᪥ Run

906 36 19
                                    

Ero inghiottita nel buio, nulla sembrava trasparire luce, non so quanto io mi fossi allontanata, ma il solo pensiero di averla vista mi fa sorgere un sorriso sulle mie ormai distrutte labbra.

Non stavo correndo, la ghiaia si scontrava leggiadra sotto le mie suole, la mia salute stava diventando sempre piu cagionevole, forse e' colpa dello stress oppure delle mie "abitudini alimentari", non stavo mangiando piu cosi tanto.

Mi ero chiusa nella mia fitta bolla di pensieri, non ero piu cosi coraggiosa; sentii dell'ansia farsi spazio nel mio petto, cominciai a riguadagnare terreno, ormai la ghiaia urlava sotto le mie suole consumate.

Migliaia erano i pensieri che mi scioglievano le meningi "e se li ha chiamati?" "e se moriro'?" , probabilmente non sarei morta subito, ma a cosa gli servivo ancora?Mio padre era in ptigione, e loro non potevano saldare i loto debiti, quindi io ero inutile.

Non potevo continuare a perdere quel prezioso tempo che ormai stava diminuendo sempre di piu come la sabbia soffiata dal vento in tempesta; le mie ossa si sgretolavano sotto la potenza a cui mi stavo spingendo, il fiato si fece sempre piu corto, ormai il vento gelido di Ottobre si faceva sentire e tanti picvoli brividi fiorirono sulla mia pelle come bollicine di uno champagne.

Mai avrei pensato che quello da cui stavo sfortunatamente tornando fosse appena dietro di me.

Non ebbi nemmeno il tempo di spostare il mio sguardo dalla parte opposta che il mio nome venne urlato «Y/N!» «PORCA PUTTANA ORA VEDI!»

No no no, non potevo.

Continuai a correre, correvo correvo, nulla fermava i miei muscoli, il dolore li lancinava, i miei muscoli si stavano strappando, le mie ginocchia stavano quasi tremando, il sudore stava rigando la mia fronte, nulla mi era piu chiaro di "corri e raggiungi ".

Le carime cominciavano a pizzicarmi gli occhi, ero al corrente di quello che mi avrebbero provocato, dolore, sangue, lividi, ormai era troppo tempo che non venivo torturata, probabilmente avrei sofferto di piu, non ci si puo abituare al dolore, ma se lo hai ricevuto diciassette anni di fila, beh probabilmente a qualcosa sei abituata.

Ed eccolo li, il mio dolce e masochistico ritorno; loro erano li, io ero in trappola, il mio cervello smise di funzionare, i muscoli bruciavano, la mia ferita pulsava, lo stress era tanto, si lo feci, di nuovo, voltai le spalle a dei tiratori esperti, aveva molte finestre quella casa no? Perche´ non entrare in una di quest' ultime.

Scattai verso il lato della parete sterna che incastonava una delle mie tante "entrate", mi stavo arrampicando sugli specchi, stavo  cercando di trovare vie su vie per fuggire al mio destino.

Ma di chi era la colpa?

Era solamente mia.

Provai ad arrampicarmi ma la mia tremolante e fragile caviglia venne tirata con poca delicatezza verso il suolo.

Caddi per terra non ebbi nemmeno il tempo di realizzare la cosa cge un gancio destro parti´ e ebbe una collisione con la guancia sinistra di...Yoongi.

Porca puttana

stai zitta vocina del cazzo, gia sono in una situazione di merda non ti ci mettere anche te!

Morirai lo sai vero?

Lo so, ma basta ricordarmelo!

Intanto che litigavo con me stessa, le gambe avevano gia cominciato a muoversi, arrivai quasi al piano di sopra che Hoseok mi tiro´ un pugno in pieno viso, la vista mi si offusco´, non sentii piu nulla, solo un soffocante beeep.
᪥᪥᪥

Mi risvegliai di nuovo nella mia sala delle torture, ero legata cosi stretta che facevo fatica a respirare, non mi avevano chiuso le labbra con del nastro adesivo, ma solo con una soffocante corda che mi passava imezzo ai denti, essa si prolungava sulle mani e poi sui piedi, il mio petto si alzava e si abbassava molto velocemente, stavo cercando di sopprimere il mio attacco di panico.

La porta si spalanco´ e rivelo´ un esemplare di Yoongi arrabbiato.

Lui si avvicino´ a me e con voce roca mi sussuro´ all'orecchio           «Cara y/n mi hai tirato un bel pugno, e tu sai che succede se qualcuno mi ferisce vero?-annuii cercando di assecondarlo, ma ormai tutto sembrava nullo- sai pero´ forse oggi ti puniremo in un altro modo -disse poi andandomi a toccare la coscia destra- che ne dici  di usare questo bel corpicino in un altro modo? Eh? Ora -mi disse in modo quasi seducente all'orecchio-  capirai che significa avere paura solo a sentire i nostri passi»

Mi stava violando, mi stava violando, si atava per prendere qualcosa che io non volevo dargli, non si sarebbe preso la mia innocenza, no non poteva.

Appensa smise di toccarmi il seno sinistro mi disse «Bene ho cambiato idea, vediamo se Jungkook si divertira´ di piu, ti usero´ quando ne avro´ sul serio bisogno» detto questo se ne ando´ lasciandomi li, senza nessuno e con la paura e un po di malizia nel cuore.

Non passo´ molto tempo da quando Yoongi mi lascio´ legata li nel centro della stanza, mi stavo dimebando in tutti i modi possibili, e lui fece la sua entrata, eccolo li, Jungkook.

Mi fermai subito vedendolo, in fondo avevo paura tanta paura, ero sicura che mi avrebbe fatto qualcosa, qualsiasi, pire qualcosa a scopo sessuale, ne ero sicura.

Si avvicino´ a me e poi con voce gelida e inespressiva mi disse «Dovresti toglierti la maglia lo sai?»

Eh?!

Non ebbi il tempo di realizzare che me lo ritrovai addosso, le sue mani vagavano sul mio corpo, non erano delicate come me le ricordavo.

Avrei passato una brutta nottata.

Angolo autrice ᪥
Cari ragazzi, scusate se sono stata inattiva, mi dispiace, spero che questo capitolo possa piacervi 

᪥ questa similitudine l'ho presa da "How i met your father" pee correttezza ho messo i diritti d'autore.

Buona notte

Michela᪥
ps. Grazie mille delle letture.

- ℙ𝕖𝕣𝕔𝕙𝕖' 𝕕𝕠𝕧𝕣𝕖𝕚 𝕒𝕞𝕒𝕣𝕥𝕚?- (𝙱𝚝𝚜)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora