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Era arrivato il fatidico momento. Persefone era lì,col telefono in mano,guardandolo indecisa:"Non so se devo farlo-"
:"Dillo un'altra volta lo faccio io"borbottó piano Thanatos per non svegliare Ermes che dormiva ancora.
:"Ma-"
:"Persefone,non scherzo. È dieci minuti che sono sveglio e ti ho sentita cambiare idea diecimila volte e comincia a stufarmi"
:"Così non aiuti affatto"
:"Deciditi!"
:"Ma....non sono sicura-"
:"Ti giuro che lo faccio io. Se non lo chiami entro dieci secondi,lo faccio io"
:"Thanatos..."
:"Forza"
:"Mmm..."
:"Dieci,nove,ot-"
:"Okay okay okay! Va bene! Sta squillando"fece accostando il telefono all'orecchio. Passò qualche secondo.
:"Cora?"rispose il dio degli Inferi. La dea sussultò,sentendo di nuovo la voce che aveva sentito tante volte nell'Oltretomba.
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:"Cora sei ancora lì? " chiese ancora Ade,stringendo convulsamente il manico della sua chitarra elettrica.
:"Persefone"rispose lei.
:"C-cosa?"
:"Persefone. Ho pensato di tenerlo"
:"Va-va bene,come desideri"

Come diamine ti è venuto in mente "come desideri"?! IDIOTA!!!

:"Perché mi hai chiamato?"domandò il dio.
:"I-io volevo dirti una cosa"
:"Cosa?....Stai bene,si?!"
:"Si si..."
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La dea voltò lo sguardo verso Thanatos,che le fece segno di andare avanti.
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:"I-io...farai meglio a sederti".
Ade cadde sul letto,obbediente come un cane:"Sono seduto,cosa devi dirmi?". Ormai il dio era preoccupatissimo. Già che Persefone l'aveva chiamato era strano,ma che sembrava così tesa lo faceva davvero preoccupare davvero tanto.
:"Io mi sono resa conto di una cosa..."
:"Che cosa? Persefone mi stai facendo preoccupare"
:"I-io...mi sono resa conto che...aaah...cavolo...che-che ti amo"
Ade guardò stupito il telefono. Dopo una lunga pausa,lo riaccostò all'orecchio:"Persefone,se questo è uno scherzo,non è divertente. So che trovi appagante farmi soffrire, ma così è troppo"
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A Persefone salirono le lacrime agli occhi.

Pensa che io trovi appagante vederlo soffrire...cosa ho fatto?

La dea coprì con la mano il microfono del telefono,voltandosi verso il dio della morte:"Non mi crede...è convinto che trovi bello farlo soffrire...cosa gli ho fatto?".
Il dio la strinse a se,provando a confortarla. Afferrò il telefono:" DEFICIENTE!" e mise giù.
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Ade sentì un'altra voce,maschile stavolta,venire dal cellulare:"DEFICIENTE!". Poi la chiamata si concluse.

Cos'è successo? Aspetta un attimo,ha preso male quello che ho detto? E se fosse stato reale?! Cos'ho fatto?!

Velocemente,richiamò la dea.
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Il suo telefono squillò di nuovo. Thanatos la strinse più forte e scoprì i denti:"Persefone,ti chiama di nuovo....lo metto giù e vado a dargli una strigliata?"
:"No,no...lascialo è colpa mia..."
:"Non è colpa tua...è lui il deficiente che non capisce cos'è il vero amore-"
:"Si che lo capisce,solo che non riesce a capirlo da me...non sai quanto male gli ho fatto in quattro mesi..."
:"Ah...rispondi o lo lasci squillare?"
:"No,non rispondo...se non mi crede non importa....però mi si stringe il cuore a pensare che non riesce a credere al suo vero amore...mi chiedo solo quanto l'ho fatto veramente soffrire..."mormorò affondando nella felpa nera del dio dei morti. Thanatos la strinse forte:"No...Ade ha sofferto molto nella sua vita non può stare così male per così poco"
Il cellulare smise di squillare e partì la segreteria. Probabilmente Ade le stava lasciando un messaggio:"Persefone,io....scusa sono stato un po'indelicato. Dovevi ascoltarti,anche se è un po'difficile da credere che dopo tutto questo tu mi ami. Ho pensato che quando mi hai baciato fosse solo una cosa passeggera o giusto perché ti facevo pena...io credo sia così,spero che non lo sia,ma è una speranza molto remota.... richiamami,per favore". La registrazione finì e la dea lasciò andare Thanatos:"Lo richiamerai?" chiese lui.
:"Ne dubito...si è arreso al fatto che  lo odio...è sempre stato paziente su questo...ma ora...se è convinto che non lo amerò mai,allora cosa importa? Potrebbe essere una cosa passeggera...chi mi dice che-"
:"Okay adesso basta. Non ti lascerò autocommiserarti così. Tu sai che lo ami. Anche se l'hai fatto soffrire molto,puoi sempre farti perdonare.
Ade porta rancore,ma con te non ci riuscirebbe mai. L'hai sentito così perché è depresso. Ha un ego delicatissimo ed è molto emotivo con chi gli sta a cuore,ci vuole  poco a ferirlo in questo senso. Basta che gli fai capire che dici la verità,potrà capirti"
:"Come fai a sapere tutte queste cose su Ade?"
:"È da più di tremila anni che ci lavoro insieme"
:"Ah...dici che devo richiamarlo?:
:"Dico che devi andare da lui"
:"Mi hai aiutato più di Eros...sei bravo coi consigli d'amore-"
:"Non farmici pensare. Questa cosa deve rimanere tra noi,okay?"
:"Tranquillo..."
:"Allora,ti decidi ad andare da lui e confessargli i tuoi sentimenti o no?"
:"Prima facciamo colazione?".
Thanatos scoppiò a ridere.
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Qualcuno bussò al portone,proprio quando il dio degli Inferi passava di lì. Ade aprì ed ebbe un sussulto:"Persefone...cosa-cosa ci fai negli Inferi?"
:"Io sarei qui per te"rispose la dea.
:"Per-per me?"
:"Si..."
:"È per quello che ho detto prima? Scusa Persefone,davvero,io-io non volevo! Mi disp-"
:"No,no,non è per prima...bè forse un po',ma non sono arrabbiata"
:"D-davvero?"
:"Si davvero".
:"Prima stavi scherzando,vero?"
Persefone scosse la testa.
Il dio sgranò gli occhi e i suoi capelli presero fuoco:"Davvero?!".
:"Si!"
Il viso di Ade si fece tutto rosso,un largo sorriso che gli si allargava sul volto:"Tu?! Mi ami?!"
:"Quanto ci vuole a capirlo?!"
Il dio la abbracciò forte,al settimo cielo:"Ti amo anch'io Persefone!" esclamò schiacciando la sua guancia contro quella della dea. Persefone ridacchiò e mollo un bacetto sulla pelle chiara del dio. Lui arrossì ancora di più,lanciando un grido di felicità. Non era mai stato così felice in tutta la sua vita:"Adesso possiamo sposarci in piena regola,giusto?"
:"Prima dobbiamo dirlo a mia madre"
:"E a Zeus"
:"E a Era"
:"E a tutto il resto dell'Olimpo...Demetra avrà una crisi isterica quando lo scoprirà"
:"Può essere...anzi è certo! Ma questo vuol dire che Cerbero è diventato mio a metà?"
:"Lo era già!"
:"Ho sempre voluto avere un animale domestico!"
:"Immagino che tua madre non te lo abbia mai lasciato tenere"
:"Esat-"
:"COSA STA SUCCEDENDO!?"ruggì una voce femminile. Ade si voltò ancora con Persefone in braccio:"Demetra?  Come mai anche tu qui sotto?"chiese completamente calmo.
:"Ero venuta a prendermi la mia vendette su di te,ma...Persefone, cosa ci fai in braccio ad Ade?! Cosa ti sta facend-"
:"No,mamma"disse la dea:"Non mi sta facendo nulla. Sto bene e lui sta bene insieme a me,siamo felici. Davvero,ci amiamo"
:"VOI COSA?!"
:"Ci amiamo. Me ne sono resa conto l'altro giorno e,bè,adesso sono qui. Credo che ci sposeremo-"
:"No no no! Tu non puoi sposarlo! Non hai la mia benedizione!"
:"La chiederò a papà"
:"Cosa?!"
:"Demetra"esordì Ade:"Non puoi farci nulla. Tua figlia è grande e può decidere da se. Se vuole sposarmi che lo faccia"
:"Sì,lo voglio!"esclamò Persefone.
Ade sorrise ancora e Demtra si arrese:"Uff...a quando le nozze?"
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Those blue ice eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora