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"Che gran pezzo di merda quel Jae." Disse Green incrociando le braccia.
"A me piace, sembra simpatico." Ziad si prese tutti gli sguardi furiosi da parte del resto del gruppo. Nessuno lo aveva trovato divertente.
Bam si voltò verso Kat in cerca di uno sguardo di approvazione che non tardò ad arrivare seguito da un cenno della testa.
"Vado a cerc-" Bam venne fermato da Milo che si posizionò davanti a lui.
"Vado a cercarla io." Disse freddamente "So cosa si prova a sentirsi dire cose del genere. Torno subito."
Park assistette con stupore alla scena, ripensando a ciò che gli aveva detto Mar riguardo l'obbligo di frequentare la facoltà di economia contro la sua volontà.
Bam non ebbe neanche il tempo di annuire che Milo fu già fuori dalla loro visuale.

Drew alzò la mano cercando di attirare gli sguardi su di sé.
"Non siamo in classe, non c'è bisogno che alzi la mano ogni volta che vuoi parlare." Lo rimproverò Green. Drew annuì e per dispetto alzò entrambe le mani e Green venne bloccato da Win poiché era intenzionato nel picchiare il ragazzo.
"Dicci pure Drew." Lo fissò Kat.
Il ragazzo di alzò in piedi e si schiarì la voce: "Visto che il giorno di beneficenza è lo stesso del concerto, dovremmo evitare di proporre una cosa simile?" Green non si aspettava un intervento intelligente da parte sua, ne rimase genuinamente sorpreso e si calmò.
"Di solito..." - si aggiunse Park - "Il concerto è fatto a scopo di beneficenza e spesso la band che si esibisce è esterna all'università, per far sì che la gente e gli studenti donino."
Drew annuì e si sedette soddisfatto della risposta.
"Col cazzo. Faremo anche questo." Disse Bam incrociando le braccia saldamente.
"Vuoi formare una band?" Chiese confuso Zaid simulando il gesto di una chitarra.
"No, ma sono sicuro che Leyn e Milo sarebbero degli ottimi intrattenitori. E poi, come detto prima, voglio fare il culo a quel bastardo." Concluse il capitano della squadra di rugby ottenendo degli sguardi d'approvazione.

Milo corse fino al giardino di pietre sul retro dell'edificio e fu lì che trovò Leyn, seduta su uno dei massi più nascotsti, avvolta dall'ombra proveniente dal resto delle pietre.
"Sapevo di trovarti qui." Disse lui avvicinandosi alla ragazza per poi sedersi accanto a lei. Leyn si mostrò stupita dalla rapidità con cui venne trovata dal ragazzo; i due non erano neanche in confidenza, anzi, se non fosse per la questione progetto, non si sarebbero neanche conosciuti. Quindi continuava a domandarsi come avesse fatto a trovarla.
"Anche a me piace la musica, trovo che questo spazio sia d'ispirazione." Si voltò verso la ragazza che in quel momento lo stava fissando. "E non sai cosa darei per studiare musica al posto di economia." Lei distolse lo sguardo, nella sua testa riecheggiavano solo le parole di Jae e questo, Milo, fu in grado di notarlo.
"Chi era quello stronzo, comunque?" Domandò lui toccandosi l'orecchino.
Leyn si passò una mano nei capelli per portarseli dietro l'orecchio; si preannunciava essere una storia lunga che non avrebbe voluto raccontare, ma le sembrò giusto dare delle spiegazioni all'amico.
"Per farla in breve, facevamo parte della stessa band, è uscito perché diceva che non eravamo al suo livello. Era il chitarrista e voce principale, mentre io lo accompagnavo." Disse stendendo le gambe davanti a sé.
"La chitarra dici? Anche a me piace suonarla. Che ne dici?" Stava alludendo al fatto di potersi esibire insieme a lei durante la giornata di beneficenza.
Incredula, stette ad osservare in silenzio, per poi scuotere la testa. "È sul serio bravo Jae, non penso di riuscir-" venne interrotta da Milo che si alzò in piedi velocemente.
"Se un tale stronzo si permette di essere così arrogante, deve prima affrontare altri chitarristi. Ce la faremo, vedrai." Allungò una mano verso la ragazza che, mostrando un timido sorriso, la rifiutò dandogli scherzosamente dello stupido ed entrambi si diressero nuovamente nel laboratorio di arte.

L'orologio del laboratorio non faceva altro se non ripetere il ticchettio delle lancette che, in quei minuti di silenzio, sembravano potenti come tuoni. Park continuava a fissarlo notando che era passata più di mezz'ora da quando Milo corse via per andare alla ricerca di Leyn. Stava per perdere le speranze ma notò che erano entrambi arrivati sulla soglia della porta.
"Menomale che siete qui!" Sorrise Kat facendogli gesto di entrare in aula.
Entrambi accennarono un sorriso per poi sedersi, ma notarono poco dopo di aver tutti gli sguardi rivolti verso di loro.
"Allora?" Chiese Bam andando dritto al punto. I due ragazzi si guardarono confusi, chiedendosi cosa intendesse il giocatore di rugby.
"Allora cosa?" Chiese Leyn.
"L'esibizione."
Leyn fissò i suoi stivaletti di pelle ripensando alle parole di Milo. Veniva sempre considerata una bulla che era solo capace di fare guai, ma vedere gli altri membri del progetto bisognosi di lei, la rendeva felice. Alzò la testa con fare spavaldo, fissando Bam dritto negli occhi.
"Allora assicuriamoci di spaccare per bene il culo di Jae." Disse lei incrociando le braccia.
Bam mostrò un sorriso di approvazione mentre Zaid rimase impassibile. Le ragazze applaudirono entusiaste, anche Park e Win si lasciarono andare a qualche piccola esultanza mentre lo spirito goliardico di Drew prevalse rimbombando per tutta la sala e finì per abbracciare anche i due ragazzi. "Sei così esagerato!" Lo ammonì Green che, come risultato, ottenne un abbraccio non richiesto da parte di Drew.
"Quindi la parte dell'esibizione è affidata a voi due." - interruppe Kat i festeggiamenti di Drew - "Dobbiamo trovare altro da fare nel frattempo. Avete qualcosa in mente?" Calò nuovamente un silenzio drammatico in quell'aula, ormai ci avevano fatto l'abitudine. Kat si voltò in direzione di Win che, come suo solito, stava disegnando.
"Hey Win!" Il ragazzo continuò a disegnare senza accorgesi di esser stato chiamato. Zaid si alzò dalla sedia guardando il resto dei presenti, in particolare Bam. "Faccio io, ho imparato come fare." Schioccò le dita davanti al volto di Win e, come per magia, quest'ultimo tornò con la testa sulle spalle.
"Che? Oh scusa Kat... hai chiesto qualcosa?"
"So che la maggior parte di questi dipinti appesi qui è tua." Disse indicandone alcuni mentre il ragazzo mostrava un colorito rossastro in volto, questo spiegò il motivo per cui sorrise quando entrarono in laboratorio. Il resto del gruppo osservò con più ammirazione i quadri presenti nella stanza. "Quindi volevo chiederti se ti andasse di allestire tutto il padiglione dove svolgeremo le attività!" Bam spalancò gli occhi, il padiglione utilizzato per la giornata della beneficenza era grande quasi quanto la palestra scolastica, addobbarlo tutto significherebbe innumerevoli ore di lavoro.
Win si mostrò titubante ma vide Park e Mar avvicinarsi lentamente pregandolo di accettare.
"Ti daremo una mano noi!" Disse Mar unendo le mani ancora più saldamente.
"Siamo anche noi della facoltà d'arte, faremo del nostro meglio per non intralciarti!" Supplicò Park.
"Il tema di quest'anno quale sarebbe?" Chiese Win rivolgendosi a Miss Università.
"Dovrebbe essere felicità, se non erro." Win mostrò un luminoso sorriso ed accettò, venendo abbracciato strettamente da Park e Mar. "Non deluderemo!" Dissero tutte e due.

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