La mattina del giorno seguente Mark si svegliò poco dopo l'alba.
Il ritiro si svolgeva in una zona montuosa dell'Hokkaido in un paesello isolato con pochissime distrazioni.
Alloggiavano in un ostello adiacente agli impianti sportivi gestito da due anziani coniugi.
La struttura era molto grande e accogliente, sebbene non lussuosa e proprio per questo motivo ad ognuno di loro era stata affidata una stanza diversa.
Mark era stato felice di apprendere la notizia: era un solitario di natura e preferiva dormire per i fatti suoi. In altre occasioni aveva condiviso la camera con Ed o Danny e si era sempre sentito un po' a disagio. Teneva alla sua intimità.
Prese asciugamano e il necessario per l'igiene personale e andò nel bagno comune del corridoio. Considerato che quello era un ostello e non un albergo a cinque stelle, c'era un bagno ogni quattro camere.
Sulla parete centrale della stanza da bagno c'era una fila di cinque lavandini in ceramica bianca. Ne scelse uno e appoggiò beauty e asciugamano sugli appositi sostegni. Sentiva che qualcuno stava facendo la doccia nel locale adiacente. Evidentemente qualcun altro era mattiniero come lui.
Si guardò distrattamente nello specchio e cominciò a lavarsi i denti. Mentre sputava il dentifricio nel lavandino sentì che il rumore dell'acqua della doccia si era fermato.
Si sciacquò il viso e decise che forse era meglio darsi una sbarbatina.
Prese la schiuma da barba e incominciò a spalmarsela sul viso.
Con la cosa dell'occhio vide che al di là del muro piastrellato di bianco che separava le docce dalla zona lavandini era comparso qualcuno.
Fece per girarsi e salutare quando, guardando meglio nello specchio, si accorse dell'identità di quel qualcuno: Price.
Ritornò sui suoi passi.
Era meglio fingere di non vederlo.
Benjamin in ciabatte e con un asciugamano attorno alla vita, fece lo stesso: gli lanciò un'occhiata gelida e poi lo ignorò. Come se nulla fosse si sistemò due lavandini più in là e incominciò a farsi la barba a sua volta.
Mark, senza dare nell'occhio, diede uno sguardo all'altro: obbiettivamente era alto e aveva un fisico atletico. Per quello che ne capiva lui poteva essere tranquillamente definito dalle donne "bello". Non lo stupiva che in passato Vivien avesse provato qualcosa per quello stronzo...
Istantaneamente gli ritornò in mente che Benjamin Price era stato la prima volta della sua ragazza... E non solo! Probabilmente era stato anche la seconda, la terza, la quarta...
Sentì la rabbia che gli invadeva la mente e il corpo e il feroce mostro della gelosia che gli azzannava i visceri.
Si asciugò il viso velocemente.
Recuperò le sue cose e uscì rapidamente dalla stanza.
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Dopo colazione si ritrovarono tutti sul campo.
Iniziarono con dieci giri di corsa di riscaldamento.
Poi passarono agli sprint brevi e al dribbling dei paletti.
Infine provarono i tiri.
I quattro portieri convocati si alternavano in porta: due per ogni metà campo.
Mark scelse di tirare nella metà campo di destra dove difendevano Ed e Crocker.
Dal lato opposto si allenavano Price e Sellers.
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The eye of the Tiger
FanfictionSEQUEL DI "REALITY" Due ragazzi che si odiano da tempo. Una ragazza che arriva a complicare le cose. Un cugino ingombrante.... Il mio tributo ad un anime che ha accompagnato la mia ormai lontana infanzia. Anche questa storia ha moltissimi anni ed è...