26° Parte

227 2 0
                                    

Un'altra settimana sta per passare velocemente, stiamo aspettando mio padre e lo zio per iniziare la rifinitura per la partita di domani, contro la Sampdoria, la prima partita che salterò, così come salterò il ritiro, sembra strano saltare delle partite ma purtroppo mi accade spesso, domani pomeriggio ho i miei soliti controlli da fare. Sono presa dai miei pensieri che non mi accorgo che i ragazzi si sono seduti accanto a me sulla panchina, <eii ooo terra chiama Azzurra Spalletti>, Alessandro agita la sua mando davanti alla mia faccia, <che... Ale che succede>, i miei amici si guardano, <Taz sei sicuro che vada tutto bene? Sei strana... Sei preoccupata per i controlli di domani?>, mi chiede Matteo, ecco cosa succede quando dico a Matteo non dire nulla sei l'unico a saperlo, <che controlli?>, sento la voce di Stephan, ecco qua quando io non dico le cose a qualcuno, <Matteo>, il mio migliore amico mi guarda, <ragazzi che ne dite se aiutiamo Fabrì così appena il miste arriva incominciamo... Intanto Azzurra parla vongole Stephan>, i miei amici si alzano lasciando me e Stephan soli, <mi dici che controlli ti devi fare>, ok si è innervosito, sospiro, <ti ricordi quando il mesetto fa ti ho detto che andavo a fare compere con Ila e Lale... Ecco non siamo andati a fare compere ma siamo andati in ospedale per me ecco perché ero anche bianca in faccia e stanca... La celiachia mi ha causato anche il diabete ecco perché in casa da noi non ci sono tanti dolci...e la celiachia mi può causare anche dei tumori ma non può succedere nel mio caso ma il mio dottore per sicurezza mi fa fare degli esami ogni mese>, guardo Stephan, so benissimo che darà di matto perché gli ho mentito ed è la cosa che odia di più, <quindi mi menti da mesi... Complimenti Azzurra davvero ti credevo diversa dalle altre invece era solo la mia immaginazione... Complimenti>, Stephan mi guarda e si allontana nervoso, merito tutto questo. Stephan è nervoso durante l'allenamento e mio padre se ne sta accorgendo, <Azzurra papà scusa vieni per piacere>, ecco qui, corro verso mio padre, <papà dimmi>, <Azzurra che ha Stephan oggi è nervoso è successo qualcosa a casa>, sospiro, mio padre mi guarda, <è nervoso perché gli ho mentito... Non gli ho mai detto dei controlli ogni mese Ile e Lale mi hanno aiutato a mentire>, mio padre mi guarda, <figlia mia tu sei scema ma anche tanto... Prova almeno a parlarci prima che prenda a botte qualcuno o al contrario>, sospiro, <i ragazzi sanno di lasciarlo stare che non è arrabbiato con loro ma con me... E pure tu se fa qualcosa oggi o domani durante o dopo la partita non c'è l'ha con la squadra ma solo con me... Promettimi che non ammazzi>, mio padre scuote la testa, <ok ci provo>, sorrido abbraccio mio padre. La rifinitura è appena finita mio padre ha convocato tutti, ora i ragazzi sono sotto la doccia, <buona notte ragazzi spero di vederci domani prima della partita... Sennò imbocca al lupo>, i miei amici si bloccano, <AZZURRA VAI A FARE IN CULO>, mi urlano tutti, sorrido, lo confesso lo faccio ogni volta per scaramanzia, <VI VOGLIO BENE>, urlo uscendo dallo spogliatoio, saluto mio padre e gli altri e dopo esco diretta ai parcheggi, Stephan a malapena mi guarda, me la sono cercata. Cerco le chiavi della mia auto nella borsa e la apro,per poi partire per casa. Tornata a casa mi sono fatta una doccia veloce e ho mangiato un insalata mista, per poi andare a dormire. La sveglia del mio telefono suona, sono le 11, mi alzo dal letto prendo i vestiti che mi ero preparata la sera prima sulla sedia, ed esco per andarmi a camminare. Sono al piano di sotto a fare colazione, sento il rumore di una chiave sulla porta di casa, che poco dopo si apre, <AZZURRA SIAMO ARRIVATE SONO LE 12>,urlano le mie migliori amiche, <LO SO SONO IN CUCINA>, urlo, le sento ridere, <ma buongiorno principessa ai messaggi non si risponde più?>,mi chiede Ilenia entrando in cucina, <a l'ho lasciato in camera il telefono scusa Ile non ci ho fatto caso>, le mie migliori amiche mi guardano, <Taz tutto ok vero sei strana poi tu che ti dimentichi il telefono mi preoccupo>, sorrido alle mie migliori amiche, <Stephan è arrabbiato con me... Ieri sera non ha risposto nemmeno alla buona notte ha solo visualizzato>, le mie amiche sospirano e si siedono al bancone vicino a me, <Taz e lo biasimi pure gli abbiamo mentito per mesi>, <non lo biasimo Ile anzi non ho nulla contro di lui ma contro di me>, le mie amiche mi guardano e si alzano ad abbracciarmi, <ma giusto per curiosità mia... Lo sai vero che stai a fa colazione alle 12 che ti dovresti spazzolare un piatto di pasta>, io e Ilenia ridiamo, <Lale lo so ma avevo voglia di cereali>, le mie amiche mi guardano, <non è che sei>, le guardo, <ma spiegatemi devo per forza essere incinta se ho voglia di cereali allora Alessandro è incinta da anni>, le mie amiche mi guardano e scoppiano a ridere. Dopo aver finito la mia colazione che poi si sono aggiunte Ile e Lale sono salita al piano di sopra per finirmi di truccare e poi siamo uscite da casa per andare in ospedale. <Minchia non basta l'ansia che ha uno   che viene in ospedale ti fanno pure aspettare>, brontola Alice si e no per la millesima volta da quando ci siamo sedute, <Alice siamo arrivate in anticipo ti ripeto per la millesima volta e per piacere ti siedi tra un po lasci la scia sul pavimento se continui a fare avanti e indietro>, <scusa>, finalmente Alice si ferma, mi metteva ancora più ansia, di quella che ho già io. Vedo la porta della stanza del dottore aprirsi e dopo poco uscire con un'altro paziente, lo saluta per poi avvicinarsi a noi, <Azzurra in anticipo benissimo... Su andiamo così mi racconti altre cose>, sorrido, lascio la mia borsa alle mie amiche, per poi entrare nella stanza insieme al dottore. <allora Azzurra che mi racconti... È passato un mese dall'ultima volta che ci siamo visti>, sorrido sedendomi sul lettino, non è un normale dottore dalla morte di Giovanni si è trasformato nel mio psicologo, <dottore fammi pensare... Allora  dal mese scorso ho dato l'esame due esami tedesco e spagnolo il 30 l'ho portato a casa.. Poi sto lavorando con mio padre ma lo era già poi è tutto uguale>, il dottore sorride, <e dimmi con il ragazzo che abita insieme a te fammi pensare Stephan giusto come vanno le cose... Si è ambientato>, rido, <dottore non ti sfugge niente... Comunque si Stephan si è ambientato più che bene con la squadra va d'accordo con tutti ma soprattutto con la mia famiglia e Samu lo adora>, il dottore infila la siringa per tirarmi il sangue che dopo esaminerà, mi guarda, <si benissimo che hai capito cosa voglio dire Azzurra e sai che capisco quando non dici le cose ti ricordo che ti conosco da anni ormai... Quindi sputa il rospo abbiamo tanto tempo sapendo la lentezza degli esami che fanno nel laboratorio>, rido, non ha tutti i torti mi conosce da ormai 6 anni, <ok ti racconto>, il dottore ride, mi toglie la siringa per poi darla all'infermiera che non so che fa e poi la porta nella stanza accanto, mi sistemo il cotone che il dottore mi ha messo sul braccio e mi siedo sul lettino,<sono curioso Azzurra e ti ho detto ti chiamarmi Edoardo non dottore  sembro vecchio e sono pure molto più piccolo di tuo padre>, rido, non ha tutti i torti ha 30 anni, Alice era curiosa, <abbiamo litigato come ti ho detto il mese scorso per Emiliano ma non ti ho detto che mi ci siamo anche baciati>, il dottore si ferma e mi guarda, <avrei giurato che non me lo avresti mai detto... Mi sbagliavo>, ride, <ma dottore cioè Edoardo come hai fatto, <semplice quando parli di lui i tuoi occhi cambiano ma non diventano come quando mi parli di Giovanni ma più felici>, lo guardo, <serio...ora capisco il deficente di mio fratello Federico che fa le battute>, Edoardo ride, <quindi ora state insieme?>, mi chiede, <no ognuno per la sua strada e dopo ieri penso che non vorrà avere più a che fare con me>, <che Azzurrata hai fatto?>, mi chiede, <ma dai sto termine... Gli ho mentito... Non gli ho detto dei controlli... Inventavo sempre una nuova scusa>, <ecco l'esempio di Azzurrate... Perché non glielo hai detto... Da quello che mi hai detto non ama le bugie>, <non so perché non gliene ho parlato e ho preferito inventare scuse>, <e ora?> mi chiede, <e ora è arrabbiato con me non mi risponde nemmeno ai messaggi>, <Azzurra ti dovrei presentare mia sorella siete uguali solo che lei si chiama Lucia e fa le Luciate>, lo guardo, <non ci credo lo hai detto convinto>, mi guarda, <e tu stai cambiando discorso... Parlaci prima o dopo quando siete a casa io che non lo conosco ma si capisce che ci tiene a te>,<hai ragione sai... Non sei il mio dottore ma il mio psichiatra lo sai>, <lo so e penso che devo incominciare a farmi pagare da te e prendere quelle sedie sceme che hanno gli strizza cervelli>, ridiamo entrambi, dopo qualche minuto l'infermiera rientra nella stanza, con dei fogli, per poi uscire dinuovo, Edoardo li legge, e sorridendo mi guarda, <Azzurra tutto ok... Sei sana non c'è... Ora vai che si sta facendo tardi e tuo padre sarà più tranquillo nel vederti>, tiro un sospiro di sollievo, <hai dinuovo ragione vado... Ci vediamo allo stadio?>, chiedo sapendo che Edoardo è un romanista sfegatato, <non mi fare pensare Azzurra... Oggi salta mia sorella porta il suo nuovo amore fidanzato o quello che sia a casa per farmelo conoscere e domani mi salta anche la serata libera che mi porta a conoscere la famiglia di lui... Povero me>, rido, <lascia stare che anche Federico domani porta la fidanzata che non ho mai visto a cena e mi salta il lunedì dei film horror>,ridiamo entrambi, Ettore mi aiuta a scendere dal lettino per poi uscire insieme a me, <Azzurra ti raccomando ci vediamo tra un mese ma se senti qualcosa di strano mi chiami il mio numero lo hai... D'accordo?>, sorrido, <si d'accordo Edoar... Dottore... Buona serata>, Edoardo ride e  ci saluta. Speriamo che le mie amiche non hanno sentito il mio numero lo hai e il mio Edoardo, <amica mia... Edoardo e il mio numero lo hai... Cosa non ci dici>, no gli sfugge niente a ste due, <aaa in auto vi dico che è tardi e vi devo lasciare pure a casa vostra>, le mie amiche sorridono. Arrivate in macchina mi hanno costretto a raccontare tutto, sono allucinanti a volte messe insieme, <finalmente siamo arrivate... Evaporate... Ci vediamo allo stadio baciami Penny Ile>, le mie amiche scendono dalla mia auto salutandomi. Stranamente sono arrivata presto per modo di dire allo stadio, i ragazzi si stavano riscaldando con Fabrizio, meglio per me, raggiungo mia madre e i miei fratelli in tribuna, <mammina eccomi>, mia madre sorride, <o eccoti mi stavo preoccupando... Che dice il dottore?>, mi chiede, <tutto apposto non c'è niente... Ma Fede?>, chiedo non vedendo mio fratello, <Fede è dal fratello di Lucia per conoscerlo... Ti raccomando Azzurra domani ho già parlato con Stephan e tuo padre di non dire ma i tuoi genitori non li hanno sono morti quando Lucia e il fratello erano piccoli>, <si mamma>. È appena iniziato il secondo tempo della partita, i ragazzi stanno vincendo 2 a 0, mio padre è felice, vedo la lavagnetta luminosa accendersi, mio padre sta sostituendo Stephan, che esce senza battere il cinque a mio padre e lanciando una bottiglietta, ecco cosa intendevo, mio padre si volta verso dove io e la mamma eravamo sedute, allarga le braccia, lo guardo e gli mimo di lascialo stare. La partita è finita i ragazzi hanno vinto 4 a 0, sto aspettando Stephan per andare a casa, nel frattempo parlo con Alessandro e Ilenia, <a sei qui meglio... Torniamo a casa>, mi dice Stephan freddo, <ok Penny dai un bacio alla zia>, la bimba mi sorride e mi da un bacio, saluto i miei amici e raggiungo Stephan. Tolgo l'antifurto all'auto e saliamo, <possiamo parlare>, Stephan fa finta di nulla, a casa sarà costretto a parlarmi vuole o non vuole. Arrivati a casa Stephan scende subito dalla mia auto ed entra in casa, con la mia lentezza scendo dall'auto, la chiudo ed entro in casa, di Stephan non c'è traccia, prendo una bottiglietta dal frigo e salgo su in camera sua, butto ed entro subito, <stammi a sentire vuoi o non vuoi ho sbagliato a mentirti ma non so nemmeno il perché l'ho fatto e hai pienamente ragione ad essere arrabbiato con me nessuno ti dice il contrario ma non fare dinuovo la cosa che non saluti mio padre dopo che ti sostituisce e di lanciare la bottiglietta... Che ti sei salvato che ho raccontato tutto a lui e agli altri sennò non ci sarebbe traccia di te... Detto questo buona notte>, sto per uscire dalla camera di Stephan ma mi blocca per il polso, <scusa... Per tutto... Hai fatto le analisi tutto ok vero? >, mi chiede preoccupato, <si è tutto ok>, <meglio vieni qua abbracciami>, sorrido e lo abbraccio, Edoardo aveva ragione, devo ricordarmelo e dirglielo il mese prossimo, <ora a dormire tutti e due che domani ci aspetta la fine conosciamo la nuova fiamma di Federico>, Stephan ride, lo saluto ed esco dalla sua camera.

Casa è dove ci sei tu (Stephan El Shaarawy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora