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La mia vita stava pian piano tornando alla normalità, ero guarita dall'aggressione, ero rientrata a lavoro, di Salvatore non c'era nessuna traccia ma non ero per nulla preoccupata perchè Azra non mi faceva andare da nessuna parte se non ero in compagnia di qualcuno. A scuola andavo e venivo con lei, a casa ero sempre in compagnia sua o di Mehmet o a volte veniva Zeynep. Era stata categorica: da sola non andavo da nessuna parte ed era inutile tentare di convincerla. Non nascondo che, anche se mi faceva ridere quando mi parlava tipo sergente dell'esercito, apprezzavo la sua preoccupazione; le avevo proposto inutilmente di ritornare a casa mia ma lei era decisa a non farmi uscire da quella casa fin quando non avesse visto Salvatore dietro le sbarre. Non è che non volessi stare da loro, mi trovavo molto bene li, mi sentivo in famiglia ma non volevo pesare ancora su di loro. Can veniva spesso a trovarci, ma non era successo nulla di quello che sperava Azra, anche se lei faceva di tutto per creare certe situazioni, non si sa come ma spesso ci ritrovavamo seduti vicino a cena o a parlare da soli in salotto perchè lei spariva e andava a fare non si sa cosa, gli chiedeva di accompagnarmi da qualche parte, solo che tutti i suoi tentativi erano stati vani. Io non ne ero dispiaciuta, forse ancora non ero pronta per iniziare una nuova storia e poi non volevo rovinare i rapporti con Azra e la sua famiglia se le cose fossero andate male.

Era arrivato il compleanno di Zeynep ed eravamo al solito locale a festeggiare, si rideva e si scherzava finalmente come se niente fosse successo, tra gli invitati c'erano ragazzi che non avevo mai visto prima, forse erano colleghi di lavoro di Zeynep, tutti ragazzi interessanti, sembrava che Zeynep si fosse scelta gli amici su un catalogo di modelli, uno in particolare mi aveva fissato per tutta la serata, in modo anche troppo evidente, la cosa mi imbarazzava un pò e non ero stata l'unica ad accorgersene, il tipo non era male ma assomigliava troppo a Salvatore e quindi evitavo di guardarlo per non portare alla memoria certi ricordi, mi pare si chiamasse Deniz, io e il mio solito problema con i nomi. Quella sera, Can era piuttosto protettivo nei miei confronti, sicuramente aveva ricevuto istruzioni ben precise dal sergente Azra e quindi non mi perdeva mai di vista, anche se notai che questa cosa dava particolarmente fastidio a Zerha, non smetteva di punzecchiarmi con delle battuttine anche se io continuavo a ribadire che lo faceva solamente perchè glielo aveva chiesto Azra. Evidentemente Zerha aveva un interesse per Can, in macchina glielo avrei fatto notare, magari tra i due nasceva qualcosa! La festa era finita e mentre aspettavo Can che tornasse dal bagno si avvicinò Deniz, aveva approfittato dell'unico momento in cui ero rimasta sola per attaccare bottone. -Ciao Sara-mi disse sorridente. -Ciao-risposi con non molto entusiasmo, già immaginavo dove sarebbe andato a finire il discorso. -Ti sei divertita?
-Si, è stata una bella serata-risposi guardando la porta del bagno. -Aspetti qualcuno?-chiese come se non sapesse chi. -Si, Can, dobbiamo tornare a casa. -E' il tuo fidanzato? -No, siamo solo amici. -Bene, allora posso invitarti per un aperitivo?Mi farebbe piacere conoscerti meglio. -Ehm non saprei- risposi imbarazzata, avevo ragione, le donne e il sesto senso!
-Ehi Sara ho finito, andiamo? -Si certo andiamo- gli dissi guardandolo con gratitudine per avermi salvato da quell'imbarazzo ma lui ovviamente non capì, salutai Deniz e ce ne andammo, lasciandolo li senza una risposta vera e propria, un pò mi dispiaceva ma non sapevo che dirgli. -Che succede?Stiamo volando per arrivare alla macchina! -Per ora cammina e sbrigati, non voglio che Deniz ci raggiunga per finire il discorso. -Che discorso?- mi chiese sorridente, lo guardai di traverso, gli diedi una gomitata e gli spiegai che mi aveva invitata ad uscire. -Bene!Hai accettato?- domandò tutto entusiasta, ecco il primo segnale che non gliene fregava niente di me. -In realtà no,ma non ho neanche rifiutato, ho detto che non lo sapevo. -Perchè non accetti? Non c'è niente di male ad uscire con qualcuno, è un amico di Zeynep quindi sarà un ragazzo apposto. -Lo so, ma diciamo che non mi sento pronta. -Perchè?Per quello che è successo con Salvatore? -Beh si, e poi ogni volta che riprendo la mia vita in mano succede sempre qualcosa legata a lui che me la distrugge, meglio evitare. -Va be ma non si è fatto vivo in tutto questo tempo, magari sarà tornato in Sicilia e ti avrà lasciato in pace una volta per tutte.
-Dici? Io ho una strana sensazione, penso che lui sia ancora qui ad Istanbul e prima o poi si farà vivo. -Non ti devi preoccupare, non sei sola, mia madre non ti lascia mai un momento e quando non c'è lei ci siamo io, mio padre, Zeynep. -Lo so, ma non posso stare sempre con la speranza che ci siete voi, a me fa piacere ma questa situazione sta diventando pesante, non so se ce la faccio.- dissi con voce un pò tremolante. -Certo che ce la fai, devi avere pazienza, vedrai che mia madre appena si tranquillizzerà e capirà che non corri più rischi ti lascerà più libera. -Speriamo, comunque cambiamo discorso perchè mi sto rattristando, parliamo di te.
-Di me?
-Si si, hai un'ammiratrice, cioè diciamo che ne hai più di una, qualche migliaio, ma una è particolarmente vicina a te- gli dissi sorridendo. -Mmm, saresti tu?- mi disse scherzando, io però per un attimo persi il respiro.
-Io sono tua ammiratrice da sempre lo sai, questa a cui mi riferisco ti ammira in un altro senso- e gli feci l' occhiolino.
-Ah si? E chi sarebbe la sfortunata? -Non penso sfortunata, con tutta sta roba!- gli dissi in tono amichevole, guardandolo dall'alto in basso, sembravamo due amici di vecchia data e la sensazione era piacevole, forse era meglio così,- comunque non so se posso dirti chi è. -Dai dimmelo, prometto che non le dirò niente- mi disse supplicando. - Magari se indovini tu, almeno non potrà incolpare me di avertelo detto. -Vuoi giocare eh, va bene, posso farti delle domande? -Ok, ma te ne concedo tre e già son troppe. -Allora, è nella nostra cerchia di amici?-feci cenno di si. -Ok, siamo una trentina, togliendone più della metà che sono maschi ne restano circa dodici.
-A calcoli ci siamo, complimenti.-gli dissi scherzando. -Frequentandoti..- "si frequentandomi, peccato che nell'altro senso" pensai.
-Già, seconda domanda. -Capelli lunghi o corti? -Lunghi. -Bene, a me piacciono le ragazze con i capelli lunghi.- ecco un'altra cosa che confermava la mia teoria, io avevo i capelli corti quindi nemmeno mi filava. -Hai qualche idea?
-Con i capelli lunghi ci sono: Zeynep, Zerha, Leyla, Cemre ed Hulya, ma lei la posso già scartare perchè è felicemente fidanzata con Kerim, a meno che non lo voglia lasciare per me.-mi disse facendomi l'occhiolino. -Beh non so quanto ci guadagni nel cambio. -Che vuoi dire? E' più bello lui?- chiese fingendosi deluso. -Diciamo che lui è molto carino, altissimo, moro, ricciolino, con la barbetta, non è niente male va, non puo dire che sia brutto.- dissi cercando di punzecchiarlo, mi piaceva vederlo leggermente insicuro per una volta sulla sua bellezza. -Ah si? Non sapevo ti piacesse Kerim. -Attenzione, non mettiamo in giro certe voci, ho solo detto che è carino, è fidanzato e non si tocca. -Ecco brava, puoi guardare altro. -Certo, gli occhi son fatti per guardare- gli dissi guardandolo negli occhi, ma non capiva proprio- comunque torniamo a noi, quindi chi pensi che sia?
-Aspetta, ho un'ultima domanda, non voglio sprecarla...è alta o bassa? -Diciamo alta, certo non quanto me, ma è alta. -Ok, quindi tra Zerha e Leyla, Zerha o Leyla, Zerha o Leyla, dico Zerha! -Bravo! Come hai fatto ad indovinare? -Lo sapevo già- mi disse sorridendo, lo schiaffeggiai per gioco sul braccio, mi aveva preso in giro il cretino. -Me lo potevi dire! -E che piacere c'era- e mi fece la linguaccia. -Come lo hai capito?-chiesi curiosa.
-Me ne sono accorto, voi pensate che noi maschi non notiamo nulla, ma certe cose le capiamo anche noi. -Ah si? -Si, mi guarda in maniera diversa rispetto alle altre, e poi stasera era particolarmente nervosa, stavo troppo attaccato a te e a lei dava fastidio. -Hai capito, e bravo, e che pensi di fare? Con lei intendo. -Non lo so, non l'ho mai guardata sotto quel punto di vista, per me è sempre stata un'amica, non è brutta- e mi guardava come per chiedere conferma. -No non è brutta, magari puoi darle una possibilità,no?

Nel frattempo eravamo arrivati a casa ma nessuno dei due scendeva dall'auto, forse non volevo che quella piacevole conversazione, non per l'argomento ma per la complicità, finisse subito, ma lui perchè non accennava a scendere? Era come se aspettasse che io dicessi qualcosa..e lo accontentai subito, senza pensarci su dissi: -Possiamo fare un'uscita a quattro!- mi diedi uno schiaffo immaginario non appena pronunciai quelle parole, ma che cosa mi era passato per la testa, uscire con Deniz e sotto gli occhi di Can, dovevo rimediare subito,- scherzavo ovviamente... -No no che scherzo, hai avuto un'ottima idea, così non è una cosa troppo seria e avremo modo tu di conoscere meglio Deniz e io di vedere come sto con Zerha, perfetto, bravissima.

Mannaggia a me e alla stupidaggine che avevo proposto, però alla fine non c'era niente di male in un'uscita, per di più a quattro, quindi non era un vero appuntamento, cercai di rassicurarmi con questi pensieri e andai a letto. Mi svegliò il suono di un messaggio, era Can, ora anche messaggiavamo, aprì il messaggio e mi pentii di non averlo letto dalla notifica, il bel fanciullo non aveva perso tempo ad organizzare il tanto atteso appuntamento a quattro. Era programmato per quel pomeriggio, non avevo avuto neanche il tempo di prepararmi psicologicamente a quanto stava accadendo che dovevo pensare a cosa avrei indossato!

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