-Sicura di voler aspettare in macchina?- chiese Clara: -Se Mark non ti vede, gli prenderà un colpo!-.
Vivien si tirò indietro i capelli dal viso e rispose: - Sì, sono sicura. Se fa domande digli che sono qui. Non me la sento proprio di vedere gli altri...-.
-Gli altri?- chiese l'amica dubbiosa.
-E va bene: non me la sento di vedere Benji. Non ora.- fu costretta ad ammettere: - Mark non mi ha ancora detto cosa ha fatto Benji per scatenare la sua furia... Ma deve essere qualcosa di grave. Nemmeno il rissoso Mark Lenders si mette a distribuire pugni gratuitamente!-
-Va bene. Come vuoi.- disse Clara lasciandola sola e dirigendosi verso il piazzale dove, a minuti, sarebbe arrivato l'autobus che trasportava i giocatori della Nazionale di ritorno dal ritiro.
Vivien estrasse uno specchietto dalla borsa e si mise a controllarsi il trucco.
Cercava di nasconderlo, ma era molto preoccupata: la sera prima aveva chiamato Mark e si era fatta raccontare l'accaduto. Aveva chiaramente percepito la tensione nella voce del ragazzo. Erano stati al telefono tantissimo: forse un paio d'ore. Lui, nonostante le sue insistenze, non era sceso nei dettagli sul motivo della lite con Benjamin: si era limitato a dirle che avevano avuto divergenze di opinione dentro e fuori dal campo. In un primo momento Vivien si era arrabbiata ancora di più. Successivamente aveva cominciato a sospettare che Mark non le stesse dicendo niente di proposito, come se volesse tenerla all'oscuro. Anzi, sembrava quasi che volesse proteggerla.
Ma da cosa? Cosa poteva aver detto o fatto il SGGK di tanto terribile?
Benji non era capace di azioni meschine: sicuramente era Mark che aveva frainteso.
Per un motivo inspiegabile però, non se la era sentita di telefonare a Price per avere spiegazioni. Una vocina infondo al suo cuore le aveva detto di non farlo.
Era per quello che preferiva rimanere in macchina ad aspettare il suo ragazzo. Non se la sentiva di incrociare lo sguardo di Benji fino a quando la situazione sarebbe stata chiara una volta per tutte.
Si diede un'ultima ravvivata ai capelli e mise via lo specchietto.
Ora non le restava che attendere.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ed scese dall'autobus seguito da Danny e Mark.
Immediatamente riconobbe la sagoma di Clara al centro del piazzale.
Le corse incontro e la abbracciò stretta. Lei si alzò in punta di piedi per baciarlo.
-Mi sei mancata- disse lui.
-Anche tu.- confermò lei.
Ed le accarezzò il viso e con voce gentile le chiese: - Come stai?-
Clara sorrise: - Un po' meglio. Le nausee cominciano a passare e riesco anche a mangiare.-
Il ragazzo la osservò: effettivamente la fidanzata aveva un aspetto molto migliore e rilassato. Il suo colorito era roseo e fresco e gli occhi incredibilmente luminosi. Notò, con piacere, che la curva del seno era più pronunciata e piena. Decisamente invitante... Adesso che lei stava meglio magari avrebbero potuto ricominciare a... Il pensiero lo inebriò e senza pensarci scese con la mano ad accarezzarle il petto.
Clara arrossì violentemente e lo bloccò: - Ed! Cosa fai? Non qui! Ti sembra il caso?-.
Il portiere balbettò una mezza frase di scusa. La ragazza lo baciò e propose: - Vieni da me, stanotte?-.
STAI LEGGENDO
The eye of the Tiger
ФанфикSEQUEL DI "REALITY" Due ragazzi che si odiano da tempo. Una ragazza che arriva a complicare le cose. Un cugino ingombrante.... Il mio tributo ad un anime che ha accompagnato la mia ormai lontana infanzia. Anche questa storia ha moltissimi anni ed è...