una padella per cuocere la carne.

Cenarono tutti assieme fra le risate, e poi Hermione propose di vedere un cartone animato babbano, Toy Story, in cui i giocattoli prendevano vita come per magia.
Andarono poi a dormire in stanze rigorosamente separate, perché Remus era un padre molto protettivo nei confronti del suo Harry, e non poteva assolutamente permettere che lui e Draco facessero qualunque cosa sotto il suo tetto.

Dal canto suo, Sirius era in camera a leggere la Gazzetta del profeta, mentre attendeva il marito, che stava aspettando che tutti si addormentassero senza fare scherzi.
Appena Remus arrivò, Sirius posò il giornale e lo guardò sdraiarsi e stampargli un casto bacio sulle labbra.
"Secondo me sei un po' esagerato con Harry, Rem. È un adolescente, deve fare le sue prime esperienze. E poi, noi ci siamo messi assieme proprio alla sua età"
"Non lascerò che faccia delle cazzate, Sirius. È così giovane, non sa ancora come funziona. E poi ha appena fatto coming out e ha già un ragazzo, mi sembra che stia accelerando un po' troppo le cose."
"Tesoro, deve fare delle cazzate a 15 anni. Non possiamo proteggerlo per sempre."
"Per sempre no. Ma finché sarà in questa casa farò il possibile perché non gli succeda nulla. Ne ha già passate troppe."
Sirius sospirò sconfitto, perché sapeva che qualunque cosa avesse detto non avrebbe cambiato l'idea del marito.
Allora lo baciò, come consuetudine prima di addormentarsi, si stese su un fianco e sentendo il braccio di Remus che lo abbracciava crollò in un sonno profondo.

La mattina successiva era un caos. Adolescenti che correvano per tutta casa nel panico di dimenticarsi qualcosa, con un pancake che Remus aveva cucinato con tanta cura fra i denti.
C'erano libri e pergamene e penne d'oca e vestiti e bacchette ovunque, Hermione con le mani nei capelli urlava "RONALD, HAI VISTO GRATTASTINCHI?!" e Ron che a furia di correre aveva le guance in tinta coi capelli. Sirius e Remus, seduti sul divano, ridacchiavano come due bambini, e Harry li avvicinò e commentò, velenoso: "grazie per l'aiuto, papà.", provocando in loro una risata ancora più forte.

Finalmente, alle 10.45, riuscirono a smaterializzarsi tutti a King's Cross, e fra abbracci e saluti i ragazzi erano già sul treno, salutando Sirius e Remus che sventolavano la mano mentre vedevano il treno scomparire dietro una curva.