Gocce di sudore facevano risplendere la tua faccia mentre camminavi verso la porta del Garrison. Dire che eri spaventata era un eufemismo. Eri assolutamente terrorizzata. Sapevi come potevano essere i tuoi fratelli e non avevi idea di come avrebbero potuto reagire alla tua notizia.
Avevi chiesto una riunione di famiglia e tutti erano già lì, tranne te. Avevi cercato di metterci più tempo possibile, ma sapevi cosa avevi bisogno di dire, e sapevi di doverlo dire presto o tardi.
Lo sapevi da quando avevi quindici anni, che non eri come il resto delle ragazze. Non gettavi uno sguardo a ogni ragazzo carino che passava, infatti, non battevi neanche ciglio, rimanevi impassibile. Dato che eri la sorella minore degli Shelby, i ragazzi ti si avvicinavano a mala pena cosa che non ti rattristava minimamente. Adesso avevi vent'anni, avevi nascosto il segreto perfettamente per 5 anni, ma adesso ti stava mangiando da dentro. La tua famiglia era unita e tutti si dicevano tutto, ti sentivi come se in qualche modo li stessi tradendo, mentendogli.
Prendesti un respiro profondo, e apristi le porte del Garrison. Harry annuì nella tua direzione, salutandoti, ricambiasti con un gesto veloce della mano, prima di dirigerti lentamente verso la stanzetta laterale in cui la tua famiglia era seduta.
"Guarda chi è arrivato, ci hai messo tanto eppure, sei stata te a indire questa riunione di famiglia" ti derise Arthur, ingoiando poi un sorso di whiskey.
Mormorando uno "scusate" prendesti posto tra John e Finn.
"Avanti Y/N, spero per te che sia importante, perché ho molte cose da fare" Tommy si accese una sigaretta guardandoti, ottenendo uno sguardo d'ammonizione da parte di Polly. Tommy non era mai stato paziente ed odiava essere interrotto mentre stava facendo qualcosa.
Piegasti la testa in avanti, e un sospiro tremolante uscì dalla tua bocca, prima di rialzare la testa. Forse non era troppo tardi. Magari avresti potuto cancellare questa riunione dicendo di esserti dimenticata ciò di cui volevi parlare? No, non potevi farlo. Dovevi ingoiare il grappo che avevi in gola, e confessare.
"Prima che io parli, promettetemi che non vi arrabbierete" il tuo sguardo vagò per la camera, mai sostando su una sola persona, per evitare che in qualche modo potessero leggere qualcosa nei tuoi occhi. Sapevi che non sarebbe stato possibile, ma in quel momento non avevi idea di cosa sarebbe potuto succedere.
"Che cosa hai combinato?" rise John scombinandoti i capelli.
"Qualunque cosa sia successa, possiamo lavorarci insieme, come facciamo sempre" Polly posò una mano sul tuo braccio, accarezzandoti, cercando di tranquillizzarti.
"Non so come dirvelo, uhm...io.."
"Sputa il rospo Y/N" Tommy alzò gli occhi al cielo, diventando infastidito dalla situazione.
"Sta zitto Thomas, magari sarebbe stato più facile se non ci fossi stato" disse Polly a suo nipote.
"A me...uhm, a me non piacciono i maschi?" uscì più come una domanda che un'affermazione, non sapevi cos'altro dire e pregavi Dio che avessero capito di cosa parlavi e che non ti chiedessero di ripetere.
Finn, che era stato zitto per tutto il tempo, si lasciò sfuggire una risatina.
"bene, sei troppo giovane per frequentare ragazzi, almeno non avremo bisogno di ucciderne alcuno" anche gli altri risero annuendo. Un gemito di frustrazione uscì dalle tue labbra, attirando l'attenzione dei ragazzi.
"Non intendevo quello, volevo dire...ugh lo dirò esplicitamente. Sono gay" dicesti. Piegasti la testa verso il basso, non volendo vedere i loro sguardi di disapprovazione, rabbia e disgusto.
"Finalmente cazzo" gridò Arthur, facendo esultare tutti i ragazzi.
Alzasti la testa, confusa nel vedere tutti con degli enormi sorrisi stampati in faccia. Nessuno sguardo carico di disapprovazione, rabbia o vergogna. Loro erano felici?
"Lo sapevamo già Y/N, lo avevamo intuito. Avevamo deciso di non dire nulla per non infastidirti, volevamo che ce lo dicessi quando ti saresti sentita pronta" la voce di Tommy era calma e soffice, un sorriso gli adornava le labbra. I tuoi occhi diventarono lucidi. Non sapevi perché avevi anche solo pensato che si sarebbero arrabbiati o tristi. John ti abbracciò, stringendoti forte in un caloroso abbraccio.
"Q-Quindi non siete arrabbiati?" balbettasti, facendo ridere i ragazzi ancora una volta.
"Perché dovremmo esserlo?" chiese Finn, portandosi la sigaretta alle labbra.
"Beh penso che sia giusto dirvi che ho una ragazza" arrossisti grattandoti il retro del collo. Un altro giro di applausi ed esulti arrivò dai ragazzi, facendoti ridere per la loro reazione.
"è carina?"
"Dove lavora?"
"Com'è?"
Fosti inondata da un mare di domande ma ridesti e basta insieme agli altri.
"Sì, è carina, lavora al negozio di fori infondo alla strada, e onestamente, è una delle cose migliori che mi sia mai capitata"
Un giro di "aww" uscì dalle bocche degli Shelby, a parte da John che aveva altro da dire.
"La biondina del negozio di fiori? Dannazione Y/N, volevo chiederle di uscire domani" finse uno sguardo di rabbia, ti scompigliò i capelli. Tommy era rimasto in silenzio tutto questo tempo, e tu eri preoccupata.
"Tommy?"
"A me va bene Y/N, sono felice per te, se qualcuno dovesse mai dire qualcosa o insultarti, diccelo, e ce ne occuperemo noi, e se lei dovesse mai ferirti, non mi interessa che sia donna, gliela faremo pagare. Nessuno fa del male a mia sorella"
Annuisti e sorridesti alle parole di tuo fratello, eri grata di avere loro come famiglia. Perché mai ti eri preoccupata?
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Come va? Piaciuto il capitolo?Hope🐾
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Immagina Peaky Blinders {TRADUZIONE}
FanfictionQUESTA STORIA NON È MIA MA LA TRADUZIONE DEGLI IMMAGINA DI @PeakyShxlby I personaggi sono: Arthur Tommy John Finn Michael Polly Isaiah Bonnie Alfie Charlie Detto questo buona lettura~♡ ⚠️presenza di linguaggio forte⚠️