E un'altra giornata negli Inferi era passata e Persefone si trovava da sola nel letto,dato che Ade non sarebbe tornato per tutta la notte. La dea si stiracchiò,occupando tutto lo spazio disponibile con un sorrisetto felice sulle labbra. Finalmente non doveva aver paura di colpire nessuno che dormisse al suo fianco o veder spuntare a caso l'oscuro marito da qualche parte. Si sentiva libera. Cioè,quasi libera. Bene pensò adesso posso tranquillamente dormire perché non ho nessun dio mezzo nudo vicino. La dea sospirò e si girò su un fianco,chiudendo gli occhi.
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
Ok,questo è il mio momento pensò Apollo. Era rimasto tutto il giorno ad aspettare e,quando aveva saputo che suo padre avrebbe tenuto impegnato Ade tutta la notte per farsi aiutare a incantare una mortale (sinceramente Apollo non aveva la minima idea del perché Zeus avesse chiesto a quel vecchio scorbutico di suo zio,ma tant'era),aveva fatto i salti di gioia. Aveva campo libero. È ora di dare un po' di felicità a questa dea sfortunata....ed estremamente sexy. Comparve in un lieve bagliore dorato nel castello degli Inferi e cominciò a camminare. Esattamente non sapeva dove stesse andando,ma confidava nel fatto che prima o poi avrebbe per forza trovato la camera padronale. Si perse qualche volta per i labirintici corridoi di quell'immenso palazzo,ma,alla fine,imboccò una via che sapeva essere giusta. Lo sentiva non sapeva perché. Lo sentiva e basta. Stava correndo un grosso rischio,se Ade l'avesse beccato lì,sarebbe andato su tutte le furie,ma,dopotutto lui non c'era,no? Alla fine del corridoio,trovò una porta scura. Qui. Prese un respiro profondo e abbassò la maniglia.
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
Persefone sentì la porta cigolare. Che Ade fosse già tornato? Accidenti,ma da quanto dormiva? Non molto. Una mano le si posò su una spalla e lei ebbe un fremito. Non era Ade,la mano era decisamente più piccola. E lui non si avvicinava mai così tanto da toccarla addirittura. La dea si voltò e strinse gli occhi. Un dio con corti riccioli biondi,lentiggini e luminosi occhi azzurro cielo le regalò un meraviglioso e bianchissimo sorriso a trentadue denti:"Ciao Persie". Persefone riconobbe solo allora il tipo:"A-Apollo? Che ci fai qui?". Apollo si distese accanto a lei, dandole un bacio su una guancia:"Portare un po'di gioia a una ragazza indifesa. Che dici?". :"Che cosa?". :"Tu sai cosa intendo"fece il dio alzandosi sopra di lei:"Allora accetti?". Persefone ci pensò su un attimo. Dopotutto non c'era niente di male a divertirsi un po'. Ma adesso era sposata. Ma che centrava? Ade non ci aveva mai provato con lei. Si limitava a dormirle a fianco e basta. Ma non l'aveva mai fatto prima. Era spaventata e insicura:"O-ok...Ok....?". Apollo sfoderò di nuovo il suo smagliante sorriso:"Passerai una notte indimenticabile,dolcezza".(Okay,now,se vi aspettate che vi dirò esattamente cosa successe quella notte,scordatevelo. È imbarazzante,e poi penso che la maggior parte di voi sappia già di cosa parlo. Per quei pochi stolti che non l'hanno ancora capito è una piccola e sporca parolina che comincia con s..... vi lascio fantasticare sull'argomento😐😐😐)
(Ore dopo)
La dea si sedette,guardando Apollo alzarsi:"Bé,adesso devo andare...Ti è piaciuto?". Persefone non rispose,scioccata. Il dio ridacchiò:"Oh,dimenticavo che non l'hai mai fatto prima,non sei abituata"disse sedendosi sul letto:"Ricorda,chiamami se hai bisogno di divertirti un po' "continuò dandole un bacio a tradimento sulle labbra. Era così vicino che la dea poteva contargli le lentiggini sul naso. Apollo sparì in un bagliore dorato. Persefone si guardò intorno. Era davvero sola adesso? Perché aveva accettato? Era stato... Era stato...Non riusciva a descriverlo. Era terrorizzata da cosa stava succedendo prima, ma non si era mossa,aspettando che il dio finisse. Non si era affatto divertita. Non era affatto come si aspettava. Ancora in uno stato di shock,si ridistese, provando ad addormentarsi. Doveva solo aspettare che le passasse. Doveva solo accettarlo. Ma qualcosa le diceva che non l'avrebbe mai accettato.
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
Ade tornò che erano le tre di mattina passate. Il dio si passò una mano sul viso accidenti,non lo rifarò mai più . Entrò nella camera che condivideva con Persefone e sparì in bagno. Si fece una doccia,si asciugò i capelli e si cambiò,rimanendo in boxer. Era stata una giornata lunga e stressante,e,per qualche miracolo, non aveva preso suo fratello per il collo dopo che l'aveva visto giocare con una mortale. Caspita,sono donne,non giocattoli.
Sospirò e si infilò sotto le coperte. Probabilmente il giorno dopo non si sarebbe fatto vedere in giro per il castello,era troppo stanco...sentì dei singhiozzi venire da dietro di lui. Aspetta,singhiozzi?! Si voltò piano verso Persefone. La dea stava piangendo e tremando nel sonno. Stavolta era lei ad avere gli incubi. Nel petto del dio montò un estremo bisogno di confortarla, anche se lei non avrebbe mai accettato,dato che lo odiava. Ma non poteva vederla così. Il suo istinto prese il sopravvento. Strinse la dea a se,senza aspettare oltre. La sentiva accoccolata vicino a lui,e questo lo fece sentire bene come non si era mai sentito. Non erano mai stati così vicini.Persefone aprì gli occhi,trovandosi in una posizione che non ricordava di aver assunto. Alzò un po' lo sguardo,anche se le lacrime che continuavano a scenderle sulle guancie le rendevano difficile vedere. Si trovava con la testa sul petto di Ade,mentre il dio la abbracciava delicatamente. Sentiva le sue forti braccia strette attorno alla schiena e il suo mento tra i capelli. Persefone prese un respiro profondo e il fresco profumo del dio le riempì le narici. Le ricordavano le pinete di montagna,dove faceva freddo e cresceva poco,se non niente. La dea si avvicinò di più ad Ade. Lo odiava con tutta se stessa,ma non aveva pensato neanche per un momento di ritirarsi dal contatto. Aveva bisogno di essere confortata da qualcuno,dopo quello che era successo qualche ora prima. Le sarebbe andato bene chiunque. E ora il dio degli Inferi le stava dando ciò di cui aveva bisogno senza che lei nemmeno lo chiedesse. Prese un altro respiro e sentì di nuovo quel profumo fantastico. Non l'aveva mai notato,forse perché non era mai stata abbastanza vicina da sentirlo. La dea chiuse serenamente gli occhi tra le braccia di Ade,cullata dal calore del suo corpo scolpito.
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
( Wella gente,come va? Questo capitolo mi è piaciuto un sacco scriverlo,soprattutto la fine,ditemi se è piaciuto anche a voi. Comunque,non so se avete notato ma molte scene decenti si svolgono a letto,probabilmente perché è l'unico posto in cui riesco a far stare insieme Ade e Persefone.Another thing,ditemi cosa pensate di quel figlio di un chitauro (anche se vorrei dire peggio) di Apollo,e ricordatevi cos'ha fatto,legatevela al dito,perché verrà il giorno del giudizio e non avrà scampo dalla furia di.....Sorpresa,non ve lo dico,ditemi chi pensate che sia😈😈😈😈😈 e come pensate che reagisca😡😡😡😡.
Pokevision salutaOh,inventatevi dolorose torture per quel pezzo di sterco semidivino,io aspetto solo di leggerle😎😎😎)
STAI LEGGENDO
Those blue ice eyes
FantasyL'ennesima rielaborazione del mito di Ade e Persefone,ma rigirata per aspetti che nessuno ha mai esplorato. Dimenticatevi il dio degli inferi scuro e cupo,in questo libro imparerete a conoscere un dio dalla cresta blu moderno e moralmente fragile ch...