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Inutile dire che mi invase la tristezza, passai il resto della domenica da schifo, non so perchè le sue parole mi fecero così male, forse perchè non era la verità o perchè mi dispiaceva apparire come non ero. Non avevo idea di come mi sarei dovuta comportare con Azra, non la potevo di certo evitare di punto in bianco e non è che la scuola fosse immensa, sarebbe sicuramente capitato di incontrarci lungo i corridoi o in sala insegnanti e quindi prima o poi l'avrei incontrata. Decisi che avrei agito di impulso e quel che succedeva succedeva. Il lunedì andai al corso di turco, Zeynep si accorse che qualcosa non andava così, dopo la lezione,andammo a mangiare insieme e le raccontai tutto, anche lei ci rimase male a sentire le parole che mi aveva detto Can, sostenne che lui non è affatto così, anzi è un tipo buono e gentile con tutti, sicuramente doveva essere nervoso per i fatti suoi e si era sfogato con me, per me non era una giustificazione, le parole sono più taglienti di una spada e io non le meritavo. Si propose di fare da mediatrice per cercare di risolvere la situazione ma la bloccai, non mi interessava chiarire con lui, che pensasse quel che volesse, lo avevo già rimosso dai miei pensieri.

A scuola, sulla mia cattedra, trovai un cioccolatino a forma di cuore, proseguiva il corteggiamento anonimo ma, a differenza della prima volta, stavolta non ne fui contenta, mi era venuto un nodo allo stomaco, una strana sensazione. Lo misi in borsa ma non avevo la minima intenzione di mangiarlo, lo avrei buttato appena arrivata a casa. Speravo che questa storia finisse qui, non avevo buone sensazioni al riguardo e non volevo pensare al peggio. Dopo i consigli di classe, prima di uscire da scuola, mi fermò Azra, sapevo che prima o poi sarebbe successo ma non mi aspettavo così presto, mi salutò con il solito affetto di sempre, rimproverandomi bonariamente di non essermi fatta vedere per niente, mi scusai e inventai di essere stata molto impegnata, non si bevve le mie scuse, lo capii dal suo sguardo, ma non mi disse niente, volevo bene a quella donna, mi capiva senza bisogno che le spiegassi nulla, mi salutò di fretta perchè la stava aspettando Can, mi fermai due minuti per darle il tempo di uscire dal cancello e non farmi vedere insieme a lei ma era troppo tardi, Can aveva visto la scena, speravo che sorvolasse e non mi dicesse nulla, non penso lo avrebbe fatto davanti alla madre. Ne approfittai e filai subito a casa. Trovai una brutta sorpresa nella buca delle lettere, c'era una busta senza mittente con dentro una mia foto, era stata scattata davanti la scuola, iniziarono a tremarmi le gambe, mi guardai attorno nella vana speranza di vedere qualcuno ma niente, così entrai subito a casa. Il cuore mi batteva all'impazzata, qualcuno mi stava stalkerando, sapeva dove lavoravo e anche dove vivevo, sicuramente il fiore e il cioccolatino erano opera sua. Cosa dovevo fare? Andare alla polizia? Cambiare casa? Contattai subito Alice, certo dall'Italia non avrebbe potuto fare molto per aiutarmi, ma avevo la necessità di confidarmi con qualcuno e chi se non lei, sapeva tutto di me, purtroppo non rispose, allora d'istinto chiamai Zeynep, mi rispose quasi subito, sentii della musica in sottofondo, questa ragazza usciva sempre, anche nel bel mezzo della settimana, beata lei, non mi andava di rovinarle la serata, inventai che volevo solo sapere come stasse dato che non ci vedevamo da lunedi e non ero potuta andare al corso di quel giorno, rispose che andava tutto bene e che dovevamo organizzare un'uscita al più presto. Staccai e andai a dormire sperando che la notte avrebbe portato consiglio.

Era arrivato un altro sabato, non uscivo da una settimana, andavo solo a scuola e poi dritta a casa, non ero pià andata nemmeno al corso di turco, volevo evitare brutti incontri, non volevo farmi condizionare da quella foto ma era più forte di me. Volevo prendere un pò d'aria così chiesi a Zeynep di uscire, lei era già organizzata con il resto della comitiva, compreso Can, ma non mi interessava, lo avrei ignorato. Ci ritrovammo al locale, chiaramente Can non si aspettava di vedermi, cambiò subito umore, aspettavo una bomba da un momento all'altro, io avrei cercato  di stargli lontana per tutta la serata, l'ultima cosa che volevo in quel momento era avere una discussione con lui. La serata trascorse abbastanza tranquilla, loro iniziarono a ballare e io rimasi seduta al tavolo, non andai nemmeno a prendere da bere data l'esperienza dell'ultima volta, un cameriere mi portò il mio cocktail ed insieme ad esso mi lasciò un bigliettino. Impietrii, Zeynep iniziò a scherzare sul fatto che avessi un ammiratore, io invece non volevo nemmeno aprire il biglietto, compito che non mi toccò dato che Zeynep me lo tolse dalle mani e lo aprì, leggendolo anche ad alta voce:

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