"Rem, alzati"
Sirius era inginocchiato sul materasso accanto a Remus, e stava sussurrando per non svegliare gli altri genitori nella stanza degli ospiti della Torre di Grifondoro.
"Saranno le 4 del mattino, torna a dormire."
"Dai, vieni con me" insistette però Sirius, scrollandolo leggermente per la spalla.
Remus sbuffò, indossò le pantofole e si alzò in piedi.Sirius gli prese la mano e lo trascinò fuori dalla stanza, dalla sala comune, dal buco del ritratto della Signora Grassa e giù per le scale.
"Ma dove mi stai portando?" disse Remus, sempre bisbigliando, per non attirare l'attenzione di Peeves.*
Sirius scese ancora le scale, fino ad arrivare al corridoio delle cucine. Grattò la pera del quadro ed entrò nel cubicolo, trovandosi davanti decine di elfi domestici che si inchinarono al loro ingresso.
"S-signor Black!" balbettò dalla felicità uno di loro, avvicinandosi e abbracciandogli la vita con le braccina magre.
"Ciao Dobby!** Senti, mi serve un favore..." e si allontanò insieme all'esserino, lasciando un Remus confuso e spaesato in mezzo a una cinquantina di elfi domestici che lo guardavano curiosi.
Uno azzardò un "gradisce una tazza di tè?", ma l'uomo rifiutò con gentilezza.Passarono dei minuti in silenzio, finché Sirius non tornò con un piccolo cesto in mano, e sorridendo a Dobby, uscirono dalle cucine.
"Ma cosa stai combinando?" gli bisbigliò Remus con tono nervoso, suscitando un sorriso malizioso sul volto dell'altro.
Sembrava che fossero ore che camminavano per il castello, finché non uscirono.
Camminarono ancora, sfiorati dalla brezza fredda di quella notte di marzo, finché non arrivarono a Hogsmeade."Sirius..?" continuava a dire Remus, sempre più confuso.
Raggiunsero una panchetta di legno vecchio, dietro il negozio di Zonko, non molto lontano dalla Stamberga Strillante.
"Sirius.." mormorò Remus, piano, commosso.
Quella piccola panca era dove Sirius l'aveva baciato per la prima volta, anni prima. Ci avevano inciso un "R+S", e Remus sorrise al ricordo di quei tempi da quindicenni innamorati.
Sirius si sedette, ed estrasse dal cestino due burrobirre. Invitò il marito a sedersi accanto a lui.
Remus non poté fare a meno di pensare che anche al loro primo bacio avevano delle burrobirre, le mani gelate e le guance rosse dall'emozione, proprio come ora. Aveva pensato proprio a tutto.Remus lo raggiunse, e gli avvolse un braccio attorno alle spalle.
Rimasero per qualche minuto lì, in silenzio, a guardare le stelle nei frammenti di cielo formati dai rami, su cui stavano crescendo i primi boccioli di fiore, godendosi la pace di una notte di quasi-primavera nel posto da cui era iniziato tutto.
"Sei una continua e meravigliosa sorpresa, Sirius Black."
Sirius lo guardò negli occhi, come solo lui sapeva fare, poggiandogli delicatamente una mano sulla guancia.
Poi fece incontrare le loro labbra, piano e con dolcezza, senza mai rompere l'atmosfera che si era creata.
Gli sembrava di essere in un sogno, illuminati solo dalla luce della luna e scaldati dal calore della burrobirra che gli invadeva il petto.
Passarono il resto della notte così, baciandosi lentamente e con delicatezza, sussurrandosi parole dolci e senza mai rompere quella loro piccola bolla d'amore.
Finché il cielo non si tinse di rosa e le stelle sparirono, e videro l'alba lì, come se fosse la prima volta che stavano insieme davvero dopo tanto tempo, ritornando per un po' quei ragazzini, a cui l'amore aveva cambiato la vita.
Dovevano essere ormai le 8 quando Sirius gli prese la mano e, fatte sparire le bottiglie vuote che avevano lasciato ai piedi della panca, ritornarono al castello più uniti di prima.Entrarono in Sala Grande e si sedettero accanto a Harry, che li guardò con curiosità.
"Dove siete stati, papà?"
Remus lo guardò, incrociò lo sguardo pieno di gioia di Sirius e, con le labbra curvate leggermente verso l'altro, gli rispose: "In paradiso."*per chi non avesse letto i libri, Peeves è il poltergeist dispettoso di Hogwarts, si diverte a mettere nei pasticci chiunque nel castello. Mi è sempre piaciuto come personaggio, e quindi ho scelto di inserirlo nella storia.
**Sempre per chi non avesse letto i libri, dopo essere stato liberato Dobby va a lavorare nelle cucine di Hogwarts.
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A Beautiful Hyphen || Wolfstar
Fanfiction~ Ora aveva una famiglia, aveva tutto quello che aveva sempre desiderato. Tutto, tranne James.~ (Tratto dalla fanfiction, capitolo 4) E se Harry fosse stato adottato da Remus e Sirius? Come avrebbe vissuto il suo quinto anno ad Hogwarts? Sono torna...