Chapter 14

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Caleb Hill, 10 Ottobre 2016


Avete presente quando vedete una persona per la prima volta? E avete presente che inizialmente mostra un atteggiamento negativo, ma poi pian piano con il passare dei giorni riuscite ad addolcirne la superficie? Bene. Ora immaginate che un giorno qualcuno dica a quella persona qualcosa che la ferisce o che la porta a uno stato di inesplicabile tristezza. E voi, che la conoscete da così poco tempo, non avete la minima idea di come prendere in mano la conversazione e aiutarla.


E' proprio a questo che sto pensando mentre scendo dalla macchina insieme a Chris. Oggi Max mi ha dato buca, stando a quel che mi ha detto la scuola gli ha concesso un permesso per suo padre che si deve operare. Quindi sia lui che sua madre sono in ospedale con lui per stargli vicino. Certo, sono un po' preoccupato per il mio amico, ma saprò sopravvivere un giorno senza di lui. Almeno per quel giorno la mia attenzione è rivolta esclusivamente a dare supporto morale a Chris. Quando il giovedì prima era tornata a scuola Tania era ripartita all'attacco con lei. Non so cosa gli abbia detto di preciso durante la pausa quel giorno, visto che non ero vicino a lei e le ho intraviste solo per un attimo nel corridoio. So solo che dopo Chris ha assunto un'espressione cupa per tutte le ore successive. Purtroppo quel giorno e anche quello dopo le mie lezione sono state differenti dalle sue ed è sempre tornata a casa insieme a sua madre, quindi non ho potuto avvicinarla. Quella mattina sono passata a prenderla, ma non mi sembrava il caso di intavolare il discorso così presto la mattina. Avrei aspettato la fine della giornata scolastica per parlargli.


- Oggi abbiamo le stesse lezioni giusto? - chiedo, un po' per rompere il ghiaccio, un po' per trascinarla fuori dal suo stato d'animo apparentemente anormale per lei in quel momento. Almeno io non credo sia normale il modo in cui il suo volto candido sembra essersi improvvisamente scurito.


- Cosa? Si certo - si limita a borbottare distrattamente lei. Qualcosa mi dice che l'ho interrotta in un momento di profonda riflessione. Oppure era semplicemente persa nei suoi pensieri poco solari.


- Tutto bene Chris? E' da un po' di giorni che sei più strana del solito -


Sentendomi dire questo lei mi guarda sforzandosi di apparire meno malinconica di prima. Apprezzo il suo tentativo, ma comunque la mia preoccupazione per lei non svanisce. Cosa mai gli avrà detto Tania di così terribile? Per aver umiliato già una volta pubblicamente la ragazza più popolare della scuola, quest'ultima non dovrebbe essere in grado di farle un effetto così tremendo su di lei. Che forse invece successo anche qualcosa a casa? Il fratello ha ripreso a bere? Possibile. Ma ciò non cambia che l'unica che può assolvere i mie dubbi è Chris stessa.


- Si sto bene, sono solo distratta ultimamente. Scusa -


- Non devi scusarti Chris, voglio solo sapere se è successo qualcosa. Io e te abbiamo un accordo ricordi? Se hai bisogno, io sono qui - gli ricordo e lei accenna un sorriso, seppur un poco spento. Mi accorgo che infondo una parte di lei è dispiaciuta di avermi messo in allarme.


Qualche minuto dopo siamo a lezione con il professor Smith di economia. Non è una novità che inizi già a perdermi dopo nemmeno un quarto d'ora che la lezione inizia. Chris, invece, è super attenta e prende un bel po' di appunti. Io a malapena riesco a scrivere una frase qua e là! Comunque evito con lei di lamentarmi per questo a fine lezione. Quest'anno ho promesso a zia Nancy di non giocarmi il diploma, ma di questo passo non sono convinto nemmeno di arrivare alla fine del semestre. Le due ore successive abbiamo Storia e direi che non mi va di certo meglio con gli appunti.

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