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Il gruppo composto da Green, Drew e Bam finalmente arrivò a destinazione: la spiaggia. Scesero dalla macchina inebriati dalla brezza marina; nonostante non fosse il periodo più indicato, si stava piuttosto bene. Iniziaro a passeggiare lungo la costa cercando di tirar su di morale il loro  mico.
"Cosa avrai intenzione di fare una volta che torneremo in università?" Gli chiese Green sperando in una risposta romantica e cavalleresca da parte del ragazzo. Dopo qualche secondo di silenzio, fece il gesto del pugno, annunciando che la prima che avrebbe fatto sarebbe stata quella di sferrare un pugno sulla faccia di Zaid. Drew scoppiò a ridere mentre Green assisteva alla scena con un'espressione piatta, pensando si trattasse di uno scherzo per sdrammatizzare.
"Non penso che sia una buona idea tenere in considerazione Zaid e la violenza." Disse Green fissando per un istante l'oceano alla sua destra. "Anzi, penso proprio che Win non voglia sentir parlare di violenza, no?" Fece riferimento alle violenze fisiche subite da Key. Bam scosse la testa per liberarsi da quel pensiero, sapeva che Green aveva ragione, e si sentì uno stupido solo ad aver pensato di poter fare un'azione simile.
"Non pensare a quello stupido di Zaid!" Disse Drew afferrandogli le spalle per scuoterlo un po'. Il ragazzo si sedette vicino alla riva per osservare l'oscillazione pacata delle onde che in quel momento gli stavano trasmettendo tanta calma. Green e Drew si sedettero a loro volta, osservando silenziosamente l'orizzonte.
"È bellissimo qui." Sussurrò Green.
"E come siamo sentimentali oggi." Rispose Drew lanciandogli qualche granello di sabbia aspettandosi una reazione esplosiva da parte del ragazzo che però non arrivò, era troppo concentrato nel rilassarsi che addirittura sorrise allo scherzo dell'amico, facendolo arrossire improvvisamente.
"Penso non ci sia cosa più bella." Disse Green prima di voltarsi verso l'orizzonte e Drew, preso dal panico, iniziò a balbettare chiedendo a cosa si riferisse precisamente con quel commento.
"Non c'è cosa più bella del sole che abbraccia l'orizzonte." Drew si ritenne confuso poiché era mattina ed il sole non era minimamente tramontato, ma tacque per conservare il ricordo poetico del ragazzo. Bam si illuminò a quelle parole, la sua espressione fu radiante quasi come se avesse fatto un bellissimo sogno ad occhi aperti.
"Hai ragione, non c'è cosa più bella." Green e Bam si scambiarono dei sorrisi reciproci e Drew pensò che fosse il momento perfetto di scattare una fotografia. Cacciò la sua polaroid e si avvicinò ai ragazzi per fotografarsi con loro, ne fece più di una per assicurarsi che ognuno di loro ne avesse una ed iniziarono a ridere vedendo alcune facce buffe fatte da Drew.

Il trio della facoltà d'arte, composto da Mar, Park e Win riuscì ad uscire dalla stanza del ragazzo portandoselo con loro alle lezioni. Notarono solo adesso che non videro mai Win alle lezioni perché frequentava altri corsi, esclusi due o tre con loro che puntualmente saltava per andare a dipingere altrove.
"Portarmi a lezione per tirarmi su di morale non la vedo una mossa strategica efficiente..." borbottò Win prima di entrare in aula con i due amici. Si sedettero nell'ultima fila per assistere ad una nuova lezione di storia dell'arte. A Win non interessava particolarmente la storia, la trovava noiosa, preferiva orientarsi sul futuro della sua arte piuttosto che sul passato. Dopo neanche un quarto d'ora, Mar e Park notarono che l'amico si era appisolato sul tavolo.
"Non può seriamente essersi addormentato!" Sussurrò Mar per non farsi sentire dal professore che stava indicando vari fotogrammi replicati dal proiettore.
"Lasciamolo stare, non avrà minimamente dormito per piangere. Magari così spariranno quelle sue occhiaie." Park accarezzò i capelli dell'amico e tornò a concentrarsi sulla lezione, anche se qualcosa lo stava tormentando da tutta la mattinata: Leyn e Milo. Qualcosa stavano tramando e lui voleva scoprirlo. Toccò Mar con il gomito per farla voltare e le chiese: "Potresti chiedere a Leyn cosa ha fatto con Milo?" La ragazza lo fissò con uno sguardo malizioso chiedendogli se ci fosse della gelosia a bollire in pentola. Park le diede uno schiaffo sulla spalla e stette in silenzio dicendole che poteva dimenticare la sua richiesta.
"Va bene gelosone, non ti preoccupare, indagherò per te." Disse facendogli l'occhiolino. Park fece un sorriso cordialmente pacato ma dentro di sé era in preda alla voglia di scoprire qualcosa su quei due.

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