Amanda's POV
È un semplice lunedì di scuola, o meglio il giorno peggiore della settimana, e ormai siamo agli inizi di ottobre.
Esatto, è quasi un mese che conosco Christian...un mese in cui mi sono sforzata di stargli il più lontana possibile, ma senza successo.
Al contrario ci siamo uniti sempre di più.Per fortuna questa giornata scolastica è quasi finita, infatti mi manca solo un'ultima ora di lezione.
Ora sono in mensa, come sempre al tavolo con Grace, Christian, Dan e Brandon.«Ma chi è il nuovo arrivato?» chiede Grace ai ragazzi.
«Steve Anderson, eccolo là» dice Brandon indicandolo con gli occhi.
«Non mi piace per niente quel tipo» dice Christian, non stupendomi della cosa.
«A te non piace mai nessuno» risponde infatti Dan.
«Un nuovo giocatore per la squadra?» chiedo io, sapendo che Christian considera solo i calciatori, degli altri ragazzi ignora l'esistenza.
«Deve superare i miei test prima di entrare ufficialmente nella squadra» dice Christian ridacchiando.
«Però devo ammettere che l'ho già visto giocare...ed è bravo» aggiunge poi, facendosi più serio.«A proposito, avete visto il calendario? Già la prima partita sarà contro la Red Ville» dice Brandon.
«Fantastico, si inizia con il botto» dice Christian.
«Beh, mio fratello è più determinato del solito a giocare la finale contro di voi» li informo.
«Sicuramente perché vorrà fare una finale degna dei vecchi tempi, anche perché Lucas per quella data si sarà ripreso completamente» dice Grace.
«Ehi, Miller» tutti ci voltiamo verso il ragazzo mediamente alto, con capelli e occhi scuri, che si è appena avvicinato al nostro tavolo.
«Quindi oggi è confermato il nostro incontro?»Christian annuisce.
«A dopo, Anderson»
Prima di andarsene, il ragazzo si volta verso di me e mi sorride.«Non sei Amanda Thompson se non fai colpo» mi dice Grace sorridendo e posso notare che Christian guarda male sia lei e sia Steve Anderson.
All'improvviso sento una voce particolarmente acuta che saluta Christian.
Mi giro e noto vicino al nostro tavolo una ragazza con i capelli biondissimi, truccata fino allo sfinimento e con delle curve non indifferenti.«Jessica, che piacere vederti» risponde Christian, palesemente sarcastico.
Poi questa Jessica si rivolge a me.
«Tu devi essere Amanda Thompson vero? Sicuramente avrai molto sentito parlare di me, sono Jessica Bright» mi dice in modo altezzoso.«Nessuno te l'ha chiesto» dico con tono di sfida.
«E non ho mai sentito parlare di te prima di un minuto fa...ma a quanto pare tu hai sentito parlare di me» le faccio un sorriso provocatorio.Lei è visibilmente arrabbiata.
«Se ti credi superiore solo perché vivi nell'Upper East Side, ti sbagli di grosso»Io le sorrido di sfida.
«Uno dei motivi per cui mi credo superiore è il fatto che non ho avuto bisogno di venire al tuo tavolo e tirarmela» le dico alzandomi, per raggiungerla in altezza.
«Anche perché non sapevo neanche che tu esistessi»Lei non sa più cosa dirmi e allora, dopo aver salutato i ragazzi e lanciato un'occhiataccia a me e Grace, gira i tacchi e se ne va raggiungendo le sue amiche.
Io e Grace ci guardiamo e scoppiamo a ridere, mentre i ragazzi si guardano piuttosto confusi.
«Ha fatto un discorso simile anche a me qualche anno fa» dice Grace continuando a ridere.
STAI LEGGENDO
Non dovevo innamorarmi
Random[IN PAUSA E IN REVISIONE] «Hai presente quella strana sensazione che provi quando desideri con tutta te stessa una persona, ma allo stesso tempo ne sei terrorizzata?» «Tutte le mie promesse sono svanite nel momento in cui i miei occhi hanno incroci...