Capitolo 3

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Mi mancava l'aria per quanto stessi correndo.
'Maledetta festa' pensai.

Questa mattina non ho sentito la sveglia, ero troppo stanca.
Mia madre era già uscita per lavoro e mio fratello ha provato a svegliarmi ma poi ci ha rinunciato.
Come biasimarlo.
Amo dormire ed è davvero difficile svegliarsi.

La campanella era già suonata, i corridoi ormai vuoti.

"Signorina Smith è in ritardo." il prof di matematica esclamò non appena entrai in classe.
"Mi scusi.."
"Qui prendiamo seriamente le regole. È importante che ognuno di noi le rispetti, per questo è in punizione,le sarà da lezione."

Fantastico. Ci voleva proprio restare a scuola per ore extra.
La lezione iniziò e svogliatamente iniziai a prendere appunti.

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"Vic devi dormire di più"
"Guarda che è tutta colpa tua, sei tu che mi hai portato alla festa."
"Scusa non sapevo fossi un'anziana in un corpo di una diciassettenne!"

'Dovresti sentire i miei mal di schiena..'

"A proposito,quando è il tuo compleanno?"
"12 dicembre, il tuo?"
" è già passato, sono nata ad Agosto."
"Odio l'estate.."
"Si confermo sei proprio un'anziana!"

Maggie era davvero una boccata di aria fresca in tutta questa situazione.
Era molto diversa da me, amavamo tutte cose opposte, ma credo sia questo il bello.
Ritrovare la nostra parte più bella e spensierata in un'altra persona.
Lei era questo per me.

"Devo andare ora, sono in punizione."
Salutai la mora e mi diressi in biblioteca. Maggie mi ha detto che per le punizione si passa qui il tempo.
"Smith, iniziano adesso le due ore di punizione."

La biblioteca era vuota. C'eravamo solo io, la bibliotecaria e un altro ragazzo, era davvero bello.
Mi sedetti allo stesso tavolo del moro.

"Ciao!" lo salutai accomodandomi sulla sedia.
Il ragazzo di fronte a me alzò lo sguardo,guardandomi, e poi lo riportò verso il suo cellulare.

'Ammazza che simpatico'

Presi un libro di poesie ed iniziai a leggerlo.
Mi piacciono molto le poesie,sono il mio genere preferito.
Dopo la prima oretta il mio sedere era davvero stanco di stare su quella sedia.
Feci per alzarmi ma fui fermata dal moro,che decise di spiccicare parola.

"Tu sei quella nuova?"
"Si, mi chiamo Vic." gli tesi la mano.
"Shawn." disse freddo.
Capii che era impossibile tenere una conversazione con lui, così mi diressi a prendere un caffè.

Come si può essere così freddi? Boh forse sarò io troppo socievole.

Il caffè della scuola faceva davvero schifo, ma sfido chiunque a trovare una macchinetta a scuola che faccia il caffè buono. Non esiste.

Ritornai al tavolo, ma la mia immensa goffaggine me ne fece combinare una delle mie.
Ho rovesciato tutto il caffè su Shawn.

'Sei proprio imbarazzante..'

Odio la vocina della mia testa.

"Scusami Shawn,mi dispiace un sacco!" dissi tentando di rimediare.
"Lascia faccio da solo e la prossima volta stai più attenta!"
Prese le sue cose e si diresse verso il bagno.
Ops.

Passarono altri trenta minuti e finalmente la punizione finì.
Presi le mie cose e mi avviai verso casa.

"HAI ROVESCIATO IL CAFFÈ ADDOSSO A MENDES?" urlò Maggie al telefono.
"Addosso a chi?"
"Vic,Shawn Mendes è uno dei ragazzi più desiderati da tutte. È il capitano di basket ed è un dio greco."
In effetti era bello. Tanto bello.
"Non mi importa di chi è. Si è comportato in modo davvero antipatico. Chi si crede di essere?"
"Shawn è molto altro,fidati. Eravamo migliori amici da piccoli,poi..."
"Poi cosa?"
Maggie esitò nel rispondere.
"Poi è cambiato. Se ti può interessare segue gli stessi corsi di Paul,sono amici."
"No grazie, non mi interessa. Ora vado Maggie!"

Scesi al piano di sotto e fui accolta da un odore di pizza.
Mi soffermai su ciò che vedevo. Mio fratello e mia madre intenti a sfornare le pizze.
Era tutto così bello, se solo non mancasse papà.
Il vuoto che ha lasciato era incolmabile.

Ricordo ancora la prima mattina senza di lui.
Il sole che entrava dalla mia finestra mi accarezzava il viso. Eppure papà, il sole l'hai portato via con te, andandotene.

"Terra chiama Vic! Ci sei?"
"Si ci sono, e non vorrei essere da nessun'altra parte." dissi abbracciando mio fratello e sorridendo a mia mamma.

The love you give || SHAWN MENDES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora