✿Sesto Capitolo✿

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Inosuke è un bambino viziato, vivace e selvaggio. Passa sempre più tempo a correre nella Foresta che al fianco di Douma, che di giorno non ha la possibilità di uscire da quel Tempio centenario, dove felicità e salvezza era in verità un'ancora perduta. Per quanto Douma volesse tenere Inosuke con sé tutto il giorno, preferiva vederlo nella foresta che circondato dai suoi seguaci, piuttosto che accanto ad umani dalla volontà debole e disperati per la salvezza.

Inosuke è meglio di loro. Deve esserlo.

Douma sa che dovrebbe essere più severo, ma è debole con Inosuke che chiede, beh, qualsiasi cosa. Inganna e uccide adulti, ma viene facilmente sconfitto da un bambino, il che era abbastanza ironico.

Inosuke camminava sopra ad una pozzanghera di fango, ignorando i seguaci che cercavano di fargli fare un bagno e convincerlo a non rovinare il pavimento del Tempio della loro unica Salvezza. E di lasciar andare il passerotto. 

Il passerotto?

Gli occhi di Douma scorrevano lungo lo yukata coperto di terra di Inosuke - un altro, rovinato - e si posarono sul passero  inerte.

Inosuke sembrava orgoglioso mentre sollevava il volatile morto, avvicinandosi a Douma abbastanza da essere persino raggiunto dai seguaci che avevano passato ore a combattere con lui e la sua inconfondibile testardaggine. Peccato però che, per loro orrore, il piccolo fosse riuscito a rendere il pavimento del Tempio un completo disastro.

-Guarda cosa ho trovato!-

-Siamo spiacenti, non siamo riusciti a impedire a Inosuke-sama di entrare e...-

-Va bene. È solo un bambino.- Douma sorride loro, agitando una mano: -Ora potete andare.-

C'è esitazione prima che le tre persone che stavano seguendo Inosuke si allontanino, lanciando qualche occhiata alle loro spalle.

Inosuke diventò improvvisamente timido e taciturno, come se improvvisamente si fosse reso conto che non avrebbe dovuto portare con sé un uccello morto. Douma dovrebbe costringerlo a sbarazzarsene immediatamente, ma vedere il bambino senza paura tenere in braccio l'animale privo di vita gli dà un'idea.

Non che fosse una novità; manipolare Inosuke, quando necessario, si era rivelato essere più facile del previsto.

-Inosuke.-

-Sì, Douma...?- Inosuke aveva il volatile abbassato su un fianco, gli occhi bassi.

Douma tacque per alcuni secondi prima di scoppiare a ridere, sorridendo vivacemente. Non si sarebbe mai stancato del modo in cui Inosuke si comportava in sua presenza, quando temeva un rimprovero: -Non preoccuparti, non sei nei guai.-

Fu come se un peso si sollevasse dalle spalle di Inosuke, il bambino si ritrovò a sorridere all'istante.

 -Ma non puoi portare cose morte dalla foresta. Ricorda a tutti quanto sono deboli!-

-Deboli?- Inosuke sembrava curioso, confuso. Douma sapeva che la maggior parte di quel che gli avrebbe detto aveva poche probabilità di essere ricordato, per questo aveva solo bisogno di riuscire a impregnare efficacemente quelle parole nella memoria di Inosuke.

Il sorriso di Douma si allargò: -Sì. Gli umani di natura debole non amano ricordare che prima o poi moriranno.- indicò il passerotto: -Ancora di più quando viene loro ricordato che una volta morti sono solo cibo.-

Dancing on Ice ~ Promise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora