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È il giorno di Natale e Tony mi sta aiutando a portare tutte le nostre cose a casa sua. Ero davvero felicissima, peccato che mia mamma non fosse con noi. Dopo qualche ora ci siamo resi conto che era già ora di pranzo e ci siamo messi a tavola, i discorsi erano vari, ma io ero affascinata sempre di più da quelli sulle sue armature, non faceva altro che parlarne, e quando le menzionava sembra un bambino a cui regali una caramella. Ad un certo punto sentiamo la voce robotica di J.A.R.V.I.S. che ci avvisa di avere visita. Tony era alquanto sorpreso però si diresse versi la porta e la aprì. Io nel frattempo ero poco più dietro per vedere chi fosse. Quando Tony ha aperto la porta è sbiancato, rimasto senza parole, e sembrava molto agitato. Dall'altra parte della porta invece si trovava una donna con una tranquillità assurda. Appena l'ho vista avevo già capito chi fosse, era Pepper Poots la ex fidanzata di Tony. Lei non m aveva visto ma quando si è autoinvitata ad entrare e mi ha visto si girò subito verso Tony che era rimasto ancora con la bocca aperta. Quando ritornò in sé si girò e disse a pepper 《che cosa ci fai qui》 《sinceramente ero venuta ad augurarti buon Natale ma vedo che sei già in ottima compagnia, chi è questa novellina》 all'udire quelle parole io non ho avuto reazione ma Tony si diresse subito verso me e mi mise un braccio attorno al collo e con l'altro mi accarezzava il braccio e ribatté 《non chiamarla novellina, è una mia alunna che ha avuto dei problemi》 《per invitarla a festeggiare il Natale con te dovrebbe essere una cara alunna, o sbaglio Tony?》
I suoi occhi fulminarono Pepper, le sue mani erano sudate e all'udire quella frase si avvicinò a lei e con un fare molto disgustato e anche irritato le sussurra all'orecchio 《non ti permettere mai più ok? Lei mi ha salvato la vita, la vita che tu mi avevi creato dopo avermi lasciato, che corrisponde ad una vita di merda. Avevo solo una famiglia, gli Avengers, adesso ho anche lei e tu non ne fai parte. Torna da dove sei venuta Pepper, non farti mai più vedere qui ok?》 Lei fece un ghigno si girò e se ne andò. Tony era come frustrato e si diresse in camera sua; non sapevo se disturbarlo o meno e alla fine decisi di entrare. Ero alle sue spalle, lui non mi vedeva, era seduto sulla sponda del letto con le mani nei capelli, sembrava stesse male, aveva il fiato pesante, era come spaesato. Mi sono avvicinata a lui, quando ha incominciato a fare scatti bruschi,  evidentemente aveva un attacco d'ansia, io ho reagito d'istinto: 《 Ehi ehi ehi Tony, sono io arianna, stai calmo》mi sono seduta affianco a lui e gli ho preso una mano e l'ho stretta quanto bastava, 《Tony è tutto a posto non succede niente》 gli ho sussurrato all'orecchio e dopodiché 《ci sono qui io...》 lui sembrava come ipnotizzato, non era presente a se stesso ma almeno si era calmato allora sperando che funzionasse l'ho fatto stendere a letto e io mi sono messa vicino a lui abbracciandolo. Cercavo di farlo tornare alla realtà quindi gli raccontavo tutto quello che è successo tra di noi e raccontavo e raccontavo finché non si è addormentato. Io non potevo dormire, come lui è stato sveglio per me io dovevo stare sveglia per lui quindi mi sono messa al lavoro, ho apparecchiato la tovaglia e poi ho esordiscono con un: 《J.A.R.V.I.S abbiamo del lavoro da fare qui, che cosa avrebbe dovuto fare tony oggi?》
Lui mi rispose con tutto ciò che aveva da fare ed io mi sono messa al lavoro. Certe volte entravo in camera sua per vedere come stava, mi sedevo vicino a lui e lo guardavo. Una volta finito tutto ciò che potevo fare con le mie capacità ero distrutta, mi sono fatta una doccia fresca e mi sono messa una camicia di Tony e successivamente mi sono, ancora una volta, seduta a guardarlo. Mentre lo guardavo dormire mi sono sentita di dirgli alcune cose 《Tony no nso se tu mi possa sentire ma tanto c'è il tuo amico che registra tutto. Grazie, grazie per avermi protetto, grazie per cercare di farmi sentire una principessa, grazie per ogni tuo abbraccio, grazie per ogni tua parola. In questi momento avrei bisogno di uno dei tuoi abbracci, ed è proprio adesso che mi rendo conto che tutti gli abbracci che ci siamo scambiati, erano per far felice me e mai te, l'ho capito solo prima quando ti ho abbracciato per farti sentire più al sicuro... credo e forse è stato questo il primo abbraccio che era per te. Mi sento un'ipocrita, penso che tu stia buttando la tua vita per far felice la mia. Non so più che fare, ma sappi una cosa, ti sono infinitamente grata di tutto quello che stai facendo, non ti voglio perdere, ma sento che lo sto facendo.... ti voglio bene》 queste sono le mie ultime parole prima di sprofondare in un sonno profondo.

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