La grande vendetta

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[Okay,mi ero dimenticato/a di Apollo. Però in questo capitolo si vendicheranno. Sorry, ho troppe idee per la testa...]

Ade e Persefone si trovavano a letto,quando a lei venne in mente una cosa. Ormai erano sposati realmente da qualche mese,ma lei non aveva ancora trovato il coraggio di dire al dio degli Inferi cosa era successo con Apollo.
Forse era quello il momento giusto. La dea si voltò verso Ade e lo guardò:"Ade...devo dirti una cosa..."
Il dio si voltò verso di lei, preoccupato:"Che cosa?"
:"È-è una cosa che è successa all' inizio,prima che ti amassi...non so se ti piacerà molto..."
:"Vai avanti..."
:"I-io...promettimi che non ti arrabbierai..."
:"Te lo prometto"
Persefone si avvicinò e sussurrò all' orecchio di Ade tutta la faccenda.
Quando finì,gli occhi del dio erano di un blu così acceso che brillavano nell'oscurità:"LUI HA FATTO COSA?!"
:"Ti prego non ti arrabbiare..."
:"Come posso non arrabbiarmi?!" ringhiò Ade sedendosi sul letto:" Quel-quel...non so nemmeno come definirlo senza dire parolacce!".
:"Ade..."
:"Come ha osato?! Come-ha- osato?!"
:"Ade calmati"fece la dea posandogli una mano su un braccio.
:"Come posso calmarmi dopo questo?! Non si immagina nemmeno che fine farà!"
:"Mi voglio vendicare quanto te,ma rimandiamolo a domani-"
:"Ecco perché lo vedo sempre qui in giro!"
:"Senti,ora che lo sai,domani convocalo. Se farà quel che mi aspetto che faccia,potrò vendicarmi"
:"Perché non lo lasci fare a me?"
:"Perché tu lo faresti in mille pezzetti. Lasciami fare,vedrai che ti divertirai"
:"Perché non me lo lasci fare a pezzi?"
:"Vuoi vedertela con Zeus? Ti spedirebbe nel Tartaro,lo sai?"
:"Mmm...si...deve pagarla però..."
:"Vedrai che ce la pagherà...per ora torna solo a dormire,che è tardi"
Il dio tornò sotto la coperta fumando di rabbia:"Sto per prendere fuoco..."
:"Faccio comparire un estintore e ti spengo,giuro"
:"Dopo mi tocca lavarmi e non mi si asciugano più i capelli!"
:"Lo so,perché credi che lo faccia?"
:"Hai una mente malefica quanto la mia,lo sai?"
:"No. Io sono peggio"
:"Oh,vuoi fare la prova?"
:"Vuoi sfidarmi?"
:"No,certo che no,signora del male"
:"Bravo plebeo"
Ade ridacchiò:"Se sei così malvagia,voglio vederti domani con Apollo"
La dea sorrise mesta.
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Era mattina e Ade aveva convocato Apollo nella sala del trono,dove lo aspettava in piedi vicino a Persefone. Il dio comparve in un raggio di luce con un beffardo sorriso in volto:"Zio. A cosa devo questo....mmm...colloquio?"
Ade sorrise a sua volta,scoprendo gli appuntiti canini:"Ultimamente sono venuto a sapere una cosa sul tuo conto non molto piacevole-"
:"E così hai scoperto che tua moglie ti ha fatto le corna? Bene,non mi dispiace. Ora può essere felice, perché tu sai che con te non sarà mai felice,vero?". Il dio degli Inferi riuscì a conservare il suo sorriso obliquo. Dopo tanti anni a fare lo spietato signore del male,si era abituato a nascondere le emozioni, in particolare se dopo lo sventurato davanti a lui avrebbe sofferto,come sperava sarebbe successo:"Se ne sei così convinto,puoi chiederlo a lei stessa". Si spostò di lato e Persefone comparve dietro di lui.
:"Oh,ciao Persie,come va col tuo orrendo marito?"domandò Apollo mostrando tutta la sfacciataggine che aveva ereditato dal padre.
Persefone rimase impassibile:" Bene,a te come va coi sensi di colpa?"
:"Sensi di colpa? Io non ne ho. Tu?"
:"Si uno solo,credo che presto lo scoprirai"
:"Non vedo l'ora...se è quel che penso mi piacerà più del previsto..." fece il dio del sole sfoggiando un sorriso provocatorio.
A quelle parole,la dea chiuse i pugni. Ade se ne accorse. Stava quasi per intervenire,quando Persefone sorrise dolcemente e si avvicinò al dio. Gli posò le mani sul petto:"Sai,forse hai ragione"
Apollo ridacchiò divertito a lanciò ad Ade un'occhiata che la diceva lunga. Il dio riportò lo sguardo su Persefone:"Ma davvero tu sei sposata quel vecchio di mio zio?" le chiese.
:"Aspetta che-"provò Ade ma il dio del sole lo zittì:"Shh,sentiamo cosa prova davvero..."
La dea sorrise ancora,ma stavolta il suo sorriso non era dolce. Era inquietante e pericoloso. Apollo non se ne rese conto,troppo preso dalla presunta vittoria qual era,ma il dio degli Inferi si. Represse una risata. Aveva appena capito cosa voleva fare Persefone. O forse no. Bè,lui credeva di sì,ma in realtà non lo sapeva. Persefone alzò gli occhi color cielo su Apollo:"Sei uno stronzo". Il dio sgranò gli occhi:"COS-". Prima che potesse finire un piede numero 36 gli finì nei paesi bassi, tanto forte che probabilmente le sue cosine si sfracellarono. Apollo si piegò in due con un verso acuto e cadde in ginocchio,gli occhi lucidi di lacrime:"Questa non me l'aspettavo" disse con la voce stridula dal dolore. Ade scoppiò a ridere forte:"Non me l'aspettavo nemmeno io! Sei grande,Persie!"
La dea sorrise,guardando compiaciuta Apollo gemere a terra:" In realtà nemmeno io volevo fare così. È uno stronzo così grande che ho perso il controllo...volevo chiamare Zeus e dirgli tutto..."
:"Questo è diecimila volte meglio!"
:"Lo so,mi è venuta bene,la vendetta". Persefone si accucciò davanti ad Apollo:"In quanto a te. Osa farti vedere qui un'altra volta e non mi limiterò a un calcio solo... oh,e per favore,non dirlo a papà,o ti scateno dietro Ade e Cerbero messi insieme,e non so chi ti farà a pezzi più piccoli dei due..."
Apollo alzò lo sguardo su di lei:" Ammettilo"fece in acuto:"Io ti piaccio un sacco....io piaccio a tutti".
La dea lo guardò indignata. Stava per mollargli un altro calcio,quando Ade si avvicinò da dietro:"Posso?" chiese indicando il dio del sole. Persefone annuì e si alzò, facendogli spazio. Il dio prese Apollo per la giacca dorata e lo tirò in piedi con una mano sola:"Lontano da mia moglie!" ringhiò il dio degli Inferi. Caricò il colpo e gli mollò un gancio destro così forte che fece fare al dio del sole un giro su se stesso. Ade richiuse i pugni:"E ora,sparisci!".
Apollo scomparve sofferente in un raggio di luce. Persefone fece un salto e ridacchiò,tutta felice:"Sì! Finalmente!!". Abbracciò il marito e gli diede un bacio sul naso:"Anche tu sei stato bravo!"
Il dio sorrise e ridacchiò:"Non credo di aver mai visto Apollo più sbigottito e confuso...siamo un duo micidiale,io e te"
:"Puoi scommetterci!!"

[E da lì,ammettiamolo,nessuno osò più sfidarli. Apollo se ne tornò a casa con la coda tra le gambe e non di disse nulla a Zeus e per un pezzo evitò il dio degli Inferi e sua moglie...bé ora posso dire di averla finita sul serio questa storia,magari farò un libro di oneshot su di loro...
Non lo so,per ora,continuerò con altro!
_Hellborn_ saluta]

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