CAPITOLO 15: LA PROMESSA

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La coppia di studenti camminava lentamente nella via.

-Un ritiro per i convocati in Nazionale? Quando?- disse Vivien facendo un mezzo broncio.

Mark la abbracciò ridendo. Adorava quando lei faceva quell'espressione da ragazzina arrabbiata. – Settimana prossima, cinque giorni: da lunedì a venerdì.-

- Ma siamo vicini agli esami di fine anno... come farai a studiare?- esclamò lei.

Il ragazzo rispose subito: - In qualche modo farò... lo sai che quest'anno ci sono i Mondiali. Dobbiamo prepararci...-

Vivien sbuffò.

C'erano i Mondiali, e allora? Aveva gli esami di fine corso tra quindici giorni. E poi eravamo solo all'inizio di maggio. I Mondiali sarebbero cominciati soltanto a fine giugno.

Decise di esprimergli tutto il suo disappunto. – Credo che tu dovresti rivedere la tua lista delle priorità, Mark.-

Il ragazzo inarcò le sopracciglia: -Sarebbe a dire?-

Vivien iniziò la frase: - Sarebbe a dire che...-... si fermò.

Sapeva che la "lista delle priorità" di Mark non sarebbe cambiata per un suo stupido capriccio.

Estrasse dalla borsa le chiavi di casa e decise di giocarla su un altro fronte: - Beh, visto che mi lascerai sola per ben cinque giorni, vedi almeno di farmi un bel regalo oggi-.

Infilò le chiavi nella toppa e girò la serratura.

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Si buttarono sul letto abbracciati.

Vivien si strusciava insistentemente contro il corpo di lui.

-Non sai quanto ti voglio...- disse Mark con la voce arrochita dal desiderio.

-Ah sì?- rispose Vivien con una strana espressione negli occhi: - Mi vuoi?-

Lui per tutta risposta la strinse a sé più forte fino a sentire la curva morbida del suo seno che si schiacciava contro il suo petto.

La ragazza si staccò da lui e con una mossa fulminea si alzò dal letto e si mise in piedi con le spalle appoggiate al muro della parete opposta. –Mi sa che oggi il premio te lo devi guadagnare...-disse scrutandolo con aria divertita e incominciando a slacciarsi la camicia dell'uniforme.

Il ragazzo la fissò ammutolito e sorpreso per l'improvvisa distanza che si era creata tra i loro corpi. Distanza che lui trovava decisamente inopportuna, in quel momento. -Cosa fai lì?... dai vieni qui...- e fece per alzarsi e raggiungerla.

-Fermo dove sei, Lenders!- lo ammonì lei continuando a spogliarsi: - O non avrai niente!-

Lui la guardava e ad ogni capo d'abbigliamento di lei che veniva tolto, la sua eccitazione cresceva.

-Che cosa hai in mente?- le chiese con voce tra l'incuriosito e l'impaziente.

Vivien si sfilò la gonna e la gettò sulla sedia vicina, rimanendo in biancheria intima. Poi rispose: - Oggi mi va di sperimentare. Spogliati.-

-Vieni qua e fallo tu.- propose il bel calciatore.

-SPOGLIATI.- ripeté lei in tono più deciso.

Lui continuava a non intuire le intenzioni di Vivien, tuttavia l'atteggiamento della ragazza lo intrigava parecchio. Incominciò sfilandosi la maglietta e rimanendo a torso nudo sul letto.

Mark Lenders a torso nudo era una visione notevolmente interessante e la ragazza dovette fare appello a tutto il proprio autocontrollo per non raggiungerlo e buttarsi tra le sue braccia. -Continua....- lo esortò infine con un tono che tradiva l'eccitazione che si agitava in lei.

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