Quando Mark uscì dagli spogliatoi fu fermato da tre uomini.
Il più anziano gli parlò in inglese: -Mr. Lenders, may I talk to you for a moment?- (Sig. Lenders, posso parlarle un momento?)
-Y-yes ... Just a minute, please – (Sì, solo un minuto per cortesia) si arrabattò lui che con le lingue era proprio negato.
Si allontanò di qualche metro, estrasse il cellulare e chiamò Vivien.
-Dimmi Amore!- rispose allegramente la ragazza.
-Sono fuori dagli spogliatoi, vieni qui. SUBITO!-
-Ma... che succede?-
-Non discutere. MUOVITI!-
-Ok...arrivo.-
La ragazza comparve dietro l'angolo dopo pochi secondi.
Vide subito i tre italiani e Mark poco distante. Passò di fronte agli uomini e disse radiosa nell'idioma del Bel Paese : -Buongiorno!-
I tre, stupitissimi di sentir parlare la loro lingua, risposero al saluto e la guardarono... O forse sarebbe meglio dire che se la mangiarono con gli occhi.
Vivien raggiunse Mark che immediatamente commentò infuriato: -Ma come ti squadrano quelli? Non si vergognano? Potresti essere loro figlia!-
Lei alzò le spalle: -Sono italiani, Amore. Loro le donne le guardano sempre così... Indipendentemente dall'età che hanno. Ci farai l'abitudine.-
-Ecco appunto. Adesso però devi aiutarmi: io l'inglese lo capisco poco e l'italiano non so neanche che suono abbia. Quelli vogliono parlarmi e a me serve un'interprete.-
Vivien gli fece un buffo inchino: -Eccomi qua! Per servirti, mio signore... -
Mark alzò gli occhi al cielo esasperato e si diresse con Vivien verso i tre stranieri.
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-Arrivederci Signor Mazzantini, è stato un piacere conoscerla.- disse Vivien salutando il più anziano dei tre italiani
-A presto, Signorina. Spero di rivederla in Italia. E dica al signor Lenders che è molto fortunato ad avere una fidanzata come lei. Lo invidiamo tutti. -
Vivien sorrise cortese pensando mentalmente che l'ultima frase dell'uomo non l'avrebbe certamente tradotta a Mark.
Quando i tre si furono allontanati, il ragazzo si appoggiò al muro, distrutto: -Non riesco ancora a crederci... -
Lei gli si strinse contro e gli confermò tutto: -E invece è vero. Il prossimo Campionato lo giocherai in Italia, con la Juventus. In serie A.-
-Ma hai sentito quanti soldi m hanno offerto?- disse Lenders che ancora faticava a pensare di non trovarsi nel bel mezzo di un sogno.
Vivien commentò: -Beh, neanche tantissimi se li paragoni ai cachet dei calciatori europei più famosi... -
Lui protestò: -A me sembrano comunque un sacco di soldi.-
Lei rise: -E lo sono infatti. Soprattutto considerando che non devi far altro che giocare a calcio... - lo fissò scherzosa poi continuò: -Quello che intendevo è che i calciatori più famosi di te guadagnano molto di più. Senza contare i soldi degli sponsor....-
-Gli sponsor?- chiese lui un po' perplesso. Non ci aveva mai pensato.
-Certo. Tu sei talmente bello che nel giro di poco verrai tartassato da tutte le case più famose di abbigliamento sportivo per fare da modello... O da quelle di biancheria intima. Ti ci vedrei bene in perizoma su un cartellone di 10 metri per 5 in Piazza del Duomo a Milano.- disse lei con ilarità.
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The eye of the Tiger
FanfictionSEQUEL DI "REALITY" Due ragazzi che si odiano da tempo. Una ragazza che arriva a complicare le cose. Un cugino ingombrante.... Il mio tributo ad un anime che ha accompagnato la mia ormai lontana infanzia. Anche questa storia ha moltissimi anni ed è...