Capitolo 7

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Alexander's POV

"Devo dire che mi sta proprio simpatica quella ragazza! - afferma Lucas entusiasta - tu che ne pensi Helias?".

Non potrò contare su Lucas, ma sicuramente Helias sarà dalla mia parte. Non è da lui fidarsi subito delle persone.

"Non posso dare subito un giudizio Lucas, dovresti smetterla di fidarti subito delle persone - afferma serio Helias. Lo sapevo io! Almeno lui è un amico ragionevole - però devo dire che non sembra antipatica". Come? E da quando in qua Helias fa complimenti a persone che conosce solo di sfuggita? Il mondo sta per finire a quanto pare.

"A volte tende ad essere stronza ma non è per niente antipatica, anzi" afferma Tom, anche lui entusiasta. Manca solo il giudizio di Mike e poi possono creare definitivamente il fan club di quella estranea. Che odio, ma chi si crede di essere?

Forse sono solo invidioso. Lei conosce da più tempo di me Tom e suo fratello Jack, lei è la loro prima allieva, cosa che ho scoperto solo l'anno scorso, illudendomi di essere speciale per loro.

Stronzate, solo stronzate!

"Che cosa è una stronzata, Alex?" mi chiede curioso Lucas. Evidentemente devo aver pensato ad alta voce, e forse ho anche urlato, dato che tutte le persone presenti nel bar mi guardano strano, come se volessero capire cosa sia successo di così grave da farmi urlare così forte alle otto del mattino. Peccato che forse non accetterebbero come risposta "Scusate ma ho appena incontrato una testa di cazzo che mi fa salire il nervoso". Okay, forse dovrei calmarmi seriamente.

"Tutta la situazione è una stronzata! - continuo a urlare mentre stringo i pugni per evitare di tirare un cazzotto a qualcuno - da quando in qua ammirate il primo estraneo che passa! Per di più una stupida ragazzina che si crede di essere chissà chi". Tom alza un sopracciglio a quelle parole e si avvicina piano a me, con una faccia estremamente seria. Forse ho esagerato con le parole, ma non me ne pento. Io lo penso per davvero!

"E da quando giudichi una persona solo dalla copertina, Alex? Sii sincero. Il suo battito cardiaco faceva intuire proprio questo tipo di personalità?" mi chiede Tom serio, quasi apatico. Devo ammettere che quando fa così mi mette paura, poiché è decisamente raro che lui faccia il serio, essendo solitamente un buffone, nel vero senso della parola.

La difende anche... Per me l'hanno mai fatto? No, mai!

Comunque odio ammetterlo ma ha ragione, il suo battito cardiaco era diverso, anzi mi ha spaventato e non poco. Così apparentemente felice e spontanea, nasconde chissà quanta tristezza dentro al suo cuore. All'inizio mi aveva fatto pena, ma quando ho scoperto che era lei l'allieva di cui Tom e Jack parlavano sempre, non ci ho più visto. Il nostro primo vero contatto visivo è stato così... intenso. Lei che provava ad analizzarmi guardando nei miei occhi e io che provavo a fare la stessa cosa ascoltando il suo cuore. Nessuno dei due ci è riuscito, ed entrambi ci siamo spaventati.

Inoltre devo capire cosa diamine è preso a Mike poco fa. Non è da lui comportarsi così, aveva le pulsazioni così veloci che pensavo gli venisse un infarto. E l'ho sentito che anche a quella ragazzina è successa la stessa cosa, solo che Mike sembrava cosciente della situazione, mentre lei no.

Ho la sensazione che questo sarà un anno così semplice.

"Non mi interessa. Io me ne vado, voi fate quel che vi pare" dico il più freddo possibile. Ciò che penso deve rimanere tra me e me.

Lucas triste mi chiede: "Non rimani con noi? Avevi detto che non ritornavi ai dormitori". Lo guardo attentamente. Quando fa così mi fa sentire in colpa, e lo stronzo lo sa bene. Ma potrà essere triste quanto gli pare, non mi farò certo manipolare da loro.

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