Chris Wolf, 5 Ottobre 2016
Per me potevi anche lasciarmi marcire nel fondo del lago
Ma come caspita mi è venuto in mente di dire una cosa così orribile? Come sono arrivata a questo punto? Anche se so benissimo in realtà che queste parole sono state il risultato dell'enorme sberla verbale che lui mi ha dato con ciò che ha detto.
Per te è così terribile che qualcuno voglia aiutarti?
Si Caleb Hill, perché farlo è una perdita di tempo. E io non voglio che uno come lui cerchi di aiutare una come me. Scommetto che ci sono altre persone che ne avrebbero bisogno più di me. Io sono una causa persa ormai. Quando il giorno prima mi ha riportato a casa non ho saputo dirgli se avrei accettato o meno il suo invito a venire di nuovo a scuola con lui e Max. Ma appena mi sono svegliata ho deciso che non sarei andata a scuola. Mi sono limitata quindi a dire a mia madre che ho le mie cose e un gran mal di pancia. Lei non ha obiettato e mi ha lasciata riposare. Mi trovo ancora a letto, ma non dormo. Mi limito solo a fissare la chitarra di Molly che tengo in camera.
La verità è che sono stata molto bene a pranzo con Caleb. Odio pensarlo e tanto meno ammetterlo, però è così. Ho passato la notte chiedendomi cosa fosse meglio fare. Accettare la mano che lui mi tendeva dandomi così una seconda chance, o continuare a ignorare il mondo intero? Vorrei davvero affidarmi di nuovo a qualcuno, perché non ce la faccio più. Se già una volta ho rischiato al lago come posso essere sicura che non accadrà ancora? Come posso essere sicura che un giorno Molly non mi tornerà in visione chiedendomi di raggiungerla? No che io creda ci sia un'altra vita dopo la morte. Semplicemente mi consolo con l'idea che morendo non soffrirei più, proprio come lei. Ma tutto alla fine ha un costo, e se io non ci sarò più a pagarlo sarà la mia famiglia. Non posso dare ai miei di nuovo un dolore simile. Non posso lasciare che perdano anche me.
Verso le dieci di quella mattina mi alzo e vado nel bagno. Mi sciacquo la faccia per poi asciugarla e scendere giù in cucina. Mia madre non c'è, forse è uscita per qualche commissione. Papà sarà a lavoro e Finn, beh, direi che è meglio se non ci penso. La casa è così silenziosa, mi trasmette pace in quel momento. Faccio colazione, rendendomi conto solo ora che ho dato buca a Caleb.
Dopo oggi se non mi odia lo devono fare santo, ironizzo e mi viene involontariamente da sorridere. Mi torna in mente la fuga da scuola di un paio di giorni prima. Il modo in cui la sua mano stringeva la mia per guidarmi verso il retro della scuola per non farci vedere da quel Jacob. In quel momento ho provato una scarica di brividi incredibile. E il modo in cui mi ha guardata in macchina quando ho riso mi ha stupito. Non mi era mai successo che un ragazzo mi guardasse in quel modo. Molte volte a Boston succedeva più che altro che i ragazzi mi ignorassero. Per loro immagino che una ragazza modello, studiosa e che suonava il piano non era il genere di ragazza da portare fuori a cena. Quindi ricevere le attenzioni di Caleb è una cosa nuova per me. E anche la sua gentilezza mi ha destabilizzato, portandomi a rivalutare la mia vita e a come la sto conducendo.
Tutti si meritano una seconda occasione giusto?
Quello che lui sta facendo con me è la stessa cosa che negli ultimi anni ho fatto per Finn. Sono così arrabbiata che mio fratello non accetti il mio aiuto, ma ora mi rendo conto che non sono migliore di lui. Anch'io sto respingendo la mano tesa di chi ha avuto il coraggio di stenderla per aiutarmi. E questo nonostante il mio carattere acido, scontroso e che nasconde ciò che sono veramente. Quindi come penso di poter spingere Finn a andare avanti se io per prima non lo faccio?
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Lake's Symphony
ChickLit" Due adolescenti segnati dalla morte delle persone che amavano di più al mondo. Ma che, forse, insieme possono colmarsi unendo le loro melodie sul riflesso offuscato delle loro vite. E, chissà, ritrovare quell'amore per la vita che avevano perso e...