7° Parte

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Saliamo nel nostro piano ed entriamo nella mia stanza, <wow non ho mai visto così tanti libri>, scoppiamo a ridere, <Radja veramente tu non hai mai visto un libro>, il mio amico mi guarda e dopo un poco scoppia a ridere anche lui. <Ma aspetta perché ieri sera non hai studiato? >, mi chiede Federico, i ragazzi mi guardano, Federico è l'unico a non sapere o a non aver capito che ieri sera Matteo ha avuto un attacco d'asma, <colpa mia Federico...non riuscivo ad addormentarmi per la troppa tensione che avevo dal pomeriggio e per non svegliare tuo fratello e Dani ho pensato di parlare con Azzurra sapendo che avrebbe bassato la notte a studiare>, Stephan anticipa sia me che Matteo, <amico non potevi passare da noi... non disturbavi Radja appena ha appoggiato la testa sul cuscino è crollato ed io ho passato la notte a leggere>, Stephan sorride, <che studiavi Azzù?>, mi chiede Daniele buttandosi sul letto sopra Matteo e Alessandro, <letteratura tedesca appena torniamo in Italia devo dare un esame>, Daniele alza la testa, ridendo insieme agli altri, <vuoi una mano per studiare?>, mi chiede Stephan prima di sedersi sulla poltrona di fronte al mio letto, la domanda che nessuno mi aveva mai fatto da quando ho deciso di studiare lingue, < a Stè ma se già è tanto che sai l'italiano>, scoppiamo a ridere, Stephan guada Daniele che nel frattempo si era seduto per bene sul letto, <che sei scorretto però...non sa nemmeno quello>, dice Radja prima di scoppiare a ridere, e con questa frase incomincia la guerra di cuscini del secolo. Stanno saltando tanti cuscini per terra ci sono tante di quelle piume, stiamo ridendo tantissimo sembriamo dei bambini, sentiamo bussare alla porta della mia camera, ci blocchiamo, i ragazzi mi guardano, <chi è?>, chiedo, <Azzurra sono papà...sai per caso dove sono i ragazzi? Avevo bisogno di parlare con loro>, sto per inventarmi una scusa ma il telefono di Daniele incomincia a squillare, <merda>, sussurra Daniele a bassa voce mentre si butta sul mio letto per chiudere il telefono, <Azzurra! Sbaglio o era il telefono di Daniele che squillava dentro la tua stanza>, <uu no>, i ragazzi mi guardano, <c'è qualcuno insieme a te?>, mi chiede mio padre, <eccì eccì eccì>, ed ecco che gli starnuti a raffica che solo Radja ha il potenziale di fare, <salute Radja... ora mi aprite>, scoppiamo a ridere, fulmino Radja, < Azzù ci sono troppe piume non è colpa mia>, rido, in effetti non è il massimo per un allergico alle piume. Apro la porta mio padre ci guarda, non so se sta cercando di mantenere la calma o tra poco incomincerà ad urlare come un pazzo, dopo 5 minuti di silenzio tombale mio padre incomincia a ridere, <non ci posso credere... mi sto sentendo male...Stephan apri la finestra sennò l'allergia di Radja lo uccide>, ridiamo, Stephan ridendo si alza dal mio letto, <siete pieni di piume... mi ricordate Azzurra e Fede quando incominciavano a fare la guerra ma l'unica cosa che cambia e che erano a casa... non state bene tutti di testa provate a rimettere tutto apposto... e avete 10 minuti per tutto sennò multa anche a te amore della mia vita>, mio padre sorride prima di uscire dalla mia camera, <SÙ VELOCE UNA COSA HO IMPARATO CHE NON SCHERZA...DAIII>, urla Daniele facendo ridere e scattare tutti in piedi. Con grande stupore di tutti, siamo riusciti a rimettere tutto apposto senza lasciare alcuna traccia di piuma o a terra, sul letto o sui nostri vestiti, però all'allergia di Radja è rimasta, < Cristo ma non ti puoi prendere delle pillole per l'allergia... e sternutisci con la mano davanti che schifo>, ripete per l'ennesima volta Alessandro, <eccì eccì eccì... non rompere i coglioni fratello... eccì eccì eccì>, ridiamo tutti, < non hai nemmeno l'allergia normale>, ridiamo, <meglio andare...dai bambini>, rido.  Insieme ai miei amici usciamo dalla mia camera diretti in ascensore per scendere al piano terra. <Non ci posso credere siete arrivati puntuali...avete sistemato tutto?>, ci chiede mio padre appena ci vede uscire dall'ascensore, ridiamo, <si papà sta tranquillo... andiamo>, mio padre ci sorride. Usciamo dall'hotel raggiungiamo gli altri in pullman e andiamo al campo di allenamento. <RAGAZZI CAMBIATEVI VELOCEMENTE E RAGGIUNGETECI AL CAMPO...DOBBIAMO LAVORARE ABBIAMO UN'AMICHEVOLE IMPORTANTE IL 1°>, urla mio padre, quando era già sceso dal nostro pullman, <ok>, rispondono tutti incoro, sorrido e insieme ai ragazzi vado nel mio spogliatoio a cambiarmi. Appena cambiata raggiungo mio padre e gli altri dello staff in campo, i ragazzi ancora non sono arrivati, <ma dove sono?>, mi chiede mio padre dopo che guarda per l'ennesima volta l'orologio che ha al suo polso, <papà dai...sono 26... lo spogliatoio è pure piccolo quindi aspetta>, lo guardo, <va bene hai ragione... però mentre li aspettiamo puoi dirmi perché stamattina Daniele stava per uccidere Stephan>, lo guardo, mi sembrava starano che non me lo aveva ancora chiesto, <nulla papà... te l'ho detto ieri sera Stephan e Matteo hanno litigato e Daniele era arrabbiato>, non ci crede lo so, <ci credo che hanno litigato ma non ci credo che Daniele ha aspettato tutta la notte per fare appezzi Stephan sai stanno nella stessa camera>, sospiro, < una volta che non fai il carabiniere papà una... comunque ieri sera Stephan ha discusso con Daniele... Matteo si è messo in mezzo e Stephan ha discusso con lui... Matteo ha avuto un forte attacco d'asma... Matteo stamattina mia ha spiegato il perché ha avuto quell'attacco di panico...Stephan ha chiesto a modo suo chi fosse Giovanni e per non dirglielo ha avuto un attacco d'asma>, mio padre mi guarda, <che... non ho capito nulla hai parlato a macchinetta...fammi capire... Matteo ha avuto un attacco d'asma dopo mesi dall'ultimo giusto?>, mi chiede mio padre mettendosi una mano sulla testa, <si>, <due cose...perché non mi hai detto nulla lo avrei fatto rimanere in hotel... la seconda è perché Stephan ha voluto sapere da lui chi fosse Giovanni abita con te>, ok mio padre mi ha stupito mi stava ascoltando, <allora...non te l'ho detto perché non ha avuto altri attacchi di asma durante la notte che ha passato nella mia camera... poi l'altra è che lo ha chiesto a Matteo perché il giorno che siamo scappati da casa non era vero che Stephan stava male ma abbiamo litigato perché ha sentito la mamma che diceva di essere sincera su con lui e di dirgli di Giovanni e da quel giorno non abbiamo più parlato fino a stamattina prima di scendere a fare colazione>, <ma Azzurra sei incredibile>, scoppio a ridere, <non c'è nulla da ridere mi hai mentito e per poco Daniele non uccideva Stephan con le sue mani davanti a tutti per difenderti...aspetta Matteo ha dormito nel letto con te?>, ecco che parla il padre e non più l'allenatore, < stavo aspettando questa domanda Mister Spalletti sa>, rido, <comunque si Matteo a dormito nel mio letto però io ho studiato mentre lo tenevo sotto controllo perché se non ti ricordi ha un esame il prossimo mese>, <lo sapevo comunque... ieri sera stavo venendo nella tua camera per vedere se andava tutto bene e vi ho visto>, mio padre scoppia a ridere, non è normale certe volte, <ti sei salvato sono arrivati i ragazzi...e guarda ora Daniele non vuole più uccidere Stephan>, sorrido mentre indico i due che entrano sul campo ridendo e scherzando insieme, <andiamo va a lavorare>, mio padre si alza da terra e mi aiuta a rialzarmi per poi andare insieme dagli altri. Sono le 21, mio padre e da esattamente dalle 16, cioè da cinque ore, che spreme i ragazzi, gli concede massimo dieci minuti di pausa, <papà>, mi avvicino a lui, che era a bordo campo a guardare i ragazzi, <amore dimmi>, <guarda l'orologio...sono cinque ore che lavorano e abbiamo anche domani mattina e metà pomeriggio per provare altri schemi>, mio padre mi guarda e poi guarda l'orologio, <RAGAZZI FERMATEVI>, urla mio padre, i ragazzi si bloccano all'improvviso con la faccia distrutta, <ANDATE A FARVI LA DOCCIA E SCUSATE NON MI ERO RESO CONTO DELL'ORARIO>, urla mio padre, i ragazzi scoppiano a ridere, <dai andate che immagino abbiate fame>, tutti ridiamo, < accorgetene prima no... stavo per inventare una scusa per andare a farmi la doccia, mi sussurra Radja, <Naingollan ti ho sentito>, scoppiamo a ridere per quello che ha detto mio padre. Aiuto mio padre a sistemare tutto e poi vado nello spogliatoio per cambiarmi, sento bussare alla porta dello spogliatoio, <chi è?>, <Azzurra sono Ste noi siamo pronti per andare>, sorrido, <ok arrivo...grazie Ste>, <e di cosa>, lo sento allontanarsi, ho sbagliato a non dirgli nulla ma ho avuto bisogno del mio tempo. Prendo le mie cose, chiudo la luce ed esco dallo spogliatoio per andare dagli altri in pullman. I ragazzi non vedevano l'ora d'arrivare in hotel per cenare e andare a dormire. Appena arrivati in hotel sono corsi nelle loro camere per posare i loro borsoni e sono scesi subito per cenare. Ora siamo ognuno nelle proprie camere, ho sentito i miei amici, e mi hanno detto tutti che sarebbero andati a dormi dopo aver sentito le loro famiglie. Ho chiamato mia madre e Alice poco fa, ora sono sul letto a studiare letteratura, sento bussare alla porta della mia camera, guardo l'ora sullo schermo del mio pc, sono e 2 del mattino, chi sarà, mi alzo dal mio letto e vado verso la porta della mia camera, <chi è?>, domando, <Azzù sono io Ste apri per favore>, che fa sveglio alle 2 del mattino, apro la porto, <che ci fai qua?>, chiedo, <ho male alla schiena sto per impazzire... Daniele dice che riesci a farmela passare... però non so se me lo ha detto solo per farmi stare zitto e uscire dalla camera per poterlo lasciare dormire>, sorrido immaginando la scena, <si vieni ci provo>, <grazie>, Stephan entra nella mia camera lentamente ma molto lentamente, mia nonna che ha 87 anni cammina più veloce di Stephan in questo momento se devo essere sincera, <Ste sei sicuro che sia solo la schiena stai camminando malissimo...dammi la mano che ti aiuto>, <Azzurra lo spero>, Stephan sospira, si ferma davanti al mio letto pieno di libri, < non ci credo ti ho disturbato stavi studiando me ne vado>, <ma dove pensi di andare...hai impiegato si e no cinque minuti dalla porta a qui... quindi non rompere dimmi dove ti fa male?>, Stephan si tocca la parte bassa della schiena, <ok... togliti la maglia e stenditi sul mio letto tento con un massaggio>, <vorrei ma se alzo le braccia il dolore aumenta...ho la stessa maglietta che avevo a cena quattro ore fa>, in effetti, <allora aspetta che ti aiuto io...alza le braccia lentamente>, metto le mie mani sopra i lembi della maglia di Stephan che è imbambolato a guardarmi negli occhi, <Ste che succede?>, chiedo preoccupata, <sono bloccato lo dico davvero>, ecco le cinque ore di allenamento, <dammi la mano e coricati sul mio letto...non posso fare nulla è il colpo della strega... mandarmi un messaggio prima no vero Stephan>, <seria il colpo della strega...non avevo il tuo numero>, Stephan stringe la mia mano, <chiederlo a quei due con cui dividi la camera no... comunque si è il colpo della strega hai stressato troppo la schiena e immaginavo sarebbe successo a qualcuno>, Stephan sbuffa e si corica sul mio letto, <giustamente 25 persone proprio a me è venuto>, rido, <sai si chiama karma Ste... ma non so se è verso te o verso di me>, <aia non mi fare ridere ti prego...che faccio ora?>, < non facciamo nulla aspettiamo che la sveglia suoni per chiamare mio padre per mandare Filippo su a cercare di fare qualcosa... mettiti un cuscino per stare più alto e cerca di riposare se ci riesci>, <ma ti disturbo>, <Stephan giuro che ti picchio se lo dici ancora>.

Casa è dove ci sei tu (Stephan El Shaarawy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora