Capitolo 8

1K 70 39
                                    

"SIRIUS APRI QUELLA DANNATA PORTA!" strillò Remus dalla cucina per sovrastare le urla inferocite della signora Black nel quadro all'ingresso.
"VADO IO, PAPÀ!" gli rispose Harry sempre a voce alta, mentre Sirius si sforzava di chiudere le tende del dipinto.
"SPORCHI MEZZOSANGUE SOTTO IL MIO TETTO! LA ROVINA DEL NOSTRO NOME DI MAGO USURPA LA MIA CASA!"
"E STA ZITTA, VECCHIACCIA!" rispose Sirius al quadro, riuscendo finalmente a zittirlo mentre Harry apriva la porta alla famiglia Weasley quasi al completo, perché purtroppo mancava il terzo figlio, Percy, che si era schierato al fianco del Ministero.
"Buon Natale!" disse Molly, baciando il ragazzo su entrambe le guance e rivolgendo un cenno di saluto a Sirius, che teneva ancora chiuse con forza le tendine.
Entrambi le rivolsero un sorriso radioso, e accompagnarono la famiglia nel soggiorno.

Passò poco tempo prima che la scenetta si ripetesse, compresa di urla e tutto il resto, ma sta volta alla porta era la famiglia Granger.
Per ultimo arrivò Draco, che scatenò per la terza volta la rabbia della madre di Sirius, ma era solo. Aveva litigato coi genitori per via della relazione con Harry, e aveva dunque scelto di non passare con loro il giorno di Natale.
Finalmente, una volta arrivati tutti, era calato in casa un piacevole silenzio, interrotto solo dallo scoppiettio del fuoco e dal chiacchiericcio che invadeva il soggiorno.
L'atmosfera era calma e rilassata, e lo spirito natalizio aveva rappacificato un po' i cuori di tutti, che per quel giorno dimenticarono che uno dei presenti era un Malfoy.

Sirius si congedò dai discorsi degli invitati per raggiungere il marito in cucina.
"Hai bisogno di qualcosa?"
"Tirami fuori l'arrosto dal forno, per favore."
Il moro prese due guantoni e li utilizzò per prenderle la teglia e tirarla fuori dal forno.
Poi li tolse e li riappese, per avvicinarsi al marito, che era girato di spalle.
Lo prese per i fianchi e lo fece voltare, tenendogli una mano sulla schiena e facendolo appoggiare al bordo del piano cucina. Fece unire le loro labbra, trascinando Remus in un bacio dolcissimo che durò qualche lungo secondo, per poi staccarsi e sussurrare sulle sue labbra con un filo di voce "Buon Natale, tesoro."
Remus incatenò il suo sguardo con quello dell'altro, perdendo per un po' la cognizione del tempo, e bisbigliando di rimando "Buon Natale anche a te." con un sorriso splendente, per poi baciarlo di nuovo, stavolta con un po' più di passione.

"Oddio papà vi prego, fate i bravi!"
Remus allontanò subito il marito da sè, rosso in viso, e gli tirò un debole scapellotto quando lo vide ridacchiare davanti all'espressione scandalizzata e divertita del figlioccio.
"Ero venuto a chiedervi se fosse pronto il pranzo ma vedo che avete di meglio da fare" disse ridendo Harry, che con un occhiata eloquente se ne era tornato in salotto.
Sirius cominciò a ridere come uno scemo per la figura appena fatta e soprattutto perché aveva sentito che Remus stava borbottando qualcosa che si avvicinava molto a "Harry ti somiglia troppo."

Quella scena fu però dimenticata durante il pranzo, quando tutti erano seduti a tavola, parlando del più e del meno e dimenticandosi per una giornata di Voldemort, dei Mangiamorte e dell'imminente seconda guerra magica, felici anche solo di poter essere insieme come un'enorme famiglia allargata.
Così, fra risate e partite a tombola, un gioco babbano che avevano portato i signori Granger, passò anche il pomeriggio, e a poco a poco tutti gli invitati si congedarono.

Quasi tutti.
Solo uno si stava trattenendo più degli altri, seduto su una poltrona con un'espressione triste.
Sirius, dal divano, seduto accanto a Remus che era profondamente immerso nella lettura, riuscì a cogliere un pezzo della conversazione fra Harry e Draco.
"Non voglio tornare a casa, Harry."
"Draco, manca poco alla fine delle vacanze di Natale, ci rivedremo presto."
"Manca più di una settimana, Harry. Casa mia è come un carcere. Non posso farcela." disse il biondo con voce rotta, come se stesse per piangere.

Sirius non poteva resistere vedendo quella scena. Si alzò, ignorando gli sguardi interrogativi del marito, per bisbigliare qualcosa all'orecchio del figlioccio, tornando poi a sedersi.
Guardò con un sorriso trionfante Draco che, in uno slancio di felicità, stava abbracciando Harry stretto stretto.
Remus faceva passare lo sguardo fra i ragazzi e il marito, con un'espressione confusa, chiedendo spiegazioni.
Così Sirius rispose con tono eccitato alle sue mute domande: "Draco rimarrà da noi per qualche giorno."

A Beautiful Hyphen || WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora