"Sirius, vieni qui."
Erano all'ingresso del Ministero della Magia con il resto dell'Ordine della Fenice.
Sirius si avvicinò al marito, e lo baciò dolcemente.
Sapevano a cosa stavano andando incontro.
Oltre quella porta c'era Voldemort con una schiera di Mangiamorte, conoscevano bene i rischi di buttarsi in quella battaglia.
Da una parte, la paura li spingeva a tornare a casa.
Dall'altra, c'era Harry, loro figlio, un quindicenne con i suoi amici che sarebbe sicuramente morto contro la bacchetta di Lord Voldemort.
La paura per Harry prevalse sul resto."Ti prego, Sirius, promettimi che non sarai avventato e impulsivo. Promettimi che non farai cazzate. Promettimi che starai attento."
"Non posso prometterti nulla, Remus. È una guerra. Ci proverò."
Si diedero un altro bacio, disperato ma lento, consapevoli che poteva essere l'ultimo che si sarebbero scambiati.
Si strinsero con forza la mano e annuirono guardando Alastor Moody, a capo della battaglia.
"Alohomora" sussurrò, e l'Ordine entrò nel Ministero, dirigendosi verso l'ufficio misteri, con la bacchetta sguainata e gli altri al seguito.
La scena in una stanza dell'ufficio misteri era terrificante.
Al centro c'era un arco con appeso un velo trasparente, che si muoveva come scosso da una brezza leggera.
Davanti all'arco Harry con una sfera di cristallo in mano, mentre la porgeva con mano tremante a Lucius Malfoy, che aveva un sorriso compiaciuto sulle labbra.
Gli altri ragazzi erano trattenuti da un Mangiamorte ciascuno, con la bacchetta puntata alla gola e gli occhi sbarrati.
Fu Remus a lanciare il primo incantesimo, verso Lucius.
Tutti si girarono verso di loro, con uno sguardo sbigottito, e lasciarono andare i ragazzi.
Improvvisamente, si scatenò il caos.
Incantesimi che volavano per tutta la stanza, ogni membro dell'Ordine che combatteva contro un Mangiamorte e i ragazzi che aiutavano dove potevano.
Remus, mentre combatteva contro Bellatrix Lastrange, insieme a Tonks, si guardava intorno alla ricerca del marito e del figlio.Lo vide accucciato dietro l'arco.
Sirius stava guardando Harry combattere contro Lucius, aiutato da Draco che era appena stato distratto da un altro uomo con il cappuccio nero.
Ora Harry era solo e in difficoltà.
Sirius guardò il marito, e per un attimo i loro sguardi si incrociarono.
Il tempo si fermò mentre Sirius gli sillabava un "ti amo", per poi distogliere l'attenzione da lui e lanciarsi in battaglia al fianco di Harry, che lo guardò con gratitudine.
Combatterono per qualche minuto con un'energia e una sincronia perfetta, come se lo facessero da sempre, fin quando Harry non lanciò uno schiantesimo in pieno petto di Lucius.
"Bel colpo, James!" gli sussurrò Sirius.Davanti agli occhi di Remus, il tempo rallentò e il rumore della battaglia divenne ovattato, mentre Bellatrix si girava di novanta gradi verso le due persone a lui più care.
Non fece in tempo ad alzare la bacchetta e urlare "NOO" che qualcuno lo disarmò.
Vide le labbra di Bellatrix piegarsi a dire "Avada Kedavra!" e un getto di luce verde partire dalla sua bacchetta.
Seguì con uno sguardo terrorizzato l'incantesimo, e lo vide invadere il petto del marito.
Il mondo si fermò.
Vide il corpo di Sirius attraversare il velo dell'arco al centro della stanza con ancora il sorriso stampato sulle labbra.Sirius era morto.
Sirius era morto.
Non poteva essere vero. Non riusciva a pensare.
Riuscì a risvegliarsi dalla sua trance quando vide Harry scattare verso il punto dove Sirius era sparito.
Gli corse incontro e lo afferrò da dietro, trattenendolo e, forse, usandolo per trattenersi, con le sue urla strazianti che gli foravano i timpani e il cuore.
La battaglia infuriava intorno a loro, ma non gli importava.
Sirius non c'era più.
Il dolore era diventato più forte della paura.Rimasero in quella posizione per parecchio tempo, finché Harry non si liberò dal suo abbraccio, per dirigersi verso l'atrio. Remus sapeva che il suo obbiettivo era Bellatrix.
Voleva seguirlo, ma si sentiva come paralizzato. Non riusciva a muovere un muscolo senza avere quella sensazione di mancanza, di vuoto, di dolore allo stato puro.
Cadde in ginocchio , mentre il rumore della guerra diventava solo uno sfondo.
Avrebbe voluto urlare, esprimere lo strazio che gli invadeva il cuore e il petto, ma non riusciva a emettere un solo suono.
Quasi non si accorse dell'arrivo di Silente, che salvò le sorti tragiche che stava avendo la battaglia, e il suo pensiero deviò solo per un momento, quando si rese conto che anche Harry ormai era salvo.I fatti che avvennero dopo, Remus nemmeno li ricordava.
Era rimasto lì, inginocchiato a terra davanti al velo dove suo marito era svanito, con le lacrime calde che gli rigavano le guance, finché qualcuno non gli aveva scrollato la spalla e l'aveva trascinato a casa.Non aveva ancora pensato a come sarebbe stato rimettere piede in casa loro.
Vedeva l'ombra di Sirius ovunque, ricordando tutti i momenti che avevano vissuto insieme fra quelle quattro mura.
Non ci sono parole per descrivere cosa provasse in quel momento.
Si sedette sul divano, cercando di ignorare le memorie di tutto quello che aveva vissuto lì con Sirius.
Prese in mano la sua coperta, respirando il suo profumo, rifugiandosi nel passato per dimenticarsi del presente.Avrebbe voluto e dovuto fare tante cose. Andare ad Hogwarts per stare con Harry, parlarne con lui, organizzare qualcosa in memoria di Sirius.
Ma ora, quella sera, non aveva nemmeno la forza di respirare senza sentire male in ogni cellula.
L'avrebbe fatto domani.
Domani sarebbe stato un padre, un marito, un uomo migliore.
Quella sera voleva dedicarla a sè stesso e a sentire tutto il dolore che stava provando, da solo.
Voleva piangere e urlare e soffrire senza sentirsi in colpa.
Domani sarebbe stato migliore.
Domani.*Angolo Autrice*
Okay, forse ora mi odiate un pochino.
Scusate.
Però vi voglio bene, davvero
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A Beautiful Hyphen || Wolfstar
Fiksi Penggemar~ Ora aveva una famiglia, aveva tutto quello che aveva sempre desiderato. Tutto, tranne James.~ (Tratto dalla fanfiction, capitolo 4) E se Harry fosse stato adottato da Remus e Sirius? Come avrebbe vissuto il suo quinto anno ad Hogwarts? Sono torna...