Il mostro

84 4 7
                                    

Mancava poco.
Era inevitabile.
A breve il mostro sarebbe entrato nella stanza, e avrebbe incominciato il massacro; solo in pochi si sarebbero salvati.

Anche se la via di fuga era aperta i ragazzi sapevano che non sarebbero potuti tornare a casa; d'altronde propio i loro genitori li avevano mandati lì, e non li avrebbero certo accolti con dolci parole.

E nonostante sapessero già da qualche settimana quale sarebbe stato il loro destino, non si erano preparati alla battaglia.

Solo una cosa li avrebbe potuti salvare dalla loro imminente fine; ed era la memoria del mostro, stanca e affaticata dalla veneranda età.
Se si fosse dimenticato il suo scopo tutti si sarebbero salvati.

Il suono della campana fece capire a tutti che l'ora era giunta.
E velocemente si misero ai propi posti di combattimento, precedentemente assegnati.

Ed eccolo lì, sulla porta, apparso dall'oscuro corridoio.
Con sguardo bieco osservò l'interno della stanza, per assicurarsi che non mancasse nessuno.

A passo lento si diresse davanti ai ragazzi, in modo da poterli vedere tutti senza troppe difficoltà.

L'unico rumore che si poteva udire era il ticchettio dell'orologio che scandiva lo scorrere del tempo.

Aprì il grosso libro nel quale segnava la maggior parte delle sue torture, e con voce solenne disse:

<Bene ragazzi oggi, come vi avevo annunciato la scorsa settimana, interrogo.>

Spazio autrice

Good morning!
E voi siete dei bravi bambini e studiate oppure no?
O avete fortuna e non vi chiamano mai?
In ogni caso........
see you at the next story.

Assassino con DelittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora