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-Non dovevamo lasciarla sola con lui,come abbiamo potuto essere così incoscienti.-Can camminava avanti e indietro per la stanza d'ospedale, picchiettandosi la testa senza darsi pace.
- Dai non fare così, come potevamo saperlo.
- Già una volta l'aveva rapita.
- Eh?
- Si,ma non sapevamo che fosse lui, cioè non lo avevamo mai visto "Salvatore ",si è presentato come Simone e Sara non ci ha detto niente,l' ho scoperto solo ieri sera chi fosse veramente... È anche stato con mia sorella,sicuramente era tutto un piano per avvicinarsi a Sara. Ora che ci penso,il suo atteggiamento è cambiato proprio quando lui ha iniziato a frequentare mia sorella.
- Può essere che usava tua sorella per influenzare Sara? Quel ragazzo era fuori di mente.
- E Zeynep? Quella stronza,non me lo sarei mai immaginato che ci avesse tradito in questo modo, non la conosco da tanto,ma da quando usciamo insieme non ha mai mostrato atteggiamenti o pensieri strani,appena la becco la faccio fuori.
- Can non dire così, è la rabbia che ti fa parlare,per ora pensiamo solo a Sara.
-Hai ragione...
-Vado a comprare una bottiglia d'acqua e chiamo tua mamma,non ci sente da ieri sera..
- Si,hai ragione,sarà in pensiero.

-Mmh..
-Ehi..finalmente ti sei svegliata!
Aprii piano gli occhi,la vista era un po' annebbiata,una mano si avvicinò alla mia guancia,una sensazione di calore e calma si irradio' nel mio corpo. Cercai di mettere a fuoco  solo per confermare la certezza che in cuor mio sentivo, era Can,finalmente al mio fianco.
-Can..
-Shh,tranquilla,siamo in ospedale,hai avuto un incidente e hai subito un intervento alla gamba,ma è andato tutto bene,certo c'è qualche danno qua e là  ma i medici sono fiduciosi...ho temuto il peggio quando non ti ho visto aprire gli occhi per un giorno intero,ma il dottore ha detto che era una conseguenza dell'incidente, ma ora sei sveglia e sono felicissimo.

Guardavo Can e in cuor mio sorridevo,era felice come un bambino  che ha ricevuto un giocattolo che ha desiderato da tempo,ed io ero felice che quella felicità gliela procurassi io. Era seduto sul letto accanto a me e non la smetteva di accarezzarmi la mano,mi guardai intorno e non c'era nessun altro.
- Alice?
- È di la a chiamare mia madre,non sai quanto è in pensiero,ieri l'ho mandata a casa di forza insieme ad Elif.
Ancora una volta l'avevo fatta preoccupare.
- Mi dispiace.
-Ma stai scherzando? Non è colpa tua,sappiamo bene tutti di chi è, però tu potevi parlarne con noi,va bene che non ti ho trattato benissimo,ma potevi confidarti con Alice o Elif.
- Non volevo coinvolgervi, hai visto cosa è successo appena ha capito che tu sapevi qualcosa.
- L'importante è che sia finito tutto e che tu stia bene per quel che si può..
Feci cenno di si,tirai un sospiro e una lieve smorfia apparve sul mio viso.
-Che c'è? Dove hai dolore? Chiamo il dottore?
Alzai la mano per fermarlo.
- Calmati! Mi metti ansia se fai così- mi piaceva l'idea che qualcuno si preoccupasse per me,ma così mi faceva agitare- mi fa male il fianco.
- Sarà per le due costole rotte,penso sia stata opera di Salvatore, quel bastardo!
Feci cenno di no.
-No? E chi?- dopo due secondi gli si infuocarono gli occhi- Zeynep!? Quella stronza,appena la prendo non la lascio andare più.
-Can- era inutile chiamarlo,era talmente impegnato a riempire Zeynep di parole che non sentiva la mia voce.
-Can- cercai di chiamarlo più forte,tanto che mi venne anche la tosse per lo sforzo.
- Ehi,non devi sforzarti.
- Non mi sentivi.
- Scusa.
- Non parliamo di lei per ora.
- Ok,ok,scusami.
- Lui come sta?- chiesi sperando di non farlo arrabbiare.
- Ehm,lui..non ha avuto la tua stessa fortuna.
-Oh mio Dio,è morto?
- Si,sul colpo..
- Cavolo- avevo tante sensazioni dentro di me,non sapevo cosa provare,di sicuro non ero felice della sua morte perché era pur sempre una persona e non meritava di morire, certo doveva essere punito per tutto quello che aveva fatto, ma la morte era una punizione troppo alta,anche per lui, però non nascondo che ero un po' sollevata, finalmente il mio incubo era finito e potevo riprendere la mia vita in mano.

Passai una settimana in ospedale, Can non mi mollava un secondo ed Elif,Azra,Memhet ed Alice venivano a trovarmi ogni giorno. Quando fui dimessa Alice tornò in Sicilia,doveva rientrare a lavoro ma ci saremmo riviste presto, Can insistette che stessi a casa sua per via della gamba,i miei movimenti era limitati e lui non avrebbe mai permesso che stessi sola a casa; quelli che dovevano essere pochi giorni si trasformarono in settimane e alla fine mi trasferii da lui,non vi dico la felicità di Azra. Pian piano ritornai alla mia vita, ripresi il lavoro a scuola e ad uscire con Can e tutto il resto del gruppo, di Zeynep non avemmo più notizie, forse era meglio così, non so cosa gli avrebbe potuto fare Can.

Era trascorso  un anno da quella terribile vicenda,era arrivato il momento di portare Can in Sicilia e fargli " conoscere" i miei e il paese in cui avevo vissuto fino a qualche anno prima. Alice fu felicissima di vederci, a causa dei vari impegni non eravamo più riuscite a vederci e per l'occasione aveva organizzato un White party di benvenuto nella sua casa al mare. Arrivammo un po' in ritardo per colpa di Can,nulla di quello che indossava gli piaceva,mi era venuto il dubbio su chi fosse la donna tra i due. Arrivati davanti al cancelletto dell'abitazione di Alice,Can uscì dalla sua tasca una benda bianca come tutto il resto dei nostri abiti:
- Che succede?- chiesi curiosa.
- Devi indossare questa- mi rispose sorridendo,in bianco era bellissimo,non che in altri colori lo fosse di meno,ma con l'abbronzatura e il suo fisico il bianco gli stava proprio bene.
- Lo sai che non sono a mio agio con queste cose.
-Lo so,ma fidati che non è niente di "pericoloso".
- Ok,come vuoi.- Legò la benda e mi guidò fino al retro della casa,ricordavo bene la casa di Alice e dalla direzione seguita dovevamo essere nel piccolo giardino  sul retro con annessa piscina,mollò la presa e un'altra mano prese la mia,non riuscii a capire di chi fosse  fin quando non parlò prendendomi a braccetto:- Tranquilla,penso che la sorpresa ti piacerà. - Memhet? Che ci faceva lui in Sicilia,che stava combinando Can?
- Sei pronta?
- Pronta per cosa?- chiesi un po' spaventata.
- Per questo!- mi tolse la benda e dopo aver osservato la scena davanti a me,non trattenni più le lacrime,c'erano tutti: Alice,Azra,i miei amici siciliani e quelli turchi. Tutti disposti a semicerchio attorno a lui, l'uomo della mia vita, che stava in piedi un po' nervoso  a qualche metro da me, con in mano un bouquet di tulipani bianchi. Guardai Memhet che mi sorrise dolcemente, partì una dolce musica e Memhet mi fece cenno di camminare,in quel momento era un padre che stava portando la figlia all'altare. Mentre percorrevo quella poca strada che mi separava da Can,mi osservai intorno, il giardino era bellissimo,c'erano i fili di luci che tanto adoro, che collegavano il giardino da un lato all'altro, sembravano tante stelline sullo sfondo blu del cielo della sera,in un angolo c'era un tavolo pieno di cibo e tanti fiori bianchi qua e la sistemati con cura, alcuni di questi abbellivano le sedie e il tavolo vicino al quale mi attendeva Can. Arrivati lì,Memhet mi affidò  a Can che mi diede un bacio sulla fronte,Azra già piangeva e Alice scattava foto.. Can mi guardò sorridendo e dopo aver preso una scatolina dalla tasca iniziò a parlare:-So che non ti aspettavi tutto questo venendo qui per una vacanza,ma quando mi hai proposto di fare questo viaggio ho pensato che fosse l'occasione giusta per coronare uno dei miei sogni e spero anche dei tuoi,so che ne abbiamo parlato di fare questo passo ma non ci siamo mai decisi a concretizzarlo. Io da quando ti ho conosciuto mi sento diverso, in positivo ovviamente,tu mi fai stare bene e ogni giorno che passa ti amo sempre di più, sei dolce,gentile,generosa,altruista,ti dedichi agli altri e non ti lamenti mai,sei la nuora che tutti vorrebbero e la sorella ideale a cui chiedere consigli e con cui confidarsi,ma soprattutto sei la donna che tutti vorrebbero al proprio fianco,io mi sento molto fortunato  e vorrei che questa fortuna durasse fino alla fine dei miei giorni,per questo ti chiedo " Sara mi vuoi sposare? Diciamo tra dieci minuti?".
Oh mio Dio,avevo già capito la situazione ma ora che avevo sentito pronunciare quelle parole era diventato tutta realtà, senza pensarci due volte feci cenno di si,ci abbracciammo e ci lasciammo andare in un bellissimo bacio, fin quando sentii qualcuno schiarirsi la voce:
- Scusate,visto il consenso che ne dite di procedere con il matrimonio?
- Certo!- risposimo in coro e l'applauso dei nostri ospiti parti' fragoroso con fischi a seguito.
La cerimonia fu semplice ma bellissima,non potevo desiderare di meglio,solo che Can non era l'unico ad aver preparato una sorpresa quella sera,anche io ne avevo una molto bella per lui,solo che doveva aspettare ancora qualche mese per poterla stringere tra le braccia!

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