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"Volevo chiederti se ti andava pure di mangiare assieme a pranzo"
Sorrise, non so se era la mia immaginazione o cosa, ma sembrava un po' agitato.
"Non ho portato nulla per pranzo, lo dimentico sempre"
Risposi semplicemente estraendo dalla tasca un chupachups al limone, aprendolo e  mettendolo poi in bocca.
"Oh, se vuoi possiamo dividere il mio"
"Mh...no"
Il suo sorriso svanì per un secondo come deluso
"Possiamo parlare senza mangiare" continuai
T/n no cosa tu non dovevi accettare, perché sei così gentile con lui?
Il volto del ragazzo si illuminò in risposta.
"GRAZIE!"
Corse via iniziando gli allenamenti.
Sorrisi inconsapevolmente, era davvero strano quel ragazzo.
Dopo qualche minuto, annoiandomi, decisi di aiutare la manager, era una ragazza non troppo alta, con i capelli mori e occhi blu scuro.
"c'è qualcosa che posso fare?"
"Uhm...i palloni, potresti prenderli e metterli nella cesta"
Io annuì.
Hinata saltava davvero in alto, potevo anche vedere il fuoco della passione ardere nei suoi occhi.
...amava sul serio giocare?
...un po' come me e la chitarra...lui ha avuto qualcuno che gli è stato accanto ad aiutarlo a crescere questa passione? Io non esattamente, i miei non li vedo da un po', sono morti in un incidente in crociera quando avevo 7 anni.
Passai mezzo anno da mia nonna che morì poco dopo per attacco cardiaco...iniziai sul serio a pensare che la morte di tutti fosse a causa mia.
Inutile dire che mi chiusi in me stessa.
Un amico di mio nonno, che era già morto quando avevo 3 o 4 anni, decise di prendersi cura di me. Era l'allenatore della karasuno ed era lui quello che allenava il piccolo gigante, aka mio cugino.
Mi affezionai molto a loro, Ukai vecio, ikkei, trovò il modo per farmi togliere quei "inutili" sensi di colpa, anche se non sembrava, poteva essere davvero dolce.
Mi sono affezionata anche molto a Suo nipote, Keishin.
Dicono che ho preso molto dal carattere di Tenma e modestamente...
(Nell'anime mi sembra che non hanno ancora fatto vedere "completamente" il piccolo gigante ma si nel manga lo fanno vedere di faccia e si chiama Tenma Udai)
Ritornando alla realtà, Essendo cresciuta attorno ad amanti di pallavolo finì per imparare molte delle tecniche, potrei tranquillamente diventare la manager ma sono troppo pigra e ciò significherebbe dover essere gentil- o no? Fatto sta, meglio evitare.
Ricevetti i palloni che non riusciva a prendere Nishinoya, che erano davvero pochi.
Erano tutti fantastici anche se c'erano varie disconnessioni, cosa normale per una squadra con 4 nuovi membri.
All'inizio rimasero abbastanza scioccati e mi chiesero se giocavo a pallavolo, fortunatamente rispose kageyama senza mettere di mezzo il fatto che ho vissuto la mia infanzia con gli Ukai.
Verso le 7:30 andarono a cambiarsi e io passai a prendere il mio borsone notando una chiamata persa.
"Porcospino daltonico" (no non è bakugou)
Ah Uau mi sa che ha saputo del fatto che mi sono iscritta alla karasuno.
Le lezioni iniziavano alle 8 e 10 e se ci mettevo troppo saltare qualche lezione non fa male.
Kageyama mi vide uscire dal cancello principale, gli feci il segno della "U" sperando mi capisca ma lui mi rivolse uno sguardo confuso e poi schifato.
"Vagina?" Sussurrò quasi scandalizzato.
"....MA NO, UKAI, U DI UKAI."
Gli diedi una pacca sulla testa correndo poi fuori.
Mi diressi al negozio in cui lavorava.
Entrai col fiatone urlando
"AYE PITULLO"
L'uomo cadde dalla sedia facendomi scoppiare a ridere.
"HAHAHAHWHSHHUHUHUHDHHUS FRATEEEE- stai fuman-"
Gli strappai la sigaretta di colpo dandogli uno schiaffo.
"OI- È DA ORE CHE TI CHIAMO, BESTIA DI SATANA"
"Fra io sono satana, non una sua bestia, comunque le cazz vuoi"
"PERCHÉ TI SEI TRASFERITA QUI E NON MEL'HAI DETTO? È DA 5 MESI CHE NON CI VEDIAMO GENIA"
"Eeeeeeh si scusa-"
Il biondo sospirò passandosi una mano fra i capelli
"Stai invecchiando."
"Si grazie per averlo notato"
"Di niente~"
Gli rivolsi un sorriso innocente, lui rise abbracciandomi.
"Sai che la gente potrebbe tranquillamente darti per pedofilo?"
".............perché dovrebbero?"
"Hai 28 anni, ma sembra che ne hai 40-"
"EH?!"
"Shush lasciami parlare, hai un botto di piercing alle orecchie, la barba tagliata male e fumi 24/7"
"..."
"E stai abbracciando una ragazzina di 14 anni"
"..."
"Ma ti voglio bene lo stesso"
"Ah, non hai scuola ora?"
"AH- ah vabhe ormai rientro alle 8 e 45, mi sta in culo inglese"
"Ti sta in culo però hai comunque 100"
Non risposi, era vero, inglese era una delle poche materie in cui andavo bene, anzi, forse l'unica dopo musica.
alle 8 e 40 guardai il cellulare e feci per uscire quando Keishin mi fece una domanda:
"Come...va la squadra della karasuno? Non che m'interessi neh-"
"Si, si, ci sono 4 membri del primo anno che mi ispirano...un certo lato di me sente che ridaranno le ali ai corvi"
Sorrisi, era raro da parte mia fare certi commenti ma...ero sincera, credo in loro, io, una persona pessimista che odia dare fiducia anche se spesso la da inutilmente senza neanche volerlo.
L'uomo che avevo di fronte mi guardò in silenzio e poi sorrise anche lui.
"Se lo dici significa che sono davvero bravi"
"Bravi bravi no, ma il potenziale ce l'hanno"
"Ma NoN sI aPpLiCaNo"
"OK VADO" presi il borsone abbracciandolo velocemente, lui rise dandomi due pacche in testa.
"STA SERA PASSO DI QUI, ESIGO IL CIAIBO CALDO"
lui non fece in tempo a rispondere che ero già uscita.

Hinata Shoyo//Sweet DahliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora