Benjamin Price stava guardando un po' di televisione nella sua stanza d'albergo quando il suo telefono squillò.
Vide il nome di Vivien e rispose immediatamente: - Splendore! Qual buon vento?-
Lei non ricambiò il saluto ma disse perentoria: -Dimmi il numero della tua stanza.-
Benji fu molto sorpreso ma rispose subito: -307.-
-Vengo lì. Aspettami.- replicò lei e immediatamente riagganciò.
Il ragazzo scattò in piedi e spense il televisore. Recuperò velocemente qualche vestito sparso qua e là sul pavimento e lo chiuse in malo modo nell'armadio. Si diresse in bagno e, per precauzione, si diede una lavatina e una spruzzata di profumo.
Tornò in camera col cuore in gola: Vivien stava arrivando, va bene, ma perché era così agitato? Si guardò intorno. Tutto era decentemente in ordine, lui profumava... C'era anche un letto! Come inizio non era male...
Guardò sul comodino e ringraziò il suo santo in paradiso: aveva i chewing-gum. Fece conchetta: l'alito sembrava a posto, ma meglio mangiarsi una gomma. Non si poteva mai sapere... Quella era la sua grande (e probabilmente ultima!) occasione per far capire alla ragazza il suo amore. Doveva giocarsela bene.
In quell'istante qualcuno bussò.
Andò ad aprire e Vivien apparve. Aveva le gote arrossate e gli occhi fiammeggianti. Gli sembrò incredibilmente bella.
Lei entrò, gli diede un bacio sulla guancia e istintivamente si fermò ad annusarlo per un attimo.
Lo fissò con una strana espressione negli occhi poi disse: -Davidoff Cool Water. Buonissimo.-
Lui rise: - Alla faccia! Che naso,Viv!!-
Lei rimase serissima: - Lo so. Non ho mai capito cosa sia un fuorigioco, ma su queste cose futili sono imbattibile.-
Il portiere incominciò a spiegare rassegnato: - Io e Holly te l'avremo detto almeno diecimila volte negli ultimi sette anni! Si dice fuorigioco quando i difensori sono arretrati rispetto...-
Vivien lo interruppe: - Non mi interessa, Benji! Tanto non mi resta in testa... Piuttosto: perché ti profumi se sei in stanza solo?-
Benji giocò d'anticipo: - Perché aspettavo una bella ragazza!-
Vivien gli lanciò un'occhiata divertita, poi decise di metterlo al suo posto: - Senti Price, sono reduce da una seduta di circa due ore di sesso con Mark, e questo già dovrebbe essere sufficiente a placare i tuoi bollenti spiriti. Inoltre, dopo il sesso, ci ho pure litigato, quindi sono parecchio incazzata. Vedi perciò di non farmi girare le scatole anche tu.-.
L'esordio non era dei migliori. Le due ore di sesso con Lenders non giocavano certo a suo favore. Tuttavia la litigata successiva sì. Era il momento di sfoderare la carta odiosa del "migliore amico".
Le appoggiò un braccio sulla spalla e le chiese: - Cosa è successo?-.
Vivien rispose con una domanda secca: - Perché tu e Mark vi siete presi a pugni?-.
Gli occhi di Benji si rattristarono. Senza toglierle in braccio dalle spalle propose: -Ci sediamo?-
Lei fece cenno di sì con la testa.
Si sedettero sul letto uno a fianco dell'altra. Si misero i cuscini dietro la schiena e distesero le gambe.
Il ragazzo analizzò la scena: c'era qualcosa di sbagliato in tutto quello. Era finalmente nello stesso letto con la ragazza dei suoi sogni ma fra loro c'erano decisamente troppi vestiti e soprattutto un Lenders di troppo.
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The eye of the Tiger
FanfictionSEQUEL DI "REALITY" Due ragazzi che si odiano da tempo. Una ragazza che arriva a complicare le cose. Un cugino ingombrante.... Il mio tributo ad un anime che ha accompagnato la mia ormai lontana infanzia. Anche questa storia ha moltissimi anni ed è...