Capitolo 1

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Harry aveva sognato per l'ennesima volta un corridoio, buio e lunghissimo, con una porta alla fine. E più si avvicinava, più quella porta nera e lucente si allontanava.
Quando l'aveva finalmente raggiunta aveva alzato la mano bianca e dalle dita affusolate, con le unghia sporche, la aveva appoggiata sulla maniglia dorata e.. si era svegliato in un mare di sudore nel letto della sua camera ben arredata al 12 di Grimmauld Place.

Improvvisamente sentì come se il mondo fosse stato messo sottovuoto, e aveva necessariamente bisogno di prendere una boccata d'aria.
Si alzò e si fermò qualche secondo a guardare la foto appesa al muro  che aveva scattato qualche anno prima con Ron e Hermione, i suoi migliori amici. Subito sopra quella c'era una foto con il suo attuale ragazzo, Draco Malfoy, con cui stava insieme da ormai qualche mese: si erano dichiarati dopo la seconda prova del Torneo Tremaghi, dopo la quale Draco l'aveva trascinato nella Foresta Proibita per baciarlo, nel più grande stupore del moro, che ormai sapeva di essere innamorato di lui da tempo.
L'ultima foto che c'era appesa sul muro della sua stanza era presa dall'album che Hagrid gli aveva regalato il primo anno, e rappresentava un Harry di appena un anno in braccio a Lily Potter, sua madre, che aveva con un sorriso a trentadue denti e i capelli rossi al vento, abbracciata dal marito e padre di Harry, James Potter, che lo salutava sventolando la mano.
Harry accennò un sorriso, perso in quei ricordi e si dimenticò per un attimo dell'incubo che aveva fatto poco prima.

Sentendosi scaraventato di nuovo nella realtà, spinse la porta della sua camera ed uscì, scendendo le scale il più silenziosamente possibile per non svegliare i due uomini che lo avevano adottato da piccolo, subito dopo la morte dei suoi genitori, il suo padrino, Sirius Black e il marito, Remus Lupin.
Sempre facendo più silenzio possibile passò dall'ingresso della casa, nella speranza di non svegliare il quadro di quella cornacchia della madre di Sirius, e uscì per sedersi sui gradini all'esterno, nel caldo afoso di una notte di agosto.

Rimase perso nei suoi pensieri per almeno una decina di minuti, prima di sentire una mano poggiarsi sulla sua spalla.
"Harry"
"Ciao, pa'"
Harry aveva sempre chiamato Sirius e Remus papà. Sapeva che non erano i suoi veri genitori, sapeva tutto di James e Lily, però i due uomini lo avevano praticamente cresciuto ed erano l'unica cosa che poteva definire famiglia.
"Che cosa succede?"
"Nulla, avevo solo bisogno di un po' d'aria."
"Harry, non mi prendere in giro, per piacere." Gli disse Sirius, con tono autoritario e preoccupato.
"Ho fatto il solito incubo."
Sirius, per tutta risposta, gli avvolse un braccio attorno alle spalle, e Harry poggiò la testa sul suo petto.
Rimasero in quella posizione per tanto tempo da non riuscire a contare i minuti, finché Sirius non si alzò e prese la mano al figlioccio per aiutarlo ad alzarsi.
Risalirono insieme le scale, sempre senza parlare, si congedarono con un caloroso sorriso e ognuno tornò nella sua stanza.

Sirius si sdraiò e avvolse un braccio attorno ai fianchi del marito, gli lasciò un lievissimo bacio alla guancia e Remus fece un dolce mugugno.
Sirius chiuse gli occhi, ma non riuscì più a dormire per tutta la notte.

A Beautiful Hyphen || WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora