Polly Gray - Dead but not totally death (parte 2)

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"Cosa vuoi da Elizabeth Gray?"

"Credo che sia mia madre"

Guardai la donna e il giovane che si trovavano sulla soglia dell'abitazione. Nessuno dei due si muoveva o parlava. "Sapete dove sia?" la donna si avvicinò a me, lacrime riempivano i suoi occhi mentre poggiava la sua fredda mano sulla mia guancia.

"Y/N? Sei veramente tu?" la donna fu tirata indietro dal ragazzo, che avevo uno sguardo irritato. "Sì sono Y/N, sei tu Elizabeth?" il ragazzo si avvicinò a me con sguardo infuocato "Non so chi cazzo sei o che cazzo vuoi ma non sei Y/N. La mia sorellina è morta tre fottuti anni fa. Dimmi chi sei o lo rimpiangerai cazzo" i miei occhi si spalancarono. Michael. I miei occhi si riempirono di lacrime alla vista di mio fratello maggiore.

Feci un sorrisetto al ragazzo difronte a me "Davvero Michael? Credi che abbia paura di te?" aprì la bocca per parlare ma lo interruppi di nuovo "Ascolta, lasciami entrare e ti spiegherò tutto" mi guardò di nuovo "non entrerai in questa casa, ora dimmi chi sei" sospirai e feci un passo indietro, la nostra vicinanza era diventata scomoda. "Se non fossi Y/N come farei a sapere che quando avevi quattro anni, hai tirato un pesce fuori dal fiume e lo hai portato casa. Dicesti che lo stavi salvando da morte certa"

Elizabeth lasciò che le lacrime scorressero libere sulle sue guance avvicinandosi a me. Mi abbracciò e mi accarezzò i capelli. Michael era sorpreso e non sapeva cosa dire.

Imparai che Elizabeth preferiva essere chiamata Polly e Michael era tornato anche lui da poco a Small Heath. "Credevamo fossi morta Y/N, cos'è successo?" chiese mio fratello "Ero morta, ma non totalmente". Risi alle loro espressioni confuse, così spiegai come Alfie mi aveva aiutato e come si era preso cura di me.

Michael mi tirò in un abbraccio e le sue braccia mi strinsero in una presa salda. "Mi sei mancata così tanto Y/N" gli regalai un piccolo sorriso e ricambiai l'abbraccio. Ci separammo vedendo Polly guardarci, con occhi pieni di lacrime. "Pensavo che fossi morta piccola" guardai il pavimento, sentendomi in colpa, cercando di non pensare a cosa lei avesse potuto provare. "Mi dispiace mamma" la sua bocca si aprì per lo shock, sorpresa di sentire quella parola. Mi abbracciò piangendo sulla mia spalla.

Michael le accarezzò la schiena mentre lei si staccò da me cerando di tornare in sé.  Mi accarezzò la guancia con una mano mentre con l'altra faceva lo stesso sulla guancia di Michael "I miei bambini" sussurrò, ma in tono abbastanza alto da permetterci di sentirla.

La porta si spalancò ed entrarono due uomini correndo...mentre giocavano con delle pistole? "John, ti ho appena sparato cadi" un terzo uomo si schiarì la gola e gli altri due si voltarono. Rimettendo le pistole nelle fondine, cercarono di non ridere di Michael "allora, chi è la giovane fortunata, eh ragazzo?" chiese il più vecchio. Il terzo uomo che era appena entrato si unì agli altri due, aspettando una risposta.

Mamma si mise difronte a me e Michael "Ragazzi questa è vostra cugina, mia figlia Y/N" sorrisi salutando i ragazzi "Oh merda Y/N? Quando eri piccola lanciavo te e Michael fuori dalla finestra  e John vi afferrava, comunque sono Arthur" John parlò "Sì, vi mettevo in una scatola da scarpe e poi vi calciavo giù per Watery lane" sorrisi a entrambi e poi guardai il pavimento.

Michael notò il mio sguardo triste e mi avvolse con un braccio, il suo istinto fraterno si era attivato, guardai i tre uomini difronte a me "Mi dispiace ma non mi ricordo, mi ricordo solo quando ci hanno portato via" il terzo uomo si avvicinò a me "Va tutto bene, ora sei a casa tesoro e sono sicuro che ai ragazzi non dispiacerà replicare quei ricordi per te" risi e sul suo volto prese vita un piccolo sorriso "Sono Thomas ma puoi chiamarmi Tommy"

Ero di nuovo con la mia famiglia e non ero mai stata così felice. Erano passati alcuni anni e io aiutavo Michael a gestire l'attività e mi trovai davvero bene. Tommy mi chiese anche se potevo andare a Londra con lui per aiutarlo con gli affari.

Tommy mi portò in un posto particolare di Londra che conoscevo fin troppo bene. Camminammo all'interno di quel familiare edificio ed una voce urlò da lontano "Sei solo?No?Chi c'è con te?" Tommy mise un braccio intorno a me e mi portò sotto la luce dove incontrai una faccia familiare.

"Y/N?"

"Alfie"

"Vi conoscete?!"

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Ed eccoci con la seconda parteeee, spero vi sia piaciuta anche questa come la prima, ovviamente commentate e votate.

Hope🐾

Immagina Peaky Blinders {TRADUZIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora