✿Ottavo Capitolo✿

203 14 21
                                    

Settimane erano passate da quel fatidico giorno, e sebbene il senso di solitudine gli avesse inizialmente logorato il petto, Inosuke riuscì in qualche modo a mettere da parte i propri sentimenti per continuare ad andare avanti, con l'obbiettivo che si era prefissato di raggiungere. 

Proteggere Douma sarebbe dovuta diventare una priorità assoluta, una promessa che si era fatto personalmente. Non era forte, non abbastanza da permettersi di gestire un mostro in combattimento, pertanto aveva avuto dapprima bisogno di allenarsi. Non sapeva se gli animali della foresta potessero essergli d'aiuto, ma tanto valeva provare; una valida scusa per riuscire a mettere qualcosa sotto i denti a fine giornata.

Il giovane si sentiva malinconico talvolta che alzava lo sguardo verso il cielo stellato, abitudine che da bambino aveva gelosamente custodito nel cuore. A quei tempi, Douma dedicava a lui più attenzioni, passando quegli attimi ad ammirare le stelle in sua compagnia.

Ricordava che anche da bambino, sperava che quei momenti preziosi non finissero per nulla al mondo. Non vi era altro che desiderava all'interno della sua vita, l'unico che gli era rimasto accanto era stato Douma, e tale sarebbe sempre rimasto.

Nonostante ciò, però, non c'era stata un'occasione in cui lo avesse chiamato "papà".

Il loro era stato un affetto reciproco, identico a quello che erano soliti instaurare padre e figlio, eppure non aveva mai avuto il coraggio di definirlo in quel modo. Non sapeva nemmeno se a Douma avrebbe fatto piacere, in primo luogo.

"Mi chiedo che cosa stia facendo."

Non osava immaginare la sua reazione nello scoprire le sue intenzioni. Era molto protettivo nei suoi confronti, e Inosuke non si sarebbe stupito se, da un momento all'altro, gli fosse apparso qualche seguace attorno, nel tentativo di riportarlo a casa. 

Per quanto la parte meno razionale del suo cervello lo desiderasse, l'altra gli intimava di rimanere in guardia e di smetterla di lasciarsi sopraffare dai propri sentimenti. 

In quelle nottate aveva combattuto si e no con qualche creatura di scarso valore, e andava fiero delle sue capacità di combattimento quando intravedeva il terrore negli occhi del nemico. Gli ricordava la stessa scena che lo aveva visto protagonista ad otto anni, quando aveva avuto la non tanto brillantissima idea di perdersi nella foresta e si era imbattuto in quel maledetto demone.

Perché si, finalmente aveva scoperto che quei mostri possedevano un nome.

Addirittura, di recente gli era capitato di imbattersi in una poco mancata vittima, che balbettante gli aveva chiesto se fosse un Ammazzademoni anche lui. Non ci voleva un genio per capire che questi Ammazzademoni dedicavano la loro vita per mettere in salvo quella altrui, a costo di sacrificarla.

Ma Inosuke non era così; non avrebbe mai sprecato la sua esistenza per un qualcuno che non fosse Douma. Chiunque riteneva essere indegno persino di incrociare il suo cammino, tentava di spaventarlo in tutti i modi, anche se significava rincorrere il malcapitato e provare a dargli delle craniate dietro la schiena. Non poteva rischiare di essere scoperto; la testa del cinghiale che aveva avuto l'onore di essere la sua prima vittima, veniva indossata regolarmente, senza problema alcuno.

Non pativa il caldo nell'indossarla, ma era stato costretto a reportare qualche "modifica" per riuscire a vedere attraverso essa. Tutti si spaventavano nel vedere un tizio con la testa di animale che correva loro contro e, probabilmente, Inosuke andava più fiero di questa sua trovata piuttosto che dei miglioramenti che ogni giorno che passava stava avendo nell'arte del combattimento.

-Se Douma mi vedesse in questo momento, sarebbe fiero di me!- con un sorriso a trentadue denti e l'ennesima risata che sfuggiva dalle sue labbra, addentò la carne di coniglio che quasi stava finendo. Il fuocherello davanti a lui era ancora bello acceso, ma Inosuke non pareva avere il minimo terrore di venire scoperto.

Dancing on Ice ~ Promise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora