Capitolo 9

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La scadenza per il concorso di arte era arrivata. Un paio di giorni fa l'avevo consegnato ed ero molto soddisfatta.

Guardavo tutti gli altri dipinti ed ero davvero affascinata da quanto talento avessero i miei compagni.
Era davvero un bel corso questo, migliore di quello che faceva a Seattle.

"Voglio complimentarmi con tutti voi per il lavoro svolto. Sono orgogliosa di ognuno di voi. Ma come ben sapete solo un quadro sarà esposto al museo." parlò la professoressa Moore.
"Ed è quello...della signorina Smith."
Ero incredula, era davvero piaciuto il mio quadro?
"Complimenti Vic. Il tuo dipinto è bellissimo. Sei riuscita a far trasparire tutta la tua persona. Hai molto talento." disse la professoressa. Era davvero una prof fantastica.

"Vic!! Oh sono così orgogliosa di te." disse Maggie mentre mi abbracciava fortissimo.
"Brava la mia bimba!!" disse Paul alzandomi da terra.
I miei migliori amici sono così carini con me, sono fantastici.
"Ragazzi non posso crederci!! Il museo ha tantissimi turisti ciò vuol dire che il dipinto sarà visto da.." non concludo la frase perché non riesco ancora a realizzare il tutto.
Chiusi il mio armadietto e mi avviai con i miei amici verso l'uscita.

Arrivata fuori ciò che vedevo non mi piaceva affatto.
Shawn che baciava una ragazza, in modo anche passionale.
Non riuscivo a spiegare come mi sentivo, provavo un vuoto nello stomaco e un senso di smarrimento.
Perché doveva baciarmi e poi comportarsi così?  Forse per lui non è significato nulla.

Dopo pochi secondi che osservavo quella scena, distolsi lo sguardo e chiacchierai un po' con i miei amici.

"Vic."
"Che vuoi Shawn?!" gli dissi togliendo la mano che aveva poggiato sul mio fianco.
"Volevo farti i complimenti, sei davvero brava."
Che strano effetto aveva su di me. Mentre pronunciava questa frase si passò una mano tra i capelli.
"Shawn non ho tempo per te. Ti ringrazio ma ora vai via." dissi fredda, non potevo mostrarmi debole avanti a lui.
"Vaffanculo Victoria." disse, vidi nel suo sguardo un filo di tristezza,forse non se lo aspettava.

"Ci vediamo stasera?" chiedo ai miei amici.
Purtroppo la risposta fu negativa, erano entrambi impegnati.
Io e Finn ci avviamo verso casa.
"Ero sicuro che vincessi Vic.." disse mio fratello.
Non riuscivo a dire nulla, le parole mi si erano bloccate in gola.
Feci un timido sorriso e pensai a quanto fossi grata per la mia vita, tutti i giorni.

"Ecco una buonissima angel cake!"
"Sei la migliore mamma.." dissi mangiando subito una fetta di torta, la mia preferita tra l'altro.
"Che ne dici se questo pomeriggio andiamo al museo?"
"Certo!" dissi con il boccone pieno.

"Finn! Sei in questo cavolo di bagno da due ore. Cosa diamine stai facendo?!" dissi bussando incessantemente alla porta.
"Se continui a bussare, la sfondi la porta!"
"Marmocchio, hai tre secondi per uscire..1..2.."
"Ho fatto, ho fatto."
Iniziai a fare un bel bagno caldo, mi rilassai così tanto che non mi resi conto dell'orario.
Di corsa scelsi cosa mettere e passai al trucco e ai capelli. Dopo poco finalmente ero pronta.

Ormai eravamo a novembre e il clima qui a Portland è davvero freddo

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Ormai eravamo a novembre e il clima qui a Portland è davvero freddo. Tra pochi giorni inizierà a nevicare sicuro.

Il museo distava circa mezz'oretta o forse anche un po' di più.
Accesi la radio e misi la mia playlist della musica anni '80.
Tutta la mia famiglia l'adorava, era la colonna sonora di ogni nostro viaggio.
Finn amava la musica ed amavo quando cantava perché aveva una voce davvero bella.

'Take on me, take on me,
Take me on, take on me,
I'll be gone
In a day or two'

"Signorina Smith, sono il direttore del museo. È davvero un onore incontrarla. Mi segua le mostro dov'è esposto il suo quadro."
Un signore sulla cinquantina ci accompagnava fino al piano superiore del museo.
Eccolo. C'erano già delle persone a fotografarlo, non potevo crederci.

Mi diressi li insieme a mamma e Finn, presi il pennarello che mi porgeva il direttore e scrissi una piccola descrizione per il quadro.

'Vi sentirete persi, sbagliati, incapaci. Penserete che l'universo sia contro di voi , ma non è così. Ricordate che c'è sempre un modo ed una chance.    S e m p r e.'

"Sono così tanto orgogliosa di voi. Vic, tu sei sempre stata così forte, fin da bambina.
Finn, con la tua luce illumini tutta la famiglia nei momenti più duri. Papà è orgoglioso di voi."
Mi manca così tanto.

Mi mancano i nostri viaggi di famiglia in giro per l'America. Mi manca andare al cinema tutti insieme.
Mi manca le risate che solo lui sapeva procurarmi, mi mancano i suoi baci della buonanotte e i suoi abbracci di conforto.
Mi manca ogni giorno, ad ogni ora. Non lo faccio vedere, ma dentro di me sprofondo sempre di più.
Il respiro diventa sempre più pesante e le lacrime bagnano il mio viso.

"Voi, e solo voi, siete a conoscenza del mio cuore" dissi mentre li abbracciai.
La famiglia è tutto.

"Che ne dite di una pizza?"
Il solito Finn.
"Non posso crederci che arriverà tra un'ora, sto morendo di fame!" mi lamentai.
"Su tesoro, guarderai un po' di tv così ti distrai." disse mia madre aprendo la porta di casa, feci spallucce ed entrai.
"Oh mio dio!!"
Non potevo credere a ciò che vedevo.
La tavola era piena di cibo cucinato da nonna Rosa, c'erano dei palloncini, i miei fantastici due migliori amici ed Elle.

"Voi non eravate impegnat?" dissi abbracciando Paul e Maggie.
"Beh si ci siamo liberati.."
Era praticamente una scusa quella che mi avevano detto, ed io non me ne ero resa conto.
Abbracciai anche i miei nonni ed Elle.
Avevo appena realizzato che Finn la stava presentando alla mia famiglia, non vuol dire che era una cosa seria ma almeno ora può uscire senza inventare mille piani.

La serata trascorse così bene, stare in famiglia è sempre un ottima cosa.
Loro ci saranno sempre per te, può sembrare che a volte non ti vogliano bene, che ti trattino male perché non ti sopportano. Ma non è così.

"Vic, vai tu ad aprire?" Disse mia madre mentre parlava con nonna.
Sbuffai e mi alzai per aprire la porta.
I miei occhi si incastrarono nei suoi appena lo vidi.
"Sono venuto a prendere mia sorella."
"È fuori in giardino..te la chiamo."
"Possiamo parlare prima?"
"Hai da dirmi qualcosa?"

'Se te l'ha chiesto si, cretina..'

Shawn annuì e uscii fuori.
"Volevo dirti che mi dispiace per averti risposto male oggi, non volevo. Solo che ci sono rimasto male per il tuo atteggiamento.."
Questo ragazzo è scemo in culo.
"Ci sei rimasto male?! Ti ho visto baciare una a caso, dopo che avevi baciato me! A che gioco vuoi giocare Shawn?"
"Nessuno, lei è solo una che mi sta dietro, era solo un bacio."
Così come quello che ha dato a me. Solo un bacio.
Non sapevo cosa dire, ero così confusa. Alla fine Shawn era un mio amico quindi non so, in un certo senso mi dispiaceva perderlo. Per lo più per una cosa che non ha futuro.
"Il quadro è davvero bello, hai talento Vic." disse un po' imbarazzato.
"Grazie.." risposi con il mio solito sorriso da sottona.
"Shawn, eccomi!!"
Elle uscì fuori e mi salutò.
"Ciao Shawn."
"Ciao Vic.." disse abbracciandomi.

The love you give || SHAWN MENDES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora