31°Parte

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Lo sapete il detto la notte leoni la mattina... Ecco questa è la descrizione di Manuel, Aurel e Stephan, ieri notte hanno giocato fino a tardi alla play dopo che gli altri se ne sono andati, ora sono delle mummie che camminano per casa, <AZZURRA DOV'È LA MIA MAGLIA>, urla Stephan dal giardino, guardo Aurel che è seduto difronte a me al bancone della cucina, <lo affogo con le mie mani Aurel te lo giuro... STEPHAN ENTRA E NON URLARE CHE CI SONO I VICINI>, urlo per farmi sentire da Stephan, Aurel ride e beve il suo secondo tazzone di caffè, Stephan entra in casa e viene alle mie spalle e mi abbraccia da dietro e mi frega un pezzo del mio cornetto che tenevo in mano, Manuel e Aurel ci guardano e sorridono, <le tue maglie sono sempre o in camera tua o nella lavanderia>, Stephan sorrise e prima di andare in lavenderia mi da un bacio sulla testa, sorrido e scuoto la testa. Dopo che io e Aurel abbiamo finito la colazione, ho lavato tutto quello che si era ammucchiato tra il lavello e il marmo, mi sono messa a studiare portoghese, l'università è ricominciata da un paio di giorni, i ragazzi stanno giocando in piscina come dei bambini, io tra una lettura e l'altra li guardo, quei tre sono davvero affiatati, sento suonare, mi alzo dalla sedia e vado ad aprire il cancello, sarà di sicuro la pianta velenosa e la sua fiamma, nonna Ermi ha ragione quando dice non si prendono se non si assomigliano, ecco la frase adatta ad Edera e ad Emiliano, in un secondo ti danno su i neri, sbuffo e aspetto che il cancello si apra per vedere la coppia, Edera scende per prima, mi avvicino anche se avrei preferito fosse Alessandro e Ilenia, ma è pur sempre mia cugina, purtroppo, <Edera Emiliano che bello vedervi>, sorrido, che sono bugiarda, <cuginetta anche per me è bello vederti... Grazie per ospitarmi... Ma quel bel ragazzo che abitava con te che fine ha fatto è scappato? >, mi chiede, Azzurra trattieniti, <no è in piscina ci sono i suoi migliori amici da un paio di giorni... STE>, urlo il nome di Stephan che dopo qualche minuto arriva tutto bagnato, <Azzurra stai ben... O Edera Emiliano siete arrivati>, sorride Stephan, cerco di non scoppiare a ridere, so che anche Stephan avrebbe preferito fossero i ragazzi, <si ho chiamato Emi senza disturbare voi>, Stephan mi pizzica, mi consce benissimo sa che avevo già la risposta pronta, <no ma stai tranquilla... Dai entriamo sono venuti a trovarmi i miei migliori amici>, quei due sorridono e ci seguono in giardino, <bambini uscite che vi presento la cugina di Azzù>, Manuel e Aurel si guardano e poi escono dalla piscina, <tenete le tovaglie>, le prendo e le lancio a tutti e tre, però prendendo in piena faccia Manuel, <ooo maui scusa non volevo>, mi avvicino a lui e lo abbraccio, <piacere io sono Aurel... E quel tizio che avrà il naso rosso pomodoro è Manuel>, si presenta Aurel, sorrido, <a che giocavate in piscina?>, chiede Emiliano, <uno lancia il pallone e l'altro lo deve prendere di testa ma non succede mai>, ridiamo tutti, <ti unisci a noi?>, chiede Stephan a Emiliano, lo guardo e guardo Aurel che è vicino a me e che sa tutto quello che è successo, <si ok>. È già passata mezz'ora, Emiliano sta ridendo e facendo lo scemo con i ragazzi, la pianta velenosa è in mansarda a sistemarla tutta, io sto studiando ma con poco successo, sento il mio telefono squillare, è Edoardo rispondo, <Edo>, Stephan mi guarda, a volte non capisco che udito ha, <ei sei a casa... Sono appena uscito da studio e non mi va di chiudermi a casa a studiare solo...mi ospiti>, sorrido, <certo che ti ospito... Portati un costume ci sono anche Edera ed Emiliano>, sento Edo ridere, <vai a cacare... Ti aspetto>, <arrivo signorina>, rido e chiudo la chiamata, vedo Stephan avvicinarsi a me, mi prende per il braccio ed entriamo in casa, <Stephan che ti prende?>, chiedo, <mi prende che ti volevo baciare>, e mi bacia, ma che gli prende, mi stacco da lui e lo guardo, <raggiungiamo gli altri... Sta per venire Edo per studiare che non gli va di stare solo a casa>, non aspetto nemmeno la risposta di Stephan ed esco in giardino.  Sento il campanello di casa suonare, mi alzo e senza chiedere chi fosse apro il cancelletto, che dopo poco mi fa vedere Edoardo che mi sorride, mi avvicino a lui a metà strada, <sembri Samu dopo che torna da scuola con lo zaino alle spalle ti manca solo la ciupaciup all'anice che mi frega sempre>, Edoardo mi guarda, <dimmi che non te li mangi sempre ma solo quando ti senti senza forze perché come tuo medico ti ammazzo>, rido, <certo scemo non sono così pazza... Se mi devi parlare da medico puoi tornare a casa>, <non dico niente... Basta che mi fai compagnia mi sento solo a casa Lucia è ingiro con tuo fratello da stamattina>, <o povero Edo vieni qua>, rido e allargo e abbraccia per stringerlo, Edoardo ride e mi abbraccia, sento Manuel chiamarmi, <MAUI DA QUA>, urlo, dopo arriva Manuel arriva, <o scusate non sapevo che ci fosse il tuo ragazzo>, <non è il suo ragazzo idiota>, brontola Stephan affacciandosi e appoggiandosi al muretto, <non c'è bisogno di insulare amico mio... Azzurra tua cugina ti cerca>, guardo Edoardo che è accanto a me, <chi sa che diamine vuole... Comunque Maui lui è Edoardo un mio caro amico e dottore... Edo lui è Manuel uno dei migliori amici di Ste>, i due si sorridono e si stringono la mano. Andiamo dalla pianta velenosa, <Edera che c'è?>, chiedo secca, <nulla ho solo chiesto se potevamo ordinare tailandese>, sto per rispondere ma Edoardo alle mie spalle mi anticipa, <non può>, la pianta lo fulmina, <e tu chi saresti il suo dottore?>, chiede non conoscendo Edoardo, i ragazzi ridono,  <si piacere Edoardo Lanetti dottore di Azzurra>, Edoardo si presenta, la pianta sbanca, cerco di non ridergli in faccia, <pignolo... Certe cose le posso mangiare... Emi chiama tu da Satto e gli dici cosa volete voi e poi per me dici il solito... Cioè come facevamo guarda andava a Giovanni>, Emiliano sorride, Edoardo mi sorride e appoggia la sua mano sulla mia spalla, <comunque voi continuate io ed Edo andiamo a studiare in veranda>, e dopo poco io ed Edo ci allontaniamo. Stephan ogni tanto guarda verso di noi e sbuffa, <che succede tra te e Stephan?>, mi chiede Edoardo appoggiando la penna che teneva in mano, <Edo nulla è strano e ormai sono abituata ai suoi cambiamenti di umore>, <Azzurrate>, <Edo non ho fatto nulla ti dico e lui che è bipolare... Ora lasciami continuare a tradurre sto coso in portoghese nonno>, Edoardo si cala gli occhiali da vista, lo prendo sempre per i fondelli quando li indossa perché anche nonno Alfio li ha, <ma guardala allora mi costringi a farlo>, lo guardo male, <Edo giù che se lo fai non ti rivolgo più la parola e cambio medico>, <mi vuoi troppo bene>, ecco le famose parole magiche, Edo incomincia a farmi il sollecito e io incomincio ad urlare tipo Edera quando parla, sento dei passi e poi non sento più le dita di Edoardo a farmi il sollecito, riapro gli occhi e davanti a me vedo le spalle di Stephan, o no fai che non sta succedendo quello che la mia mente pensa, Stephan si sta avvicinando molto ad Edo mi metto in mezzo, <Stephan stavamo scherzando non c'è bisogno di ste scenate... Stephan mi senti... Stephan ti sto parlando... STEPHAN GUARDAMI>, urlo le ultime parole, finalmente Stephan mi guarda negli occhi, <fisicila ok...torna dagli altri>, sono seccata dei suoi cambi di umore mi danno alla tasta, Stephan sbuffa e si allontana da noi, Aurel mi guarda e allarga le braccia, gli faccio segno di stare tranquillo. A serata finita quando tutti sono ormai andati via per modo di dire solo Edoardo è andato via Emiliano dorme insieme alla pianta in mansarda, sputo a Stephan tutto quello che mi tengo dentro e assicuro che la prima litigata che ho con Stephan davvero seria ma sono davvero stanca.

Casa è dove ci sei tu (Stephan El Shaarawy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora