12. Triangolo

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Christian's POV

I giorni passano velocemente ed è finalmente arrivata la domenica della partita contro la Red Ville.

Ormai manca solo un'ora e mezza e la partita sarà in casa nostra, infatti fra mezz'ora devo già essere a scuola.
Il mister ci fa sempre andare un'oretta prima: per cambiarci, per le varie raccomandazioni, per il riscaldamento e tutto il resto.

Oltre a Brandon, quest'anno ad affiancarmi in attacco c'è anche Steve Anderson, non mi piace quel tipo, ma è davvero forte.

Sono abbastanza in ansia: noi siamo fortissimi, ma la Red Ville è sempre la Red Ville. La squadra che ci ha battuti più volte.

Quest'anno però sarà diverso: in finale ci saremo sempre noi contro loro e vinceremo noi, che siamo molto migliorati rispetto all'anno scorso. Insegnerò a Tyler Thompson e soprattutto a Lucas Jones come si gioca veramente a calcio.

Ma ora devo pensare ad oggi, voglio che la Blue Mountain arrivi prima nel girone e per farlo devo vincere. Sempre. Vincere è sempre la cosa più importante.

Il 'campionato' inizia con gironi da quattro squadre l'uno. Le prime due di ogni girone passano agli ottavi, poi ci sono i quarti, le semifinali, la finale per il terzo posto e la finale.

Inoltre oggi è la prima volta che incontro Thompson conoscendolo come fratello gemello di Amanda.

Il mio rapporto con lei è sempre più strano: parliamo molto di più, ma la maggior parte delle volte litighiamo, sempre per cose stupidissime.

Ad esempio venerdì ci hanno cacciato dalla lezione di scienze perché le è caduta la penna e non gliel'ho raccolta. Allora si è messa a insultarmi ed io ovviamente non riuscivo a non risponderle.

Usciti dall'aula ci siamo messi a ridere come due coglioni. Rido al ricordo. Quella ragazza mi farà esaurire un giorno.

Che poi la penna era vicinissima a entrambi, poteva benissimo raccogliersela da sola.
Meglio che rinuncio a cercare di capirla, tutte le donne sono strane e difficili da capire, ma lei mi fa proprio uscire di testa.

Ad interrompere i miei pensieri è la suoneria del mio cellulare, sullo schermo appare proprio il nome di Amanda.

Non tardo a rispondere «Pronto?»

«Ehi, sei in ansia?» mi dice lei con la sua voce meravigliosa.

«Mi hai chiamato per chiedermi questo? Perché dovrei essere in ansia? Sono il migliore» le rispondo, anche se un pochino di ansia c'è sempre.

«Modesto» mi dice ironica.
«Comunque ti ho chiamato solo perché avevo voglia di sentirti e per augurarti buona fortuna»

«Grazie, ma sai che non mi serve»
Ignoro la parte in cui mi dice che aveva voglia di sentirmi, altrimenti potrei addolcirmi troppo.

«Se è Miller digli che gli farò il culo oggi» sento urlare Tyler dall'altro capo del telefono.
Chi se l'aspettava che Thompson avesse una gemella?
E che gemella!

«Sentito?» mi dice Amanda.

«Sì...ho veramente paura» dico sarcastico e ridiamo entrambi.

«È la prima volta che non tifo la Red Ville durante una sua partita»

«Quindi è ufficiale che tifi per noi?»

«Avevi dubbi?» ride.
«Non deludere le mie aspettative»

«Farò almeno tre goal»

Non dovevo innamorarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora