Elettroshock

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Intanto all'Arkham Asylum...

Joker amava cantare e sfruttò quel noioso momento nella cella per canticchiare:
Only you.
Mentre lo faceva pensava a tutti momenti passati con Bruce.
Sia di odio sia di amore.
Gli mancava da morire quel pipistrello.

-Ecco il cibo di oggi-

Egli non mangiava da giorni, non riusciva a farlo, era troppo triste.

Verso l'ora di pranzo...

Joker si diresse alla mensa...
-Sono  Victor Zsasz tu clown?-
-Dovresti saperlo-
-Sisisisisi Joker allora, senti sono diretto, so come uscire di qui, ci stai?-
-Perché vuoi aiutarmi ahah?-
-Perché so delle tue potenzialità e mi potresti dare un favore in cambio-
-D'accordo...Solo una domanda...Ma le cicatrici sul tuo corpo?-
-Ogni persona che uccido la segno sul mio corpo-
-AHAHAH LO FACESSI IO SAREI UNA CICATRICE VIVENTE-
-Comunque nella mia camera c'è un conduttore dell'aria aperto. Ci potremmo salire e svignarcela che dici?-
-Vedo che ragioniamo, sei un tipo intelligente-
-Ogni notte per un malfunzionamento si aprono le celle verso le 3:40, avremmo solo un minuto per aprire la porta-
-Va bene, allora a stanotte-
Joker indicò l'orologio sul muro per dire che la mensa era finita.

Arrivata la notte...

Egli non aveva un orologio in cella, quindi dovette provare fino alle 3:46 ad aprire la porta.
-Aaaah finalmente-
Riuscì ad aprire la porta e si incamminò per la cella di Victor.
-Bene sei arrivato. Sali per di qui-
Gattonarono per almeno 10 minuti e finalmente arrivarono all'uscita.
Purtroppo però c'era un allarme che iniziò a suonare.
-Cazzo Victor pensavo sapessi ci fosse un allarme-
-Corri, stanno per arrivare le guardie e poliziotti-
-Non ce la faremo mai, siamo disarmati-
Improvvisamente Joker venne preso da qualcuno e lo trasportò in un tetto vicino.
-Bb-Atman-
-JOKER,HO IL COMPITO DI UCCIDERTI-
-Cosa stai dicendo?!Pensavo non mi odiassi più-
Bruce incominciò a prenderlo a pugni fino a farlo sanguinare dappertutto.
-Non fa-r-ll-o Bru—ce ti prego- Sussurrò il pagliaccio.
Mentre stava per dargli il colpo di grazia, Bruce cadde a terra per il forte dolore alla testa, probabilmente dato da quell'aggeggio.
Hugo Strange aveva sentito la conversazione. Quando udì "Pensavo non mi odiassi più" aveva fatto andare in cortocircuito il microcip.
-Porta Joker al magazzino abbandonato- Disse Hugo dal microcip.
Batman prese il povero clown in fin di vita e lo portò al posto indicato.
-Bene Bruce, ora fai sedere Joker su quella sedia e legalo, fai la stessa cosa con te stesso-
C'erano due sedie una di fronte all'altro.
Hugo aveva cambiato piano, voleva fare un elettroshock ad entrambi. Così si sarebbero dimenticati sia odio che amore fra loro.

Odiare a volte significa amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora