16°Parte

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Ringraziano il cielo, mio fratello ha capito il messaggio pigrissimo che gli ho mandato qualche ora prima della partita, che era, <🙏😇♥️🚗⚽>, ecco la mia pigrizia a scrivere un messaggio. Dopo aver ringraziato mio fratello, filante Stephan esce dallo spogliatoio, possiamo andare a casa, salutiamo mio fratello e andiamo verso i parcheggi, lancio le chiavi della mia auto a Stephan, che mi sorride. Arrivati a casa Stephan, prende una bottiglietta dal frigo e senza dire nulla sale nella sua camera, lo lascio ancora qualche momento da solo, e nel frattempo sistemo tutte le mie cose e poi preparo la cena. Quando la cena è pronta e la tavola apparecchiata, salgo al piano di sopra a chiamare Stephan, busso alla porta e dopo qualche minuto entro, <ei...fai la balena spiaggiata al letto ancora per molto o scendi a cenare con me?>, chiedo ridendo e sedendomi sul letto vicino a lui, <scusa...non ti ho aiutato>, lo guardo, mi sa che è arrivato il momento di parlare, sospiro, <che succede? Sei strano da quando mio padre ti ha sostituito...parliamo?>, chiedo, Stephan sospira e si mette seduto, <mi sa che ho deluso tuo padre ecco perché mi ha sostituito e a malapena mi ha dato il cinque>, sorrido e lo guardo, <ma che dici...mio padre è più contento da quando sei arrivato a Roma e non lo hai deluso perché se succedeva te ne accorgevi perché mio padre te lo avrebbe detto e non ti ha dato il cinque perché quando è concentrato per la partita si dimentica di tutto e sente solo zio...ora scendiamo a cenare sennò la pasta si fredda>, Stephan sorride e si alza dal letto. Appena seduti al tavolo, pronti per iniziare a cenare, suonano alla porta, rimango a bocca aperta e guardo Stephan, che ride per la mia faccia, mi alzo dalla sedia e vado a vedere chi fosse, <chi è?>, chiedo al citofono, < a chi aspetti figlia mia siamo noi apri>, <papà ma chiamare prima no entrate>, schiaccio il pulsante e il cancello si apre. Stephan si alza dal tavolo e mi raggiunge alla porta e mi guarda, <tranquillo sono solo i miei>, a finire la frase Stephan sbianca, <ed eccoli i miei genitori e la peste>, sorrido, <amore mio era tanto che non ci vedevamo...ma Stephan te stai sempre senza maglietta in casa?>, chiede mio padre, mia madre lo fulmina con lo sguardo, Samuele corre verso me e Stephan, <papà è a casa e non incominciare>, mio padre sorride, <ma stavate mangiando?>, chiede mio padre, guardo mia madre, <Azzurra non guardare ha voluto fare lui l'improvvisata>, <papà sei pessimo ma tanto pessimo... menomale che la mamma mi ha sempre imparato a fare pasta di più perché non si sa mai chi si presenta all'improvviso...sedetevi che esco anche per voi>, mia madre sorride e da una gomitata a mio padre. <Va bene il pesto vero?>, chiedo ai miei genitori, <si amore tranquilla ma per Samu no lo sai>, guado mio padre e lo stesso fa mia madre, <papà non sono rincretinita...Ste per favore che non ci arrivo>, ridendo Stephan si alza fa sedere mio fratello sulla sua sedia e viene in mio soccorso, <dimmi nana>, lo guardo i miei ridono, <non sono nana ma diversamente alza comunque mi prendi il pesto che lo hai messo in alto testone>, rido, Stephan mi fa la linguaccia e si allunga per prendermi il pesto, che si trova nel ripiano sopra della dispensa, lo prende e me lo passa, <grazie testone vai a mangiare>, dico prima di dargli un bacio sulla guancia, Stephan sorride e torna a sedersi. < Mamma papà per voi è e questa è per il più bello>, do i piatti e mi siedo al mi opposto, <Samuele vieni a sederti su mamma e lascia mangiare Stephan in pace>, Samu guarda mia madre e scuote la testa,<Samuele Alessandro ascolta tua madre >, brontola mio padre rimproverando mio fratello, <mister non fa nulla non mi da fastidio anzi sono felice... Una domanda anche lei ha il secondo no? >, chiede Stephan ridendo, <si tutti e tre hanno il secondo nome... Federico Leonardo Samuele Alessandro e Azzurra Martina>, ecco la mia fine, Stephan ride, <e tu Stephan hai il secondo nome? >chiede mia madre,  <si signora cioè Tamara... È Kareem>, risponde Stephan imbarazzo, <con tutto il rispetto per i tuoi Stephan Azzurra e ti lamenti tu di Martina>, ridiamo, in effetti tanto torto non ha mio padre. Sia io che mia madre guardiamo Stephan che imbocca Samu, sono subito diventati amici. A cena finita, mio padre e Stephan continuano a parlare di calcio sul divano e con la tv accesa su sky, mentre mia madre, dopo aver sistemato mio fratello al piano di sopra nella mia stanza, viene a darmi una mano a lavare i piatti, <cosa mi nascondi amore della mamma?>, mi chiede mia madre dopo aver preso uno strofinaccio per asciugare quello che lavavo, <nulla mamma perché ti dovrei nascondere qualcosa>, mi fermo e la guardo, <sicura... Perché mi sembra che tra te e Stephan ci sia più di una semplice amicizia... Lui ti chiama nana tu testone e chiedi anche i favori>, ecco mia madre versione pettegola, è inquietante, <mamma anche ai ragazzi do dei soprannomi e loro me li danno a me e poi il favore del pesto e che è più alto di me e di papà>, mia madre mi guarda e fa un sorriso malizioso. Sono quasi le 11, i miei se ne sono andati da circa mezz'ora, Samuele e nella mia stanza a dormire come un ghiro, e penso anche Stephan sia al piano di sopra nella sua stanza, ne approfitto per stare un poco in veranda e finalmente fumare una sigaretta, lo so fa male fumare, ma io non c'è l'ho come vizio, fumo solo quando voglio rilassarmi e staccare, sono seduta sul tavolo che c'è in veranda, quando ad un tratto sento una mano appoggiarsi sui miei fianchi, rimango di sasso, piano piano mi volto, mi ritrovo davanti Stephan che mi guarda, <o cielo benedetto Stephan... Cristo santo che spavento... Ma che è  sta cosa di arrivare  alle spalle>, cerco di recuperare il fiato che mi ha fatto perdere il mio coinquilino, <scusa ti volevo chiedere una cosa e sono venuto in camera tua ma non ti ho visto e sono sceso e ho visto la porta a finestre aperta e sono uscito... Lo sai che ti fa male fumare>, ecco che parte la romanzina, <si Ste lo so infatti fumo ogni tanto quando voglio staccare dalla realtà non sono come Radja che ne fuma una o due ogni ora>, lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso, sta per dire qualcosa ma si blocca, perché Samu si è svegliato ed è sceso giù da noi, spengo la sigaretta nel vaso vicino a me e bevo il succo di frutta che avevo nel bicchiere, <Samu tutto ok hai una faccia>, scendo dal tavolo e vado verso mio fratello, mi inginocchio di fronte a lui per essere della stessa altezza, <no tata ho fatto un brutto sogno e ho tanta paura>, mio fratello si attacca al mio collo incominciando a piangere, <tranquillo è solo un sogno tata e Stephan sono qua>, tiro Stephan per avvicinarsi, mio fratello vedendo Stephan si nasconde e mi abbraccia forte, sospiro, non so che gli stia prendendo di solito dopo i brutti sogni si appiccica a tutti, <Samu è Stephan lo conosci... Ci racconti il sogno? >, chiedo mentre gli faccio alzare la sua testolina, <solo a te tata>, ecco come immaginavo Stephan c'entra nel brutto sogno, guardo Stephan che era rimasto in silenzio fino a quel momento, scuote la testa e prima di entrare in casa da un bacio sulla testa a Samu, prendo in braccio Samu e lo faccio sedere sul tavolo dov'ero seduta io poco fa, <piccolino mi dici il sogno e il perché non hai voluto Stephan qui?>, chiedo a mio fratello, <il sogno brutto era che Stefano andava via come a fatto Giovanni e tu eri tanto triste come quando Giovanni e morto>, sospiro e abbraccio mio fratello, a volte mi dimentico che non sono l'unica ad aver perso Giovanni, Samu aveva 3 anni quando Giovanni è morto, e capiva già tutto quello che succedeva, guardo mio fratello, <ei sta tranquillo era solo un brutto sogno... Ora sai che facciamo per mandare via questo brutto sogno.... Ci mettiamo sul divano a guardare i cartoni che ti piacciono con un bicchierone di latte e la cioccolata alla menta che ti piace tanto>, Samu mi sorride e mi abbraccia forte. Entriamo in casa, Stephan è in cucina, accendo la tv sul canale dei cartoni preferiti di Samu e lo faccio sedere sul divano, vado in cucina e mi avvicino a Stephan, <Ste sembra una richiesta scema... Ma... Mi dai un abbraccio>, Stephan mi sorride e senza pensarci due volte mi tira a sé e mi abbraccia forte, <Samu sta bene?>, mi chiede a bassa voce mentre eravamo ancora abbracciati, ci sciogliamo dall'abbraccio e guado Stephan, <Samu ha sognato che tu te ne andavi come ha fatto Giovanni il giorno che è morto... A volte mi scordo quanto Samu gli fosse attaccato e che non l'ho perso solo io quel giorno>, sospiro, Stephan mi guarda, <mi dispiace...vi lascio soli salgo in camera mia>, Stephan mi da un bacio sulla guancia e si allontana per salire sopra, prima di salire va verso il divano dove Samu mi aspettava e gli lascia un bacio sulla testa, Stephan sta per andare verso le scale ma Samu lo ferma, <stai qua con me e Tata?>, chiede mio fratello, Stephan alza lo sguardo verso di me, sorrido, <certo fammi spazio campione>, Stephan sorridendo fa il giro del divano per poi sedersi vicino a Samu, che lo abbraccia, sorrido. Prendo due bicchieri di latte e tre pezzetti di cioccolata alla menta e vado verso il divano, <mi posso unire a voi?>, chiedo fingendomi triste, Samu ridendo apre le braccia, sorride poggio le cose che avevo in mano sul tavolino di fronte al divano, e piano piano mi avvicino a mio fratello e incomincio a fargli il solletico, Samu incomincia a ridere come un pazzo, contagiando sia me che Stephan con la sua risata, <basta col solletico che poi ti prende il singhiozzo e sveglio zio Fede e zio Tia>, passo il bicchierone di latte a Samu e il pezzetto di cioccolata a Stephan, che mi guarda, <a non incominciare a dire che non la puoi mangiare perché non ci credo... A che cosa mi volevi chiedere prima quando mi cercavi?>, chiedo guardando, Stephan sorride, <il caricatore del telefono che lo abbiamo lo stesso perché il mio ha deciso di abbandonarmi dopo poco che l'ho comprato ma l'ho già preso>, sorrido, <hai fatto bene domani pomeriggio dopo l'università andiamo a fare un giro io, Ali ed Ettore se vuoi puoi venire con noi>, Stephan sorride. Passiamo tutta la notte a guardare i cartoni, con Samu che uno poco abbracciava me e un poco Stephan.

Casa è dove ci sei tu (Stephan El Shaarawy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora