1°parte

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Ciao a tutti sono Azzurra Spalletti, si sono la figlia dell'attuale allenatore della Roma, Luciano Spalletti. Sono la maggiore di tre figli, ho due fratelli maschi, Federico 3 anni più piccolo di me e Samuele l'ultimo arrivato della famiglia ha 5 anni. Quando non sono in università a dare un esame o a lezione per arrivare alla seconda laurea in lingue straniere, faccio parte dello staff tecnico di mio padre. Stamattina mio padre mi ha chiesto di andare a prendere il nuovo giocatore e il fratello procuratore che ho già conosciuto, il loro volo dovrebbe atterrare a Fiumicino alle 15:00 da Monaco, questo vuol dire saltare il giovedì della pizza in università con Alice la mia migliore amica e il resto delle lezioni, ho promesso ad Alice che stasera mi sarei fatta perdonare, con pizza e la nostra serie TV preferita Grey's Anatomy a casa mia insieme ad Emiliano il nostro amico. Scendo le scale dell'università per andare alla mia auto, mi tolgo gli occhiali da vista e indosso gli occhiali da sole, oggi c'è tanta luce che illumina Roma. Salgo in auto diretta a Fiumicino, metto la borsa con i libri e il pc nei sedili dietro e parto. Arrivata a Fiumicino posteggio l'auto, ovviamente nei posteggi a pagamento sennò il ragazzo si stanca se l'auto è posteggiata lontana, entro a Fiumicino e guardo i monitor con tutti gli orari dei voli, "Monaco 15.00", perfetto non li devo aspettare più di tanto, arriveremo in tempo per l'allenamento. Sono le 14.45, sto per vedere di nuovo il monitor con gli orari, ma sento il mio telefono squillare, mio padre, <papà che succede?>, <nulla tesoro tranquilla volevo sapere se eri già con Stephan e il fratello>, <no papà il volo dovrebbe atterrare tra poco perché?>, <nulla appena sei con loro venite qui>, <si papà me lo ripeti da stamattina quando sei entrato in casa mia facendomi saltare l'anima...senti ma devo passare a prendere Samuele a scuola o ci pensa Fede?>, mio padre ride e capisco che devo andare io, <ho capito... però di al tuo secondo genito che la benzina non me la regalano>, mio padre ride, <Azzurra aspetta che c'è qui Alessandro non so che vuole>, <Azzù>, <dimmi Ale>, <cosa devo fare in palestra...non me ricordo>, <Ale hai una memoria... le stesse cose di ieri...ma lo sai che ci sono altre persone vero>, < si ma tu sei meglio>, <si come no Ale...chiudo che è atterrato l'aereo a dopo>, <a dopo>. Chiudo la chiamata, blocco il telefono, lo metto in tasca e mi avvicino dove i due ragazzi dovrebbero uscire. Passano 10 minuti e vedo arrivare Manuel e Stephan, mio padre mi ha fatto vedere dei video e devo essere sincera vedere le sue azioni è uno spettacolo, alzo la mano per farmi notare dai due, Manuel mi vede e alza anche lui la mano il fratello lo guardo, <ben arrivati a Roma mi manda mio padre...voleva venire lui a prendervi ma lo hanno trattenuto a Trigoria...scusa non mi sono presentata sono Azzurra Spalletti>, < tranquilla Azzù sa chi sei...gli ho parlato di te quando tuo padre mi ha detto che saresti venuta tu a prenderci mollando l'università>, <più che altro ho saltato la pizza a pranzo le lezioni le recupero>, <visto fratellino che si può sia lavorare che studiare... sai che lavoro e cosa studia Azzurra?>, <lo uccido con le mie mani... se mi fai parlare ti infili sempre tu...grazie Manuel... è un piacere conoscerti Azzurra cosa studi e che lavoro fai?>, rido sembra di vedermi con Federico quando lo stuzzico, <ho una laurea in scienze motorie e sto studiando per la seconda in lingue straniere e faccio parte dello staff tecnico di mio padre...A proposito di mio padre meglio andare sennò mi ritrovo il telefono bloccato dalle sue chiamate>, i due fratelli ridono. Usciamo da Fiumicino e andiamo verso la mia auto, apro il cofano, aiuto a sistemare le due valigie di Stephan, <Stephan una domanda ma hai solo queste>, Stephan sorride, <no le altre le porta Manuel da Savona dopo la turnèe>, <a ok...saliamo...ho una fermata da fare prima di andare a Trigoria>, i due mi sorridono, <IO MI SIEDO AVANTI>, urla Manuel, scoppio a ridere, lo faccio anch'io a Fede quando qualcun'altro guida, <che palle che sei... scusa Azzurra>, <tranquillo lo faccio anch'io a mio fratello Federico>. Saliamo in auto, o no il seggiolino, <Stephan attento al...seggiolino... come niente...tutto bene?>, <tutto bene tranquilla brucia un poco il gomito>, scoppio a ridere insieme a Manuel, metto in moto ed esco dal parcheggio di Fiumicino. Arriviamo davanti alla scuola elementare di Samuele, <scusate torno subito>, scendo dall'auto ed entro in quell'enorme palazzo, prendo mio fratello e torno da quelle povere persone che mi stanno aspettando in auto. <scusate ma la sua maestra oggi era andata più del solito...lui è Samuele... Samu saluta sono nuovi amici miei e di papà>, mio fratello nasconde la faccia nell'incavato del mio collo, <che dolce peccato che poi diventino insopportabili come Manuel>, io e Stephan ridiamo, <ha fatto la battuta... spiritoso aiutala col bambino>, Stephan mi aiuta ad allacciare le cinture a Samu e ora possiamo partire direzione Trigoria. <Ti vergogni? Lo sai che lo facevo anche io da piccolo con le persone che non conoscevo>, sorrido, <è la prima volta che non lo devo pregare di stare in silenzio ha 5 anni ma parla più di me>, <ma che sei cattiva>, sorrido, Manuel si gira e fulmina con lo sguardo il fratello, <Samu come sono io?>, mio fratello ride,<Azura paza>, scoppiamo a ridere, cose che gli impara Federico, però l'ho fatto perché so che mio fratello quando vede una persona ridere poi si sblocca e incomincia a parlare, infatti così succede. <Finalmente siamo arrivati... Stephan ben venuto nella tua nuova casa>, sorrido, <wow grazie Azzurra... Andiamo campione mi fai vedere tutto>, Samu sorride, <ti>. Scendiamo dall'auto, <le valigie le puoi lasciare in auto... Ti conviene... Stephan prendi solo gli scarpini e quelle che usi in palestra ti servono>, <ok allora devo prenderle... Campione aspetta>, Stephan mette giù Samuele che nel frattempo si era attaccato a Stephan, <PAPA>, urla Samuele appena vede qualcuno prima di iniziare a correre, Stephan lo guarda e poi guarda me, <io non capisco come fa a vedere le persone che non vedo io che sono più alta>, ridiamo. Stephan prende le scarpe, chiudo l'auto e ci incamminiamo verso l'entrata della sede, <ma Samuele>, <tranquillo conosce bene questo posto... Poi come immaginavo eccolo>, indico mio fratello che è imbraccio ad Emerson Palmieri, <chi è? Il padre di Samuele? >, rido, <Samuele è mio fratello... Emerson Palmiri lui è Stephan El Shaarawy>, <piacere... Il mister ci ha parlato molto di te e abbiamo visto dei video anche di Monaco>, ecco la prova che quando chiedo o dico qualcosa nessuno mi ascolta, il periodo fine Milan fino a Monaco per Stephan non sono stati tanto facili, me lo ha detto anche Manuel, <piacere mio>, Stephan sorride, <Azzú vostro padre vi aspetta al bar>, <ok grazie Eme... Per favore chiami gli altri e dici che è arrivato>, <posso fallo io tai sorellina>, <Samuele sembri Federico... Vai ma stai con Eme... Eme Per favore sennò incomincia sai com'è fatto>, <si tranquilla... Andiamo Samu a svegliare lo zio Alessandro... A dopo>, <Manuel ma solo lui quando vuole qualcosa mi chiama sorellina o lo faceva anche Stephan da piccolo>, <guarda lui lo fa ancora quindi>, Stephan ride. Entriamo in sede gli presento tutti, e finalmente arriviamo al bar dove ci aspetta mio padre, entro per prima io, <papà eccoci... Stephan ecco il tuo nuovo allenatore>, <è un piacere mister e la ringrazio per la fiducia>, <ho visto tanto in un ragazzo di appena 24 anni anzi non le hai ancora compiuti quindi hai bisogno di una squadra che creda in te davvero>, <no mister li compio ad ottobre il 27... La ringrazio per le parole mister>, mio padre mi guarda,<tuo fratello? >, <tuo figlio appena ha visto Emerson si è attaccato a lui... Comunque lascio te e Manuel a parlare e io invece porto Stephan a conoscere gli altri>, mio padre sorride. Continuiamo il giro pre Trigoria, <da quant'è che tu e la tua famiglia siete a Roma? >, <la mia famiglia è qui da gennaio io invece ci abito da 3 anni>, <wow>. Arriviamo negli spoiatoi, <ed eccoci qui... Questo è il tuo nuovo spoiatoio... Li ti sedierai tu>, indico il posto dove c'è piegata la divisa per l'allenamento, <grazie sono davvero contento>, Stephan sorride, <ti lascio cambiare...ci vediamo al primo campo vado a cercati la divisa>,sorrido ed esco lasciando Stephan li. Vado nell'ufficio di Stefano il magazziniere, <STEFANO>, urlo entrando nello stanzino come facciamo da quando lavoro qui, <o Azzú stavo per mandarte un messaggio per la divisa... Dov'è il novellino>, <ti prego odio quella parola... E nello spoiatoio per cambiarsi... La divisa è pronta?>, <certo che la divisa è pronta non siamo mica alla Lazio>, ridiamo, Stefano è un romanista puro sangue,<grazie Steste ci vediamo dopo così te lo presento>, prendo la divisa, <Azzú prima lo devo vedere in campo poi dipende se è una pippa ne faccio anche a meno>, <ti assicuro non lo è poi a te sta la scelta>, lo saluto ed esco diretta al campo. <AZZURRAA>, chi è che urla, si è capito che non siamo una squadra/famiglia normale, <Wojciech non sei pronto ancora?>, <Daniele mi ha nascosto i guanti... Poi sono pronto>, sorrido e lo abbraccio, il solito Daniele appena ha l'occasione fa scherzi, <porto la divisa ad El Shaarawy e te li trovo>, <sei la migliore>, sorride si allontana. Sospiro e torno dentro, sento le voci dei ragazzi, saranno al fresco in foresteria, infatti i bambini come li chiamo io cioè Daniel, Radja e Alessandro, arrivo nella stanza dove si trovano loro e mi guardano, <dov'è il novellino? Ho tanto in mente per farlo uscire pazzo>, questi tre messi insieme sono l'inferno soprattutto per me durante le trasferte e non soprattutto quando cerco di studiare, <Radja si chiama El Shaarawy no novellino comunque dovrebbe essere in spogliatoi per cambiarsi... A Daniele i guanti di Wojciech>, guardo Daniele, Radja e Alessandro ridono, <uffa però... Tieni>, prendo i guanti e rido, <ma lo sai che se ne accorge subito... Andiamo trio delle meraviglie>, sorrido, i tre mi guardano, sorridendo si alzano. Prendiamo ingiro Radja che subito si scalda e ci manda a quel paese, arriviamo al campo, <Azzurra>, <Stephan scusa ti ho preso la divisa a loro sono... Daniele e Alessandro li conosci già e lui è Radja Nainggolan>, Stephan sorride e stringe la mano a Radja, <novellino sei un fascio di nervi rilassanti>, <trio delle meraviglie non lo aiutate... Andiamo>, i tre ridono e incominciamo a scendere le scalette che portano al campo. <Azzú che ne pensi? Secondo te la testa l'ha messa a posto?>, sospiro, so a cosa si riferisce Daniele, <Dan ha fatto tutti i controlli credo di si...però voi non gli rendete le cose più complicate ok? So che fate scherzi ma non tanti>, sorrido, <tranquilla... Però sembra un bravo ragazzo ci sa che periodo ha passato per fare quelle stronzate>, <lo è Dani si fida anche Samu... Suo fratello che è da qualche parte con mio padre mi ha raccontato un poco di cose e ti assicuro che le avrei fatte anch'io>, Daniele sospira e mi sorride. <WOJCIECH I GUANTI>, urlo arrivano al campo, Wojciech incomincia a correre verso la nostra direzione, arriva davanti a noi,<Azzurra sei la migliore>, Arriva di fronte a me e mi abbraccia forte, <Wojciech non respiro>, <scusa>, ridiamo, <Eme mio fratello?>, <con tuo padre>, <ok...a ragazzi lui è Stephan El Shaarawy>, <novellino>, <Radja>, scoppiano tutti a ridere, <piacere Stephan io sono Kevin...lui è Momo e lui è Wojciech>, si presenta Kevin, sorrido, mi piace vedere i ragazzi tutti insieme. Continuiamo a parlare finché non arrivano mio padre, Samu e Manuel, <Azzurra amore puoi venire qui un attimo per favore>, guardo il capitano che era difronte a me, <ha usato Azzurra amore... ti abbiamo voluto bene Azzù>, ridiamo, che scemo, <Francè fanculo...ARRIVO>. Mi avvicino a loro, mio fratello intanto è corso dagli altri, <dimmi papà>, <senti io e Manuel abbiamo pensato una cosa per i primi tempi di Stephan in città>, <cosa?>, <tuo padre mi ha detto che hai una casa grande con tante camere>, <si è vero...a ho capito... per me va bene sembra un ragazzo apposto almeno mi farà compagnia lui invece che il trio delle meraviglie>, ridono, <te lo avevo detto Manuel che non avrebbe detto nulla di che...grazie bimba mia>, sorrido, sembra strana come richiesta di ospitare un perfetto sconosciuto nella propria casa, ma se mio padre e Manuel me lo hanno chiesto è per il bene di Stephan, <STEPHAN PER FAVORE VIENI UN ATTIMO>, urla mio padre, Stephan guarda il fratello che gli sorride e si avvicina a noi, <mister che succede>, <nulla di brutto... saresti dovuto andare ad abitare in un appartamento della società ma ci sono stati dei problemi con gli altri vicini quindi ho chiesto a mia figlia se ti poteva ospitare fin quando non risolveremo i problemi con i vicini... per te va bene?>, Stephan guarda il fratello mio padre e poi me, <per me non ci sono problemi Azzurra per te?>, <no Stephan tranquillo poi la casa è grande e mi sentirei meno sola quando il trio non passa a trovarmi>, sorrido, <allora ok mister grazie>, <grazie a te Stephan...vai dagli altri ora io e Azzurra arriviamo>, <ok mister fratellino fai buon viaggio>, Stephan si allontana,<ha capito che non ci sono problemi con i vicini vero?>, chiedo a Manuel, <spero di no Azzurra perché mio fratello sa essere veramente petulante quando lo vuole...lo facciamo per lui...se ci sono problemi sia la società che tu avete il mio numero>, sorrido. Raggiungiamo gli altri, Manuel è andato in stazione per tornare a casa. Mio padre sta in silenzio e guarda i ragazzi correre per il campo per riscaldarsi, <Azzurra sei sicura che non ci siano problemi? È una richiesta strana che un padre possa fare a una figlia ma lui ne ha bisogno>, sorrido, <papà lo so che non me lo hai chiesto se non fosse per il suo bene... tranquillo>, mio padre sorride e mi abbraccia. Mio padre fischia e fa segno ai ragazzi di avvicinarsi a noi, <ragazzi come avete notato c'è un nuovo componente della famiglia...so che Azzurra ha già chiesto di fargli meno scherzi così da non farlo uscire pazzo...trio delle meraviglie sto parlando di voi e so che avete capito...comunque tra qualche giorno si parte per la turnèe quindi incominciate a lavorare sodo così da farvi convocare... Stephan tu oggi lavori con Azzurra per recuperare>, Stephan sorride e scuote la testa per dire si, <allora possiamo incominciare andate da Fabrizio per gli esercizi...forza ragazzi forza>. I ragazzi vanno verso Fabrizio l'altro preparatore insieme a me della squadra, <Stephan lavora con calma con Azzurra...non lo fare a pezzi tu>, sorride mio padre prima di allontanarsi da noi. <Ti chiamo per nome perché finché dico il tuo cognome si fa sera...prendi un materassino e raggiungimi all'ombra e incominciamo ad allenarci>, indico i materassini a bordo campo, <ok>. Passa qualche secondo e Stephan torna con il materassino, <preso ora?>, <appoggialo qua ci serve dopo>, Stephan mi sorride e lo appoggia vicino a me, <incominciamo con la corsa...ti ho messo dei coni sia all'inizio che alla fine devi toccarli anche con la punta della mano basta che le tocchi>, <ok per quanto?>, <finché ti dura il fiato caro Stephan>, sorrido, Stephan mi guarda sconvolto, rido amo terrorizzare i ragazzi. Ok ora sono io ad essere terrorizzata sono 10 minuti che Stephan va avanti e indietro senza fermarsi, <ok fermati mi spaventi ho capito che hai un buon fiato>, <ok incominciava a girarmi la testa>, ridiamo, gli lancio la bottiglietta di spremuta di limone che mio padre fa preparare, <grazie Azzurra>, <ogni volta che Ale fa questo esercizio arriva a massimo 5 minuti...Stephan ti userò come cavia>, <agli ordini>, sorrido, <dai prendi il materassino e incominciamo gli esercizi>, Stephan corre a prendere il materassino e torna subito vicino a me, <STEPHAN TI È FINITA LA PACCHIA MI DISPIACE>, urla mio padre ridendo, lo guardo male, Stephan ride, <non ridere e incominciamo>, Stephan mi sorride e si corica sul materassino per incominciare gli esercizi. È già passata 1 ora e Stephan sta lavorando tranquillamente, <Azzurra pietà almeno 5 minuti>, si butta a terra sull'erba del campo, < dai ok per oggi basta...riposati...vuoi altra limonata>, Stephan mi guarda, < è meglio acqua è troppo acida>, rido, <non hai tutto i torti>, scoppiamo a ridere, <vado dagli altri quando vuoi ci raggiungici>, sorrido e mi allontano. <Amore di papà lo hai distrutto>, ride mio padre indicando Stephan ancora coricato a terra, <mi sono fatta prendere la mano però ha una resistenza pazzesca papà te lo giuro... certi esercizi con i ragazzi durano nemmeno 5 minuti lui è arrivato a 10 con un poco di fiatone...un sogno>, <Azzurra è il primo giorno lo hai massacrato>, ride mio padre, <mi sa che forse hai ragione>, ridiamo. Mio padre fischia e manda tutti sotto la doccia, <novellino fanno male le gambe vero?>, chiede Alessandro a Stephan che è al mio fianco, <un poco Alessandro ma non è colpa sua>, sorrido, <dove abiterai ti porto la mia amata macchinetta>, Stephan mi guarda e ride, <Alessà abiterà con me... ci sono stati problemi con dei vicini poi casa mia come sai è grande>, Alessandro fa una faccia buffa e guarda entrambi, <ebete che non sei altro non devi tornare a casa da Ilenia vai>, <non ho detto nulla...appena ho un attimo ti porto lo stesso la mia amata macchinetta>, Alessandro ridendo si allontana. <Stephan fatti la doccia con calma io mi cambio e ti aspetto fuori>, <ok grazie Azzurra>, Stephan sorride ed entra nello spogliatoio. I ragazzi piano piano escono dallo spogliatoio, ma di Stephan nessuna traccia, <Azzù Stephan sta arrivando...è bello quello che fai... ma stai attenta è pur sempre un'estranio che conosci da poche ore... passo più tardi insieme ad Ilenia>, <Ale sta tranquillo...se vuoi puoi passare lo stesso con Ilenia insieme a delle pizze così Stephan si ambienta di più>, Alessandro sorride, <ci sono scusa Azzurra>, <tranquillo novellino cioè Stephan...ci vediamo più tardi>, io e Stephan ridiamo. <Ti faccio una proposta>, <dimmi Azzurra>, <guida tu... così impari la strada da qui alla tua nuova casa>, ok Azzurra hai appena detto casa tua, Stephan ride, <ok...ma sarà inutile non ho la macchina>, sorrido, mi è venuta un'idea, domani passerò dal padre di Alice che ha un'auto salone, spiego la strada a Stephan e andiamo a casa. <Casa>, scendo dall'auto, <wow Azzurra sembra quasi casa mia a Savona oddio non c'è il mare ma siamo lì>, ridiamo, <non c'è la vista sul mare ma c'è la piscina>, sorrido, <ok non me ne andrò più da qui>, ridiamo entrambi, < dai prendiamo tutte le tue cose così ti faccio vedere casa... scegli una camera ti sistemi che conoscendo Alessandro arriverà subito>, rido, <grazie che mi ospiti qui e che assecondi le idee di mio fratello>, sorrido, lo avevo detto a Manuel che non ci aveva creduto, <lo fa per te>, <mi tratta con un bambino>, <Stephan sei pur sempre il suo fratellino>, Stephan sospira e non dice nulla. Entriamo in casa, <ci sono tre camere non contando la mia>, <quella vicino alla cucina>, passano 5 secondi di silenzio e scoppiamo a ridere entrambi, <mi sento male mamma mia quella vicina alla cucina è il bagno ti va bene lo stesso>, Stephan mi guarda e continua a ridere, <ok sto zitto... quella che vuoi tu a me va più che bene>, rido, <ok quella vicina alle scale>, <va benissimo e grazie ancora e scusami per prima>, sorrido, Stephan sale sopra per sistemarsi e cambiarsi. Ho capito il suo mezzo sfogo, sembra strano ma lo capisco non è stato un periodo facile né per lui né per la sua famiglia. Salgo in camera mia e mi vesto comoda vuol dire capelli legati, pantaloni della tuta e la mia maglietta del pigiama di Lola Bunny che mi ha regalato Alice anni fa, scendo in cucina, <Stephan... quando si dice ti ho colto con le mani nel burro>, ridiamo, <Azzurra mi hai fatto prendere un colpo...ma arrivi sempre così alle spalle>, Stephan si gira, <non ci credo hai la maglietta di Bugs Bunny>, rido, <che c'è pure tu c'è l'hai di Lola...me l'hanno regalata i miei migliori amici a Natale>, ci guardiamo e scoppiamo a ridere, <che stavi mangiando?>, <fette biscottate burro marmellata...non hai la nutella sennò usavo quella invece che la marmellata...io e Manuel li mangiavamo da piccoli>, <burro e nutella seriamente? Che orrore... comunque domani andiamo a fare la spesa per te e per me...la nutella non c'è perché sono celiaca e l'ultima volta non ho trovata quella adatta anche a me>, Stephan si ferma e mi guarda, <Stephan non hai detto nulla di che sulla mia amica>, sorrido, però Stephan non risponde, <Ste... non è successo nulla>, mi avvicino a lui che era vicino al frigo, <scusami davvero mi dispiace>, <Ste tranquillo te l'ho detto non hai fatto o detto nulla di male ok?>, <ok però scusa ancora>, <smettila di scusarti... ci sono delle barrette e altre cose che ha lasciato mio fratello Federico se vuoi te le prendo>, Stephan mi sorride e mi da un bacio sulla guancia, <grazie>, sorrido. Sono nella dispensa sento suonare alla porta, <STEPHAN VAI TU PER FAVORE E FAI ATTENZIONE>, urlo dalla dispensa sembra una cavolata il fai attenzione ma è pur sempre un giocatore appena arrivato e certi tifosi sono davvero strani, <OK TRANQUILLA>, sorrido sarà Alessandro con le pizze, ho davvero fame. Torno da Stephan, <Stephan chi era?>, <una ragazza>, o no Alice, mi sono dimenticata di chiamarla, <Ali scusa... lui è Stephan>, <wow...cioè ciao sono la sua migliore amica>, mi trattengo a scoppiare a ridere, <piacere io sono Stephan ma ho capito che già mi conosci>, sorrido, la mia migliore amica si è imbambolata a fissare Stephan, <Alice Bonfantini ci sei... terra chiama Bonfantini>, la mia migliore alza il terzo dito verso di me, <ok è viva...le pizze non le hai portate menomale...stanno venendo Ale e Ilenia con le pizze>, <le sta portando Emiliano>, <cazzo...oggi dimentico tutto>, <io so il perché...lo sai che avete la stessa maglietta solo che lui ha il maschio e tu la femmina vero>, sussurra Alice, Stephan che era seduto al bancone a mangiare sorride, <Alice non incominciare...chiama Emiliano e dì di prendere solo le vostre che la mia la prende Alessandro>, la mia migliore amica sorride e chiama Emiliano. Dopo 10 minuti sentiamo delle chiavi infilarsi nella serratura, Stephan mi guarda, io rido so che sono Ilenia e Alessandro, ho dato solo ad Ilenia le chiavi insieme alla mia famiglia, conosco Ilaria da quando sono arrivata qui, <ALE NON SAI FARE NEMMENO LO SCASSINATORE CON TUTTE LE CHIAVI>, urlo alzandomi dal divano, <aaa spiritosa... il novellino>, Alessandro entra in casa insieme ad Ilenia che ha le pizze in mano, Stephan si alza dalla poltrona e va a prendere le pizze dalle mani di Ilenia, <grazie...Alessandro guarda gentilezze>, ridiamo, <ciao Alice...novellino è mia moglie vacci piano>, <non mi permetterei mai Alessandro>, io e Ilenia ridiamo, <non mi potevi dire che c'era anche Alice avrei preso anche per lei la pizza>, <Ale sta arrivando anche Emiliano mi ero dimenticata di scrivere a loro>, <vedi le migliori amiche si dimenticano... cioè si distraggono facilmente>, Alice Ilaria e Alessandro ridono, <la smettete>, menomale che Stephan è salito in camera sua a caricare il telefono. I tre continuano a ridere, il campanello suona, <VADO IO AD APRIRE>, urla Stephan scendendo le scale, <il novellino si è ambientato bene>, <Alessandro ti faccio del male te lo giuro>, ridiamo, <novellino sai aprire il cancello?>, chiede Alessandro, <si credo>, Alessandro si sbatte la mano sulla fronte e continua a ridere insieme a noi, <Ste aspetta>, mi alzo dal divano, <questo è il pulsante del cancello>, <a ok grazie>, mi sorride, <scusate se interrompiamo chi è?>, <Alessandro la penso sempre come prima...è Emiliano comunque>, <potevi anche non dirmelo non ci tenevo a saperlo>, <Alessandro ogni volta>, lo rimprovera Ilenia, ridiamo. <Ciao bambolina>, <Emi... lui è Stephan il nuovo giocatore della Roma>, sorrido, <piacere Emiliano>, <piacere>, <entra ci sono anche Ilenia e Alessandro>, <finalmente cibo... Azzù la tua è la prima... Stephan te l'ho presa come quando siamo con la nazionale>, <u buona grazie Alessandro>, <Azzù non avevano birre per te però>, <tranquillo Ale c'è l'ho io>, <hai visto novellino abiterai con una ragazza che ha tutto però per celiaci>, <lascia stare non lo sapevo e gli ho chiesto la nutella prima>, <aspetta lui cosa?>, chiede Emiliano, <Azzurra vieni fuori>. Alessandro mi guarda, seguo Emiliano fuori in veranda, <seriamente abiterai con uno sconosciuto che si drogava e chi sa se non lo fa ancora e farà passare dei guai a tutti voi della Roma>, Emiliano alza la voce, <Emiliano calmati e non ti intromettere nelle cose che non riguardano né te e né me e gli altri ma solo Stephan>, Emiliano mi guarda, <LO CONOSCI DA POCHE ORE QUANTO DODICI? TE LO SEI PORTATO IN CASA E LO CHIAMI ANCHE PER NOME AZZURRA SEI IL COLMO>, urla, < Emiliano non urlare>, <MA SE TI SEI MESSA UN'ESTRANEO IN CASA... ORA CAPISCO TE LO VUOI FARE APPOSTA TE LO SEI PORTATO IN CASA>, <EMILIANO STAI PARLANDO SERIAMENTE ME LO VOGLIO FARE... SBAGLIO O SEI TU QUELLO CHE OGNI SERA SI FA OGNI SERA UNA RAGAZZA DIVERSA...VATTENE ORA NON TI VOGLIO VEDERE >, <Azzurra scusa>, <EMILIANO SCOMPARI ORA>, <NON HAI SENTITO QUELLO CHE TI HA DETTO>, no Stephan, <Stephan tranquillo torna insieme agli altri tranquillo... Ale per piacere>, cerco di fermare Stephan ma non ci riesco, <cosa vuoi farmi drogato dimmi> Emiliano spiege Stephan che reagisce, Alessandro arriva, <FERMI>, <SCOMPARI DALLA MIA VISTA SE TI VEDO DI NUOVO VICINO AD AZZURRA TI SPACCO LA FACCIA>, ok Stephan si è innevosito, Emiliano non risponde e se ne va da casa mia. Stephan guarda me poi Alessandro, <scusate... Meglio che vado su>, Stephan entra in casa senza dire nulla, <sali e riportarlo giù a mangiare insieme a noi>, sorrido ed entro in casa. Salgo su la porta della camera è chiusa, busso ed entro nella stanza,  Stephan e sul balcone guarda fuori, <Stephan tutto ok? >, Stephan si volta e mi guarda, <scusami per prima so che è un tuo amico ma ho sentito quello che ti ha detto e tu che hai alzato la voce e mi sono innervosito scusa>, <Stephan non ti devi scusare per niente mi hai difesa e hai difeso lui perché Alessandro gli avrebbe fatto male... E scusami se ti ha chiamato drogato>, <purtroppo lo ero Azzurra ma ti giuro che fa parte del mio passato>, <lo so Stephan lo so>, sorride, <scendiamo sennò Ale si mangia tutto>, ridiamo entrambi e scendiamo in cucina dagli altri. <Novellino hai guadagnato il mio rispetto>, <vi chiedo scusa ma mi da fastidio quando sento o vedo una donna che viene trattata in cattivo modo>, Ilenia senza farsi vedere mi da una gomitata, <Stephan se non ti sedi ti chiamo novellino per il resto del tuo tempo>, ridiamo tutti. Incominciamo a mangiare tra risate e stupidate di Alessandro. <Grey's Anatomy arriviamo>, <no vi prego...Azzù vomito dopo aver mangiato>, scoppiamo a ridere, <Alessandro chiudi gli occhi e non fare il bambino>, scoppiamo a ridere, <ecco come mi tratta mia moglie>, <fa bene ora siediti e non rompere>, scoppiamo a ridere. Ci sediamo sul divano e partiamo a vedere la serie tv. È l'1 passata, Alice è crollata sul divano, Alessandro e Ilenia se ne stanno andando, <Stephan ti raccomando>, ma perché, <Alessandro evapora... ci vediamo domani pomeriggio...Ila buona notte>, ridiamo e salutiamo i miei amici. Chiudo la porta, Stephan continua a ridere, <con Alice come facciamo? La lasciamo sul divano?>, <si tranquillo appena si sveglia si infila nel mio letto>, <ok...allora buona notte ci vediamo domani>, Stephan mi sorride prima di salire al piano di sopra in camera sua, che giornata infinita, ancora non mi spiego Emiliano mai io e Alice ci siamo intromesse nella sua vita, penso mentre vado in cucina, apro il frigo prendo una bottiglietta, vado a vedere Alice che dorme beata sul divano, sorrido e salgo in camera mia.

Casa è dove ci sei tu (Stephan El Shaarawy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora