Cuore di ghiaccio

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Batman, dopo ore si svegliò con accanto un bigliettino e la sua ferita da coltello era stata fasciata.
Su di esso c'era scritto:
*Ei batsy, ti devo parlare, vediamoci al molo appena ti sveglierai.*
Egli si recò al molo senza troppi problemi perché Joker lo aveva curato.
Giunto sul posto, lo vide seduto sul margine della piattaforma, lunga di legno , che lanciava delle carte in mare. Era vestito di viola come sempre e indossava un cappello molto stiloso.
-Sono qui, cos'hai da dirmi?-
- Ciao batsy, sembrerà strano ma ti considero un amico che non ho mai avuto-.
- E perché? Hai cercato di uccidermi più volte sia me che innocenti per il tuo malato divertimento. Io non sarò mai e poi mai tuo amico.-
-Ahahaha ti considero un amico perché siamo legati io e te, anche se tu non lo vuoi ammettere-.
Bruce innervosito:-E sentiamo, da cosa?-
-Tu sei il bene e io sono il male, questo ci lega, cosa succede quando incontri un oggetto inamovibile contro una forza irrefrenabile? Succede che combatteremo per sempre fino a distruggerci entrambi e uno di noi due morirà prima o poi,
Ovviamente spero sia tu ahahah-
-Joker, tu sei pazzo, non abbiamo nulla in comune e mai avremo, ora ti devo portare dalla polizia, verrai trasferito all'Arkham Asylum e verrai aiutato.-
-Potrai pensare quello che vuoi, ma ho visto come mi guardavi ieri sera mentre mi preparavo per lo spettacolo-.
Bruce rimase in silenzio, ammanettò Joker e lo portò alla centrale di polizia.

Odiare a volte significa amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora