#Disagio

514 13 0
                                    

Chiara's POV
Sono le 9 e tra un'ora devo essere a scuola. Prendo il caffè, mi lavo, mi vesto e esco di casa, oggi prendo il bus perché piove e vorrei evitare di arrivare a scuola zuppa.
Arrivo a scuola alle 9.45,quindi mi dirigo verso l'aula prof, oggi ho solo 2 ore in 2B,nella classe di Irene 'speriamo bene! Speriamo che Irene mantenga la sua parola' penso tra me e me.
Suona la campanella e entro in classe, tutti si alzano al mio arrivo, come sempre d'altronde...
"Buongiorno ragazzi" dico sorridendo
"Buongiorno" ripetono alcuni di loro
"Bene in queste 2 ore parleremo di Dante Alighieri e, se fate i bravi, vi porterò a fare un giro in centro per farvi vedere dove Dante è nato e dove ha conosciuto Beatrice" dopo queste mie parole i ragazzi urlano dalla gioia, tutti tranne 2 persone, Irene e Giulia che si limitano a guardarsi e sorridersi per poi puntare il loro sguardo su di me.
Le 2 ore passano in fretta e devo ammettere che i ragazzi sono stati discreti, alchè decido di andare in presidenza a prendere i moduli per organizzare un'uscita didattica, chiedo alla professoressa di inglese, la signora Griffiths, se vuole venire con me e la 2B in "gita" e lei accetta di buon grado.
Dopo aver compilato il modulo, inizio a correggere i compiti della 1C e senza rendermene conto finisco alle 14, alla stessa ora in cui finiscono le lezioni; mi alzo mi metto il giubbotto, saluto la custode e i miei colleghi e me ne vado da scuola.
Nella corte della scuola vedo una figura che riconoscerei tra mille, Irene, è a telefono..
"Fabri passo da te o no?" Dice Irene
"Dai va bene, ci vediamo un'altra volta, saluta i bimbi!" Continua e poi chiude la chiamata, mi avvicino a lei e chiedo curiosa
"Era il tuo fidanzato?"
"che fa ora origlia le telefonate dei suoi studenti?" Chiede la bionda
" no macché, mi manca solo questo ahahah, stavo solo uscendo e ti ho sentita" dico quasi per giustificarmi
'Perché ho pensato che la persona con cui Irene stava parlando al telefono fosse il suo ragazzo e non semplicemente un amico? Non è che sono gelosa?!' Penso
"Comunque era mio fratello" dice lei risvegliandomi
"Ah ecco mi sembrava strano che qualcuno potesse sopportarti per scelta e non per un obbligo di sangue ahahah"  dico scherzando.
Irene si incupisce, "fanculo" mi dice prima di voltarsi e allontarsi da me
'Sono proprio una cretina! Ma come ho potuto dire una cosa simile?!'
"Irene! Irene, fermati! Ti prego" dico rincorrendola, le afferro un braccio e la tiro indietro.
"Scusami scusami scusami, ti prego! Non volevo offenderti, stavo solo scherzando" mi spiace davvero molto, l'ultima cosa che voglio fare è ferirla.
"Può smettere di guardarmi così?" Dice lei con un tono un po' da cane bastonato
"Guardarti come?" Chiedo confusa
"Con gli occhi dolci... la stavo prendendo in giro, non mi sono offesa o arrabbiata, volevo solo capire se fosse capace di chiedere scusa...la volevo stuzzicare!"
"Cioè... mi stavi mettendo alla prova?!" Dico con aria sbalordita
"Facciamo così: seppelliamo questa conversazione, io non ti prenderò più in giro e te non mi metterai più alla prova ci stai?" Continuo
"No non ci sto!" Dice la bionda sicura
"Cosa? Perché?" Chiedo
"Perché può prendermi in giro... sono molto autoironica! Comunque non la metterò più alla prova, promesso!" Esclama Irene sorridendo
"L'autoironia è un'ottima qualità, complimenti" dico sorridendo.
"Prof lei è fidanzata?" Mi chiede lasciandomi di stucco...


Bimbi belli domani vedrò di continuare la storia, se non pubblicherò niente giustificatemi, lavorerò come minimo 10 ore filate...
Buona lettura

Un Amore Forse Non Troppo Impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora