A Beautiful Hyphen || Wolfstar

Capitolo 11 (parte 3)

Quella domenica era illuminata dalla luce pallida del sole una mattina di marzo, il cielo a pecorelle invaso da nuvole bianche, che lasciavano cadere una leggera pioggerellina sulle teste delle persone sedute sugli spalti del campo di Quidditch.
"Quanto tempo che non vedo una partita Rem, sarà super entusiasmante!"
"Ti vedo esaltato, in effetti" gli rispose Remus ridendo, mentre lo guardava.
Sembrava un bambino alla sua prima partita: aveva tutto ciò che potesse esistere della casata di Grifondoro: sciarpa, cappello, spilla, maglietta e anche una bandierina che doveva aver ricavato da un lenzuolo o una tenda.
"Non mi guardare così, devo fare il tifo per Harry!* Non l'abbiamo mai visto giocare davvero, dobbiamo cogliere l'occasione per avere tutto il nostro sostegno e soprattutto per metterlo in imbarazzo!"
Remus lo guardò e con un sorriso gli disse "Sei incorreggibile", prima di lasciargli un bacio sull'angolo della bocca.

I giocatori entrarono in campo, e i due capitani di Serpeverde e Grifondoro si strinsero la mano.
Si alzarono in volo, e subito sia Remus che Sirius captarono lo sguardo di sfida che si scambiarono Draco e Harry.
"Percepisci la tensione sessuale?" disse Sirius all'orecchio del marito, ridacchiando e beccandosi uno spintone, anche se anche Remus stava ridendo.

La partita cominciò a farsi interessante sul 20 pari, infatti da quel momento entrambe le squadre si fecero molto più agguerrite.
Per non parlare del fatto, poi, che dalla parte dei Grifondoro c'era Sirius, che si era improvvisato cheerleader per l'occasione, attirando gli sguardi di tutti i presenti.
" CHE CONFUSIONE
SARÀ PERCHÉ TIFIAMO
UNO SQUADRONE
CON POTTER CAPITANO! "
"Lui non è il capitano, Sir." ribattè Remus, rosso in viso.
"SEI IL CAPITANO DEL MIO CUORE, POTTER!"
"Sir ti prego siediti. Posso vedere l'imbarazzo di Harry fin da qui."
"DAI GRIFONDORO, IN PIEDI!
POT-TER! POT-TER! POT-TER!"

Ora il punteggio era di 40 a 20 per i Grifondoro. Evidentemente, il tifo di Sirius stava funzionando, e la cosa lo fece esaltare ancora di più.
"FORZA GRIFONI, VI SENTO MORTI! IN PIEDI A TIFARE!"
Urlò obbligando il marito ad alzarsi e anche tutto il resto degli spalti rossi e oro.
"VI VOGLIAMO COSÌ!" urlò Neville, dandogli man forte.
"SI, LONGBOTTOM!
VI VOGLIAMO COSÌ! VI VOGLIAMO COSÌ"
continuò a urlare, battendo le mani a ritmo con la voce.

Remus non poté fare a meno di notare, però, che Harry era abbastanza bravo da riuscire a ignorarlo, anche se era leggermente tradito dal rossore che gli dipingeva le guance.
Draco, invece, meno; era da un lato del campo e rideva talmente tanto da rischiare di cadere dalla scopa.
Harry sfruttò la sua distrazione per buttarsi in picchiata, e Draco se ne accorse troppo tardi.
Con una perfetta virata afferrò il boccino con la mano sinistra, risalendo poi dolcemente godendosi le urla di giubilo del pubblico.
"POTTER AFFERRA IL BOCCINO! GRIFONDORO VINCE!" urlò il telecronista Lee Jordan.
"BELLA PRESA, JAMES!" urlò Sirius, e si tappò la bocca quando si accorse di cosa aveva detto.

Calò un'aria gelida di malinconia sui due uomini, e fortunatamente nessun altro aveva sentito perché erano tutti troppo impegnati ad esultare.
Per un attimo, il rumore della vittoria alle loro orecchie fu attutito.
A Sirius spuntò una lacrima dall'angolo dell'occhio, ma la asciugò prima di darle il tempo di scendere.
Quel momento di spaesamento durò solo pochi secondi, e si riprese non appena vide il sorriso orgoglioso di Harry rivolgersi verso di loro, mentre la squadra lo sollevava dalla gioia.

Dopo la partita si svolse la tradizionale festa della vittoria nella Sala Comune di Grifondoro.
Fecero una cena veloce ma sontuosa, dato che Silente si era impegnato per salutare degnamente i loro ospiti.
Poco più tardi, tutti i genitori con i rispettivi figli si avviarono verso il binario, per riprendere l'Hogwarts Express e tornare a casa.
Harry abbracciò forte i due uomini, e poi disse: "Ci vediamo quest'estate."
Loro, sorridendo, gli risposero: "Ci vediamo quest'estate."

*So che Harry nel quinto libro in teoria non gioca, perché la Umbridge lo squalifica, ma ci tenevo abbastanza a scrivere questo capitolo, quindi concedetemi questa licenza poetica.☺️