6.

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"...kageyama?"
Mi ritrovai di fronte a casa il moro senza preavviso.
"Posso...entrare?"
Io annuì ancora confusa, non era da lui venire da me dal nulla.
"Che c'è?"
Notai un certo velo di agitazione sul suo volto, cosa che mi preoccupò.
"Oi, tutto bene?"
Decise finalmente di parlare alzando lo sguardo da terra.
"Nulla di che...solo, potrei..."
Lui arrossì di colpo mettendosi una mano sul viso.
"No nulla scherzo"
Confusa mi avvicinai, lui era seduto sul divano quindi mi accovacciai di fronte a lui spostandogli la mandi dal viso.
Lui mi guardò abbastanza sorpreso, aveva gli occhi delicatamente Rossi, ciò indicava o che si era drogato o ha pianto.

Forse la seconda, non ha i soldi per la droga.
Capì finalmente cosa intendeva, forse.
Lo abbracciai, lui rimase rigido all'inizio, lasciandosi poi andare in un mare di lacrime e singhiozzi.
Lo strinsi più forte chiudendo gli occhi, vedendolo in questo stato mi sentì il cuore stringersi.
Il "re del campo"...aveva come tutti i suoi problemi e preoccupazioni.
Ovviamente non li conoscevo tutti ma ero consapevole di molte delle cose che lo tormentavano.
Da piccoli Tobio pensava più ai sentimenti degli altri, era forse più gentile...
No, non era oikawa quello che lo rese egocentrico, ma suo nonno.
questa cosa è presa dal manga
Suo nonno fu quello che gli insegnò a giocare a pallavolo, era inutile dire che ci si era affezionato, infondo, era lui quello che gli aveva fatto scoprire una passione a lui importantissima.
Lui però morì poco prima di andare alle medie, cosa che lo riscosse parecchio.
Non pianse, sembrava una bolla di vetro che conteneva una tempesta, poteva scoppiare da un momento all'altro ma non lo fece.
Si allontanò delicatamente da me e io gli presi il viso fra le mani.
Aveva il labbro tremolante, gli occhi rossi luccicanti, le guance e le punte delle orecchie rosse e il viso bagnato da mille gocce di acqua salata.
Gli asciugai qualche lacrima cercando di essere il più rassicurante possibile.
"Kags...cos'è successo?"
"Odio farmi vedere debole"
Sospirò lui tirando su col naso.
"Lo so, ma il non temere le proprie emozioni non significa essere deboli, tu sei forte."
"...ma non da te" continuò ignorando ciò che dissi.
Lui distolse lo sguardo sussurrando, sorrisi in risposta.
"Sono felice che ti fidi di me..."
Gli asciugai il resto delle lacrime con la manica della mia felpa.
Sembrava un cucciolo indifeso...lui mi ha sempre causato questo senso di protezione, forse perché era l'unica persona che mi è sempre rimasto accanto, non importa la merda di carattere che avevo.
Ma si, avrei fatto di tutto per tenermelo vicino.
Mi sedetti in parte a lui.
"Quindi...cos'è successo?"
"Oh...gli stessi pensieri, avevo rifatto quell'incubo legato a ciò che successe in terza media e...quando mi risvegliai mi ritrovai a pensare sui vari errori ritornando alla stessa risposta"
"Ma oi, te l'ho ripetuto più volte, se fossi stato un errore i tuoi ti avrebbero abbandonato e se tanto dici di essere un errore, sei l'errore più piacevole che abbia mai visto"
"T/n...come fai a starmi ancora amica?"
"Ti chiederei lo stesso, ti sembra normale cercare di continuo di diventare amico con una che ti picchia 24/7 e ti prende in giro di continuo? Sul serio, sei l'unico che mi è rimasto accanto, non importa quanto di possa dare fastidio il mio carattere, poi si vabeh, ci sono gli ukai ma loro hanno deciso di prendersi cura di me"
"Io ho sempre provato un certo tipo di connessione, qualcosa che mi spingeva a volerti rincontrare di nuovo, anche se non sapevo da dove proveniva..."
"Ma in questo modo sei riuscito ad entrarmi nel cuore e diventare il mio migliore amico, non ti cambierei mai per nulla e nessuno, anche se le nostre vie ogni tanto si dividono, siamo sempre finiti sulla stessa strada, come quest'anno, ero comunque sicura che ci saremmo ritrovati e anche se quel che ho detto era il contrario...io speravo con tutto il mio cuore di trovarti alla karasuno anche se...tu volevi puntare alle altre superiori...forse è colpa mia se non ti hanno acettato, intendo, continuavo a sperare di trovarti nella mia stessa scuola e-"
"No, non è colpa mia, ma il mio egocentrismo e comunque sono felice di averti trovata..."
Sentì un'ondata di emozioni salirmi fino agli occhi, si, stavo per piangere.
Tobio si avvicinò di colpo preoccupato.
"NO NO NO SCUSA NON INTENDEVO FARTI PIANGERE, HO DETTO QUALCOSA DI SBAGLIATO?"
all'inizio ne rimasi delicatamente stupita ma poi risi asciugandomi il viso.
"Sei sempre lo stesso"
Sospirai richiamando quelle poche volte dove piansi di fronte a lui.
"Ho sempre odiato vederti ferita"
"Anche io"
Lui sorrise e io lo abbracciai di nuovo.
"Che è? Vuoi dormire qua così che i mostri del buio non ti mangino?"
"Si."
Gli passai una mano fra i capelli andando in camera mia a preparare le coperte.

Kageyama's POV

Mi arrivò un messaggio da terushima indicando che era appena arrivato in paese, sono le 10 quindi ne rimasi delicatamente confuso, spiegò che aveva perso il telefono in treno e che era dovuto andare alla fermata seguente per riprenderlo.
Dopo qualche minuto arrivò T/N con due materassi e tantissime coperte.
"....fra, tutto bene?"
Le chiesi.
Lei mi lanciò uno dei tanti cuscini urlando
"NON TI LASCIO SUL DIVANO"
io risi aiutandola a preparare il tutto.

Hinata Shoyo//Sweet DahliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora