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Tony

È finalmente finita quest'altra giornata di scuola, salgo sulla macchina e mi dirigo a casa dove però per mia sorpresa non trovo Arianna. 《J.A.R.V.I.S dov'è andata Arianna doveva riposarsi perché le hai permesso di andarsene?!》
《Signore mi scusi, mi ha quasi costretto se vuole vedere la registrazione del nostro discorso faccia pure, come sempre ho registrato tutto》a quelle parole non sapevo cosa fare, alla fine ho deciso di ascoltare quello che diceva Arianna, anche se era un po' ingiusto. Dopo aver ascoltato tutto, quasi un'ora di discorso, sono rimasto a fissare il vuoto per un po' di tempo senza nessuna reazione poi mi sono svegliato da quella specie di trans che avevo.
Successivamente decido di andare a fare un giro con l'armatura per distrarmi un po' dalle parole della mia alunna, non pensavo che qualcuno per una volta tenesse a me non per il fatto di avere i soldi né per l'essere Ironman, ma per i semplice fatto di averla salvata sia da quei maniaci sia dalla sua solitudine. Non avevo mai pensato che qualcuno potesse provare le sensazioni che provo io ormai da anni purtroppo.
《J.A.R.V.I.S prepara tutto che si fa un giro》 dico con una voce un po' roca, e il mi confidato amico come sempre prepara il tutto in modo magnifico. Mi diressi verso un palazzo non molto alto che si trovava in periferia, precisamente vicino alla casa di Arianna e proprio mentre pensavo ancora una volta a quelle parole mi rinviene in mente anche quell'abbraccio sincero, come una abbraccio tra fratello e sorella padre e figlio e marito e moglie, quell'abbraccio che non con tutti puoi avere. Mentre contemplo il tutto dal tetto del palazzo avevo deciso che forse era meglio andare un attimo da Arianna e dirgli tutto quindi dopo aver attraversato pochi isolati, nascosi l'armatura e mi presentai davanti a casa di Arianna dove mi si presentò davanti sua madre 《oh salve signor stark, qualcosa non va? La volevo ringraziare per aver salvato mia figlia le sono grata》 《Salve a lei, le volevo chiedere se Arianna fosse in casa le volevo parlare》 《oh m ispiace tanto signor Stark, ma è appena uscita a fare un passeggiata》 《ah ok grazie, le parlerò domani a scuola》 mentre mi allontano da casa vedo al primo piano, una tenda muoversi e da li capisco che la mia piccola alunna era in casa altro che a fare un giro. Sapendo che mi stesse guardando ancora, mi giro verso la sua finestra mi metto a posto la giacca e le faccio capire che non è nulla per me come non è stato nulla il suo abbraccio e me ne vado come se nulla fosse.
Tornato a casa mi trovo in una solitudine tremenda, sensazione ormai mia fedele compagna ma qualcosa non va, qualcosa è diversi e non capisco proprio cosa. Per dimenticare tutto ciò che è successo oggi mi bevo il mio solito scotch... forse anche due o molti di più.

*dopo un mese*

Mi sveglio con la voce di J.A.R.V.I.S erano le 7 ed ero terribilmente in ritardo.
Dopo nemmeno un'ora ero davanti a scuola e come ogni mattina devo affrontare il fatto che vedo Arianna e che non le ho ancora parlato dopo un mese da quei due giorni.

Arianna

E passato un mese da quei due giorni. Mi sveglio dopo una lunga notte e dopo aver visto quel gesto da persona molto fiera da parte di Stark, i miei pensieri quindi ricadono su quello che avrei dovuto affrontare oggi cercando di dimenticare il tutto e sopratutto lui e quella sua dannata presenza nella mia testa.
Forse mi ero solo illusa di aver incontrato una persona che riempiva il vuoto che avevo da così tanto tempo, la presenza di una figura maschile nella mia vita, che sciocca che sono stata alla fine è Ironman cosa pensavo di ottenere?.
Altra giornata altro schifo, mi dirigo a scuola con la musica a palla e arrivo al cancello. Senza guardare nessuno mi dirigo direttamente in classe dove mi aspettava una lunga ora di italiano e successivamente una di matematica, diventata chissà perché la mia materia odiata. Alla fine di queste due ore durante le quali in una ero perennemente a guardare fuori dalla finestra e nell'altra nel tentativo inutile di non incrociare i suoi occhi nocciola e profondi e che ti danno quella sicurezza ma allo stesso tempo aria di arroganza suona la campanella dell'intervallo. Senza rendermene conto mi sono trovata da sola in aula con lui, ma proprio oggi dovevano uscire tutti io mi chiedo... Ad un certo punto lui si alza e viene vicino al mio banco io di conseguenza mi alzo e faccio per andarmene se solo non fosse per il fatto che imitava i miei stessi movimenti e mi impediva di superarlo. 《Arianna ti devo parlare》 《io non ho niente da dirle prof arrivederci》 gli ho mollato così una ginocchiata nei gioiellini e a quel punto si spostò e finalmente sono riuscita a passare 《Aria..nna uff》 io mi giro e lo guardo con aria arrogante 《che c'è》dopo qualche secondo prende a parlare 《quel gesto che ho fatto a casa tua, sai benissimo che》 《 COSA COSA DOVREI SAPERE, CHE SEI IL MIO PROF TI HO CHIESTO RIPETIZIONI DELLE QUALI NON AVEVO BISOGNO HO SCOPERTO CHE TU SEI IRONMAN SUCCESSIVAMENTE VENGO QUASI VIOLENTATA TU MI SALVI E DOPODICHÉ MI SONO SVEGLIATA NEL TUO LETTO COME UNA SEMPLICE RAGAZZA CHE AVEVA BISOGNO DI CONFORTO IN QUEL MOMENTO DOVE MI SONO LASCIATA ANDARE PERCHÉ FORSE UNA VOLTA NELLA VITA MI SENTIVO PROTETTA E ME NE SONO ANDATA. E AL POMERIGGIO TI RIPRESENTI A CASA MIA CON QUEL GESTO COME DIRMI: È STATO BELLO SALVARTI ORA IRONMAN È PIU FAMOSO GRAZIE A TE AH SI DIMENTICAVO POI CHE NON SEI NULLA PER ME HO FATTO SOLO QUELLO CHE AVREI FATTO CON TUTTE》
Lui aveva gli occhi bassi mentre gli urlavo contro e quando ho smesso ha sollevato la testa e con gli occhi lucidi e un filo di voce dice 《hai detto tutto per filo e per segno tranne un pezzo, non farei così con tutte e sopratutto non è vero che non significhi nulla per me》
Io ero così arrabbiata che non ho avuto alcuna reazione sono solo riuscita ad avvicinarmi e sussurargli 《Signor Stark, è un uomo solo, può pure dimenticarsi di quei due giorni che evidentemente hanno cambiato la vita sia a me che a lei, io l'ho già fatto e ho intenzione di proseguire con il futuro che mi spetta》 questo è quello che è uscito dalla mia bocca, ma quello che pensavo era tutto l'esatto contrario. Mi giro e vado in presidenza per segnalare che ho un malore e vorrei tornare a casa, successivamente mi danno il permesso per uscire da scuola e una volta sulla soglia mi trovo, non so come, Tony davanti a me.
《Hai parlato tu, ora parlo io. J.A.R.V.I.S. registra tutto ciò che le persone che entrano in casa mia dicono e fanno, quello che mi hai detto so che è l'esatto opposto di ciò che pensi》io nel frattempo scendo i gradini un po' tremante ma lui continua 《quindi continua a fare quello che vuoi ma fidati che qui l'unica persona sola non sono io》 gli passo affianco e lui non muove un muscolo e continua a parlarmi 《ho fatto quel gesto per non mostrarmi debole ad una ragazza di 18 anni che è entrata nella mia vita come un fulmine》io ero li ferma e potevo benissimo sentire il suo fiato sul collo mentre parlava quindi lo superai e gli dissi 《..... domani le porto i suoi vestiti... ma non a scuola》 dopo qualche istante riprendo a cammianre lasciandomi alle spalle la persona che evidentemente non avevo dimenticato per niente.

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