Capitolo 6 (parte 1)

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"BUONGIORNO DORMIGLIONE!"
Urlò Remus, spalancando le tende della camera da letto e lasciando filtrare i fiochi raggi di sole tipici di una mattina di inizio dicembre.
"Mmmm" grugnì Sirius, voltandosi dall'altro lato e cercando di ignorare la rumorosa presenza che aveva interrotto il suo sonno.
Remus, allora, si lanciò sul letto e cominciò a fargli i solletici. "Oddio Remus, e lasciami!" Riuscì a biascicare Sirius dalle risate e alzandosi con fare scocciato.
Uscì dalla stanza sbattendo la porta dicendo un sonoro "TI ODIO", lasciando Remus a ridere da solo seduto sul letto.

"Di grazia, per quale motivo mi hai svegliato in modo così aggressivo alle 8 di domenica mattina?" Borbottò Sirius, imbronciato, mentre entrava nella cucina dove lo aspettava il marito.
"Perché oggi ti porto a fare shopping." Rispose Remus, staccandosi per un attimo dai fornelli con un ghigno solo per vedere la reazione dell'altro.
"Co-cosa?" Immediatamente il broncio del moro si trasformò in un sorriso a 32 denti.
"Rem, se mi stai prendendo in giro smettila immediatamente."
"Ascolta, è tanto tempo che non ci prendiamo un po' di tempo per noi, perché fra il tuo lavoro al ministero e il mio non passiamo mai tutta la giornata insieme. E poi, fra poco sarà Natale e dobbiamo trovare un bel regalo per Harry, per cui saremmo dovuti andare comunque da qualche parte, no?"
Sirius in uno slancio di gioia abbracciò il marito, e si staccò con l'espressione che ha un bambino di 5 anni alla vigilia di Natale.

"Allora facciamo così" disse il moro con tono entusiasta "adesso bevo il caffè poi mi vado a vestire e andiamo a Diagon Alley, okay?"
"Oh no, tesoro. Ora ti vai a vestire per bene perché ti porto io in un posto."
Sirius lo guardò sospettoso da sopra la sua tazza fumante di caffè, ma annuì.
Salì le scale quasi di corsa, perché sapeva che avrebbe passato ore a decidere cosa indossare. Alla fine optò per dei pantaloni di pelle nera abbinati a una maglia bianca, semplice, con un bomber nero e un cappello invernale della Obey, una marca babbana per cui Sirius andava matto.
Legò i capelli alla bell'e meglio in un codino e raggiunse il marito al piano di sotto.

"Remus, sembri un cazzo di pupazzo di neve. Anni che stiamo insieme e non hai ancora imparato a vestirti."
"Sta zitto e andiamo."
"Non mi dici quanto sono estremamente bello?"
"Cammina." Disse il castano con tono infastidito, per poi però sussurrargli "in effetti sei piuttosto figo oggi" con un sorrisetto malizioso, mentre lo superava nell'ingresso della casa.

Remus prese per mano il marito e si smaterializzarono in una metropolitana di Londra.
"Oh andiamo, davvero in metropolitana?" Disse Sirius con tono disgustato.
"Ma ti vuoi fidare o no?"
Salirono sul treno e arrivarono proprio nel centro di Londra.
Remus allacciò le dita con quelle di Sirius, con naturalezza, e passeggiarono per qualche minuto, mentre Sirius fumava come al solito una delle sue sigarette al mentolo, fino a raggiungere un enorme e bellissimo edificio, che lasciò il moro a bocca aperta.
"Benvenuto ad Harrods, mio caro purosangue."

A Beautiful Hyphen || WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora